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Cronaca

‘Ndrangheta, arrestate 43 persone per omicidio, truffa ed estorsione: la situazione

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Blitz dei carabinieri del Ros di Reggio Calabria, che questa mattina hanno tratto in arresto 43 persone nell’ambito di un’operazione di contrasto alla ‘Ndrangheta.

Tra gli arrestati figurano molti esponenti politici, ai quali vengono contestati i reati di omicidio, truffa aggravata dal metodo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione ed illecita concorrenza.

Pertanto, dei 43 arrestati, 22 sono finiti in carcere e 12 ai domiciliari. Inoltre, sono stati disposti tre obblighi di dimora, quattro interdizioni dai pubblici uffici e due divieti di contrattare con la pubblica amministrazione. Nel complesso, gli indagati sono 123.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gli indagati avrebbero messo in piedi un ‘comitato d’affari’ per la gestione di un diffuso sistema clientelare, nell’abito di una serie di appalti pubblici, in particolare di quelli banditi dalla Regione Calabria.

Tuttavia, spicca tra gli indagati il nome dell’ex presidente della regione Calabria, Mario Oliverio, in carica tra il 2014 e il 2020, e sotto inchiesta per associazione a delinquere aggravata dalle finalità mafiose. Poi, tra gli altri figurano anche l’ex assessore regionale ed ex parlamentare Nicola Adamo, Antonietta Rizzo, e l’ex consigliere regionale Seby Romeo, tutti del Pd.

Cronaca

Napoli, “non pulirmi il parabrezza”: il lavavetri glielo distrugge

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Una donna ha avvertito le forze dell’ordine, dopo essere stata aggredita da un lavavetri, in piazza Sannazzaro in Napoli. I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. L’aggredita ha prontamente indicato ai poliziotti, accorsi sul luogo, chi fosse stato l’autore del danneggiamento al parabrezza della sua auto.
L’aggressore non ha “gradito” la presenza della Polizia ed ha iniziato ad inveire contro di loro, si è arrivati ad una vera e propria colluttazione terminata con l’arresto dell’uomo. Nell’auto di servizio, il lavavetri, originario del Marocco già noto alle forze dell’ordine, ha rotto un vetro di un finestrino della volante. Gli si imputano danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

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Cronaca

Salerno, importavano droga dal Sud America: in manette 15 persone

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Un’indagine, condotta dal ROS e dalla Procura di Salerno, ha portato all’arresto di quindici persone ritenute membri di un’organizzazione criminale internazionale.
Da quanto emerso, il porto di Salerno era diventato il punto nevralgico per l’arrivo di ingenti quantità di droga, soprattutto cocaina e marijuana. Il tutto ruotava intorno a figure legate alle cosche ‘ndrine appartenenti agli Alvaro e i Sinopoli di Reggio Calabria.
Nicola e Francesco Alvaro fungevano da finanziatori dell’importazione dalla quale acquisivano le sostanze psicotrope. Le fare da veci erano Carmine Ferrara, Salvatore Rocco, il calabrese Fortunato Marafioti e il partenopeo Errico D’Ambrosio. Furto, ricettazione e minaccia compongono il quadro indagatorio, accompagnati dall’aggravante dell’associazione mafiosa.

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Cronaca

Da Montreal a Napoli, una tonnellata di marijuana nascosta tra i ceci

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Nel corrente mese, è stato scovata e sequestrata oltre una tonnellata di marijuana, nascosta all’interno di un container partito dallo scalo di Montreal (Canada) con destinazione Salerno. A far da tramite un’azienda di import-export con sede a Poggiomarino, nel napoletano.
Il contenitore mobile è stato seguito, fino a Boscoreale, dai finanzieri del Nucleo Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, coadiuvati dalla locale Sezione Aerea del Corpo e il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno. Il sequestro è scattato dopo alcuni giorni di appostamento. La marijuana era stata celata in confezioni sottovuoto tra i ceci e altri legumi. Il legale della società importatrice è stato messo in arresto.

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