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Cronaca

Blitz della GdF, sequestrate 4 tonnellate di cocaina: 36 arresti

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Blitz della Guardia di Finanza, che questa mattina ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 36 persone, accusate di aver gestito a vario carico un traffico internazionale di sostanze stupefacenti, aggravato dalle modalità mafiose, e che avrebbe avuto come base logistica il porto di Gioia Tauro.

Pertanto, l’operazione sta interessando le province di Reggio Calabria, Milano, Roma, Napoli, Bari, Terni, Vicenza e Novara. Inoltre, nell’operazione sono impegnati oltre 300 agenti della Guardia di Finanza, che hanno portato al sequestro di oltre 4 tonnellate di cocaina, per un valore al dettaglio di circa 800 milioni di euro. Tuttavia, sono stati sequestrati anche beni mobili e immobili per un valore di sette milioni di euro e il patrimonio aziendale di due imprese del settore dei trasporti.

Ecco i nomi degli arrestati:

Vincenzo Giuseppe Albanese, 39enne di Gioia Tauro;

Galliano Aseo, 54enne nato a Locri;

Salvatore Bagnoli, 34enne di Gioia Tauro;

Domenico Bartuccio, 37enne nato a Palmi;

Rosario Bonifazio, 52enne nato a Palmi;

Vincenzo Brandimarte, 26enne di Gioia Tauro;

Salvatore Cananzi, 42enne di Rosarno;

Salvatore Copelli, 54enne di Gioia Tauro;

Alessandro Cutrì, 36enne di Gioia Tauro;

Salvatore Dell’Acqua, 36enne nato a Gioia Tauro;

Girolamo Fazari, 48enne nato a Taurianova;

Santi Fazio, 50enne nato a Palmi;

Roberto Ficarra, 45enne nato a Palmi;

Francesco Giovinazzo, 41enne nato a Gioia Tauro;

Francesco Gullace, 50enne nato a Taurianova;

Domenico Gulluni, 35enne nato a Gioia Tauro;

Domenico Iannaci, 45enne nato a Gioia Tauro;

Rocco Iannizzi, 51enne nato a Cinquefrondi;

Vincenzo Larosa, 50enne nato a Taurianova;

Domenico Long, 45enne nato a Palmi;

Michele Silvano Mazzeo, 51enne di Mileto;

Giuseppe Papalia, 37enne nato a Delianuova;

Renato Papalia, 25enne nato a Cinquefrondi;

Damiano Rosarno, 44enne nato a Gioia Tauro;

Pasqualino Russo, 46enne nato a Pinerolo;

Pasquale Sergio, 51enne nato a Bianco;

Antonio Sciglitano, 39enne nato a Cinquefrondi;

Sciglitano Domenico, 36enne nato a Cinquefrondi;

Filippo Strano, 40enne di Delianuova;

Nazareno Valente, 40enne nato a Cinquefrondi;

Antonio Zambara, 35enne nato a Gioia Tauro;

Franco Barbaro, 46enne di Platì;

Antonio Bruzzanti, 39enne di Africo;

Bartolo Bruzzanti, 47enne di Africo;

Bruno Carbone, 45enne nato a Napoli;

Domenico Cutrì, 43enne nato a Palmi;

Raffaele Imperiale, 48enne nato a Castellammare di Stabia;

Cronaca

Napoli, “non pulirmi il parabrezza”: il lavavetri glielo distrugge

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Una donna ha avvertito le forze dell’ordine, dopo essere stata aggredita da un lavavetri, in piazza Sannazzaro in Napoli. I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. L’aggredita ha prontamente indicato ai poliziotti, accorsi sul luogo, chi fosse stato l’autore del danneggiamento al parabrezza della sua auto.
L’aggressore non ha “gradito” la presenza della Polizia ed ha iniziato ad inveire contro di loro, si è arrivati ad una vera e propria colluttazione terminata con l’arresto dell’uomo. Nell’auto di servizio, il lavavetri, originario del Marocco già noto alle forze dell’ordine, ha rotto un vetro di un finestrino della volante. Gli si imputano danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

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Cronaca

Salerno, importavano droga dal Sud America: in manette 15 persone

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Un’indagine, condotta dal ROS e dalla Procura di Salerno, ha portato all’arresto di quindici persone ritenute membri di un’organizzazione criminale internazionale.
Da quanto emerso, il porto di Salerno era diventato il punto nevralgico per l’arrivo di ingenti quantità di droga, soprattutto cocaina e marijuana. Il tutto ruotava intorno a figure legate alle cosche ‘ndrine appartenenti agli Alvaro e i Sinopoli di Reggio Calabria.
Nicola e Francesco Alvaro fungevano da finanziatori dell’importazione dalla quale acquisivano le sostanze psicotrope. Le fare da veci erano Carmine Ferrara, Salvatore Rocco, il calabrese Fortunato Marafioti e il partenopeo Errico D’Ambrosio. Furto, ricettazione e minaccia compongono il quadro indagatorio, accompagnati dall’aggravante dell’associazione mafiosa.

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Cronaca

Da Montreal a Napoli, una tonnellata di marijuana nascosta tra i ceci

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Nel corrente mese, è stato scovata e sequestrata oltre una tonnellata di marijuana, nascosta all’interno di un container partito dallo scalo di Montreal (Canada) con destinazione Salerno. A far da tramite un’azienda di import-export con sede a Poggiomarino, nel napoletano.
Il contenitore mobile è stato seguito, fino a Boscoreale, dai finanzieri del Nucleo Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, coadiuvati dalla locale Sezione Aerea del Corpo e il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno. Il sequestro è scattato dopo alcuni giorni di appostamento. La marijuana era stata celata in confezioni sottovuoto tra i ceci e altri legumi. Il legale della società importatrice è stato messo in arresto.

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