Cronaca
Marito ubriaco al volante: litiga con la moglie e la lascia in Autostrada
L’ha abbandonata sulla corsia di emergenza dell’autostrada E80, nei pressi di Brugnato al confine tra la Liguria e la Toscana. Così, semplicemente mettendo la freccia a destra, fermandosi con l’auto e ordinandole di scendere all’altezza di un autogrill.
Lei è scesa pensando probabilmente a una pausa del viaggio, invece lì è stata lasciata: ha visto la vettura col marito al volante allontanrsi in velocità. Ed è proprio all’autogrill che lei ha chiesto aiuto: “Mio marito mi ha lasciato qui, è ubriaco e viaggia in auto con mio figlio piccolo”.
Lo stesso operatore del 113, quando ha ricevuto la chiamata, stentava a credere a quel racconto. E, invece, era tutto vero: col marito erano partiti in auto da Brugnato, in provincia di La Spezia, diretti a Salerno, insieme al figlio che viaggiava sul sedile posteriore, un bimbo di sei anni.
Marito e moglie hanno iniziato a litigare, lui, ubriaco, gridava e inveiva, fuori di sé contro la donna. Il piccolo ha assistito a tutta la scena. Ha visto che a un tratto il suo papà ha accostato e lasciato la sua mamma in autostrada, da sola nella notte nei pressi di un autogrill. Poi ha ridato un colpo di acceleratore e senza voltarsi ha proseguito sulla E80.
L’assurdo episodio è accaduto tra il 2 e il 3 giugno sull’autostrada E80. La donna ha telefonato al 113 per segnalare l’accaduto, poi ha chiamato un taxi per andare alla stazione di La Spezia.
La polizia intanto si era messa sulle tracce dell’uomo, che era alla guida ubriaco, con la preoccupazione che potesse provocare un incidente in autostrada. Così, seguendo le indicazioni della donna, gli agenti della polstrada hanno aspettato l’uomo al casello di Aulla, in provincia di Massa Carrara, per fermarlo.
Cronaca
Napoli, “non pulirmi il parabrezza”: il lavavetri glielo distrugge
Una donna ha avvertito le forze dell’ordine, dopo essere stata aggredita da un lavavetri, in piazza Sannazzaro in Napoli. I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. L’aggredita ha prontamente indicato ai poliziotti, accorsi sul luogo, chi fosse stato l’autore del danneggiamento al parabrezza della sua auto.
L’aggressore non ha “gradito” la presenza della Polizia ed ha iniziato ad inveire contro di loro, si è arrivati ad una vera e propria colluttazione terminata con l’arresto dell’uomo. Nell’auto di servizio, il lavavetri, originario del Marocco già noto alle forze dell’ordine, ha rotto un vetro di un finestrino della volante. Gli si imputano danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Cronaca
Salerno, importavano droga dal Sud America: in manette 15 persone
Un’indagine, condotta dal ROS e dalla Procura di Salerno, ha portato all’arresto di quindici persone ritenute membri di un’organizzazione criminale internazionale.
Da quanto emerso, il porto di Salerno era diventato il punto nevralgico per l’arrivo di ingenti quantità di droga, soprattutto cocaina e marijuana. Il tutto ruotava intorno a figure legate alle cosche ‘ndrine appartenenti agli Alvaro e i Sinopoli di Reggio Calabria.
Nicola e Francesco Alvaro fungevano da finanziatori dell’importazione dalla quale acquisivano le sostanze psicotrope. Le fare da veci erano Carmine Ferrara, Salvatore Rocco, il calabrese Fortunato Marafioti e il partenopeo Errico D’Ambrosio. Furto, ricettazione e minaccia compongono il quadro indagatorio, accompagnati dall’aggravante dell’associazione mafiosa.
Cronaca
Da Montreal a Napoli, una tonnellata di marijuana nascosta tra i ceci
Nel corrente mese, è stato scovata e sequestrata oltre una tonnellata di marijuana, nascosta all’interno di un container partito dallo scalo di Montreal (Canada) con destinazione Salerno. A far da tramite un’azienda di import-export con sede a Poggiomarino, nel napoletano.
Il contenitore mobile è stato seguito, fino a Boscoreale, dai finanzieri del Nucleo Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, coadiuvati dalla locale Sezione Aerea del Corpo e il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno. Il sequestro è scattato dopo alcuni giorni di appostamento. La marijuana era stata celata in confezioni sottovuoto tra i ceci e altri legumi. Il legale della società importatrice è stato messo in arresto.
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