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ACERRA, roghi in via I Maggio, la gente scende in piazza in segno di protesta

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ACERRA – Continua il disastro ambientale a nord di Napoli a causa dei roghi tossici che continuano a bruciare nonostante ci sia la massima allerta sul territorio. Gruppi spontanei e associazioni si prodigano per contenere il fenomeno o, quantomeno, allertare in tempo i Vigili del fuoco e le forze dell’ordine. Ma niente e nessuno sembra saper porre un argine al flagello che devasta da anni il territorio. I cittadini sono spesso costretti, nella migliore delle ipotesi, a stare in casa con le finestre chiuse mentre una pioggia di polveri sottili e invisibili, mette a dura prova la loro salute. Acerra sembra essere, in questi ultimi giorni, nella mira di delinquenti la cui missione è ammazzare la città e i suoi abitanti.

L’ennesimo rogo, ieri, incendio che a dire il vero era in atto da diverso tempo, qualcuno parla addirittura di 20 giorni, durante i quali le persone nelle vicinanze hanno provato con tutti i mezzi a loro disposizione a mettere fine all’ecatombe ecologica causata da quel maledetto fuoco. Non è mancato qualcuno che ha dovuto ricorrere ai medici perché intossicato dai fumi inalati mentre cercava di intervenire con mezzi di fortuna. La protesta è montata intorno alle 18, quando molti cittadini hanno bloccato il traffico all’altezza del corso Italia dove, benché il rogo incriminato fosse in via Primo Maggio – ben lontano – l’aria era irrespirabile e noi stessi che abbiamo seguito in diretta la rimostranza, facevamo fatica a respirare. Andando via abbiamo incrociato un gruppo di Vigili del Fuoco stremati dalla fatica e ci siamo sentiti in dovere di ringraziarli. “Dovere”, è stata la loro semplice risposta. Minformo oltre a stare al fianco dei cittadini esasperati, esprime la solidarietà a chi, in silenzio, combatte contro questo mostro che finora si è dimostrato invincibile.

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Acerra, terra dei fuochi: volontari scoprono l’ennesima discarica

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I volontari “antiroghi” di Acerra (Napoli), fanno fermare i lavori per la realizzazione di un opificio nell’area Asi cittadina, dopo aver scoperto che dal suolo spuntavano rifiuti speciali coperti da uno strato di terra. La denuncia degli ambientalisti ha fatto scattare i controlli da parte di carabinieri e vigili urbani, che hanno sottoposto l’intera area a sequestro in attesa di ulteriori controlli. “Stamattina – spiega Alessandro Cannavacciuolo, uno dei volontari – siamo stati costretti ad intervenire perché abbiamo notato che gli scavi precedentemente effettuati stavano per essere riempiti di cemento armato. Questo significava coprire i rifiuti emersi, ossia guaine bituminose, scarti di demolizione, di pezzame, e anche fanghi di depurazione”. I volontari ora invocano lo “stato di emergenza ambientale”. “Il nostro territorio va immediatamente bonificato – conclude Cannavacciuolo – questo ennesimo ritrovamento di rifiuti interrati è la dimostrazione che il disastro ambientale ad Acerra è ancora in atto. Intervenga lo Stato e dichiari lo stato di emergenza”.

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Acerra: incendia l’auto e poi si ferma a guardare l’incendio

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In quel di Acerra, al corso Italia, prima incendia la propria vettura e, poi, come se fosse un film da cui trarne giovamento, si ferma per ammirare il rogo da egli stesso provocato.
L’uomo, protagonista di questa vicenda al limite della piromania, si chiama Antonio Bruno, quarantenne, sembrerebbe incensurato.
Ora dovrà rispondere di incendio. Il Bruno è in attesa di giudizio.
Ancora ignote le motivazioni dietro il suo gesto.


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Bancomat nel mirino in piena notte, l’episodio in via Annunziata ad Acerra. Indagini in corso

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Intorno alle 4 della notte appena trascorsa, ad Acerra, si è verificato il tentativo di furto a un bancomat. I carabinieri, allertati dal 112, sono intervenuti su via Annunziata dove poco prima ignoti avevano tentato di manomettere l’Atm di un istituto bancario tagliando alcune parti metalliche. I malviventi sono scappati senza bottino, una volta fatto scattare l’allarme. Sono in corso indagini da parte dei carabinieri della locale stazione.

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