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Caivano

[GALLERY] CAIVANO, stamattina si è svolto l’evento targato “Liberi Cittadini”

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CAIVANO – Buona la partecipazione dei cittadini che si interessano di politica nell’ultimo comune a nord di Napoli all’evento organizzato dal gruppo politico di centro sinistra di “Liberi Cittadini”. Stamattina nella sede di via Gramsci si è svolto l’evento pubblico dove l’ex consigliere Francesco Emione ha spiegato ai presenti i motivi che lo hanno spinto a sfiduciare l’ex sindaco Simone Monopoli e la sua visione di città.

Nel suo intervento Emione ha illustrato quali erano le condizioni oggettive in cui versa la città di Caivano, adducendo la colpa a quello che è stata la scelta, a suo dire, sconsiderata del dissesto finanziario. La sua attenzione si è focalizzata maggiormente sulle condizioni delle strade cittadine che obiettivamente si presentano piene di buche e per lo più dissestate, così come facevano notare anche alcuni cittadini attivi di Caivano che da diversi mesi, tanto attivi, non lo sono più. Tanto è vero che nella sua visione di città l’ex consigliere Emione immagina una Caivano interamente asfaltata e con qualche spazio verde in più dove le famiglie caivanesi non sono più costrette a scegliere altri lidi per far giocare all’aria aperta i propri figli.

La nota positiva di tale incontro è stata la partecipazione del pubblico. Infatti, dietro invito dell’organizzazione, i moderatori ha invitato la gente comune a parlare e a esprimere i disagi che i cittadini vedono. In un colloquio personale con l’ex consigliere abbiamo potuto appurare che la partecipazione del cittadino, in realtà, sarà il light motive della campagna elettorale di “Liberi Cittadini”. Emione davanti ai nostri taccuini dichiara: “La gente è stanca di ascoltare i politici, la gente non vuole sapere qual è la visione del politico ma vuole che il politico che governa deve fare in modo di realizzare la visione che ha il cittadino”. E questa è una bella idea dal punto di vista di innovazione politica. Possiamo asserire con certezza che, almeno su questo, l’architetto caivanese ha le idee chiare. Speriamo per i caivanesi che lui abbia ragione.

Altra nota positiva per una futura coalizione di centro sinistra è la presenza di alcuni politici che vuoi per curiosità, vuoi per interessi si sono avvicinati alla sede di “Liberi Cittadini” stamattina. Tra i politici presenti, oltre Casaburo, Carofilo, Mennillo etc. c’era anche il segretario del PD Antonio Angelino che si è mostrato interessato all’evento dal punto di vista personale, perché al di là delle indiscrezioni anticipate, egli si è mostrato dedito solo al proprio lavoro che verterebbe sull’unità di una coalizione di centro sinistra forte e unita e davanti ai nostri taccuini ha dichiarato: “Il mio lavoro verte solo ed esclusivamente sulla stabilità della sinistra a Caivano, il mio augurio è quello che non si creino fazioni o malcontenti ma che tutti gli addetti ai lavori che sposano gli ideali di centro sinistra comprendano la delicatezza del momento ed un discorso personalistico o caratteriale, in questo momento, rischia davvero di indebolire la sinistra a Caivano e così non si fa altro che prestare il fianco a chi già parte con il favore dei sondaggi. Dal canto mio ce la sto mettendo tutta affinché non si creino divisioni tra i gruppi di sinistra, io sono una persona unitaria e non divisiva e sono pronto a condividere le mie idee affinché si crei una sola forza di centro sinistra a Caivano”.

Anche se prematuramente, sul territorio caivanese, i politici vecchi e rampanti, cominciano ad organizzarsi, l’evento di stamattina ha già cominciato a dire tanto e anche se Francesco Emione, così come il segretario Antonio Angelino, non vogliono che vengano indicati come futuri candidati sindaci è indubbio che al momento solo i loro nomi rappresentano le uniche alternative a Monopoli laddove l’ex sindaco sciolga le riserve a vantaggio di una sua ricandidatura.

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Afragola

Caivano, sequestrati 900 litri di olio di oliva

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Ad una ventisettenne, originaria di Afragola, le sono stati sequestrati 900 litri di olio di oliva, in quel di Caivano, con conseguenziale denuncia.
La donna, già nota alle forze dell’ordine, è stata fermata mentre guidava un furgone per le strade caivanesi. I militari hanno scoperto poco meno di 900 litri di olio di oliva, in contenitori di latta verde. Trovato anche un blocco con le stampe di centinaia di etichette falsificate riconducibili ad un noto marchio. Il carico sarà sottoposto ad analisi chimiche.

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Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano

Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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