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Caivano

CAIVANO. Secondo il Sindaco la soluzione alla crisi è un documento programmatico da far firmare alla maggioranza.

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CAIVANO – La montagna ha partorito il topolino. Alla fine della fiera, pur di restare in tema con quanto fatto finora, ossia prendere per i fondelli la cittadinanza, quest’Amministrazione ha deciso che la soluzione alla crisi politica che ha portato all’azzeramento di giunta sia quella di redigere un documento programmatico da far firmare a tutti i membri di maggioranza e su di esso cominciare a lavorare da oggi in poi, riconfermando poi la stessa giunta con la stessa nomenclatura. Ci verrebbe da dire: “Ma a chi volete prendere in giro?”

Che fine ha fatto il vostro programma elettorale? Non era su quello che si doveva lavorare già da due anni? Questi hanno la faccia come il fondoschiena. Senza ritegno, fanno finta di non essere finiti al centro di un vortice pericoloso con tanto di accuse di commistione con le zone ombre della città, partite dalla stampa e testimoniate da un membro della stessa maggioranza e vogliono far credere all’intera comunità gialloverde che i problemi della città più quelli che hanno, stanno e creeranno loro si risolvono con un pezzo di carta? Ma il Sindaco Enzo Falco lo sa cosa può pulirsi con la carta? Il suo “bel” viso! È giunta l’ora di dire basta a tanta sfacciataggine.

I caivanesi, compresi l’opposizione, se ancora vogliono dare un colpo, devono chiedere a gran voce e in tutte le sedi – anche con denunce ed esposti in Procura, all’Anac e alla Corte dei Conti tutta l’illegalità, l’illegittimità e i danni erariali prodotti da questa sciagurata amministrazione – le necessarie dimissioni dell’intero Consiglio Comunale. Un popolo laborioso come quello caivanese non può subire uno sberleffo simile.

C’è un gruppo di maggioranza che chiede la revoca di Carmine Peluso, Assessore oggettivamente fallimentare, Amministratore di un settore molto chiacchierato sul territorio e denunciato dallo stesso Consigliere Pippo Ponticelli – se mi sbaglio invito l’avvocato caivanese allora a fare chiarezza, ancora una volta, su nomi e settore inteso in quell’audio – e dall’ultima riunione di maggioranza di ieri sera esce fuori il principio che se si esclude Carmine Peluso dalla giunta o chi per esso, sarà etichettato come il delinquente agli occhi della gente? Ma stiamo scherzando? Azzeramento vuol dire proprio questo! Azzerare l’intera giunta. Dove sta scritto che tutti gli altri devono essere riconfermati se non usati proprio per non far fuori il Peluso chiacchierato? Allora non ci prendete più in giro fate sapere alla città chi vi muove i fili perché fino ad adesso miei cari Amministratori, Sindaco compreso, avete solo dimostrato di essere burattini in mano a qualche lobby molto pericolosa in città.

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Afragola

Caivano, sequestrati 900 litri di olio di oliva

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Ad una ventisettenne, originaria di Afragola, le sono stati sequestrati 900 litri di olio di oliva, in quel di Caivano, con conseguenziale denuncia.
La donna, già nota alle forze dell’ordine, è stata fermata mentre guidava un furgone per le strade caivanesi. I militari hanno scoperto poco meno di 900 litri di olio di oliva, in contenitori di latta verde. Trovato anche un blocco con le stampe di centinaia di etichette falsificate riconducibili ad un noto marchio. Il carico sarà sottoposto ad analisi chimiche.

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Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano

Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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