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[EDITORIALE] Caivano: Le determine di urgenza o l’urgenza delle determine?

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“Che su segnalazione di cittadini residenti e della Polizia Municipale si veniva a conoscenza che nelle strade di via Morelli e Silvati, Izzo, Campiglione, Villa Comunale , Rosselli, Toti, Genovesi, S. Angelo, S. Paolo, F.lli Cervi, Caprera, vi erano perdite idriche ,e da sopralluogo da parte dei tecnici Arch.R. Celiento e il geom.V. Zampella hanno constatato l’urgenza di effettuare le necessarie riparazioni di manutenzione straordinaria”.

Un paese colabrodo insomma, dove la rete idrica si rompe in più punti contemporaneamente come colpita da un virus e le segnalazioni dei cittadini arrivano puntuali, e ancora più puntuale sono le riparazioni che vengono effettuate.

È vero, in un paese devastato come quello di Caivano è normale che vi siano delle urgenze ogni santissimo giorno, abbiamo una rete di sottoservizi da terzo mondo, dove anche quando si hanno i fondi necessari per sanare, non si usano, o si usano male.

Un esempio su tutti è via Rosano, nel cuore del centro storico di Caivano, dove sono terminati da pochi mesi i lavori di riqualificazione grazie ai fondi europei e dove, poche settimane fa si è dovuti intervenire per una copiosa perdita idrica.

Eppure il capitolato descriveva che bisognava ricomporre non solo il manto stradale, i marciapiedi e l’illuminazione, ma anche e soprattutto, aggiungo io, i sottoservizi, quelle fogne di D’Agagoriana memoria e quei condotti idrici ormai esausti dalla corrosione del tempo.

Caivano è abituata all’urgenza, almeno da quello che si può ricavare da una visita veloce nel sito istituzionale dell’Ente, dove ogni cittadino dovrebbe cercare di comprendere in che modo vengono spesi i suoi soldi, mentre pochi ne conoscono perfino l’esistenza, un buon gioco per chi da anni gioca a dadi con le sorti della città del castello medioevale.

E Caivano sembra essersi fermata a quell’epoca, all’occupazione compiuta da Alfonso D’Aragona per la conquista di Napoli, un medioevo senza fine che ha congelato ogni velleità di crescita economica e culturale e dove i cittadini si sono arresi a una logica di consuetudine che mira al cuore dello sviluppo sotto ogni sua forma.

I non ben specificati lavori URGENTI che ritroviamo nelle determine pubblicate quotidianamente, sono ormai un fatto ovvio, l’affidamento dei più disparati lavori sempre alle stesse ditte, quei tre o quattro fortunati che non disperano, “ciorta loro”, di arrivare a fine mese.

Ovviamente non c’è nessuna insinuazione, l’urgenza è sempre urgente e bisogna intervenire, non possiamo certo aspettare che Caivano sprofondi a causa delle perdite idriche.

Certo, sono troppe, a volte viene il sospetto che si possa trattare dell’elegante rappresentazione di una realtà futuristica immaginata sulla cooperazione sociale senza fini di lucro, un’istallazione artistica o poesia contemporanea ed ermetico.

Come nel caso della sostituzione della pompa nel Cimitero, dove il dirigente assurge a poeta eclettico e a tratti noir esaltando le sue doti letterarie.

Che su segnalazione del dipendente sig. Francesco Scuotto, in servizio nel cimitero comunale, con nota prot. n. 17980 del 03/08/2017, comunicava la rottura della pompa sommersa posta all’interno del cimitero comunale e, nel contempo, chiede la riparazione della stessa pompa onde evitare disagi ai visitatori poiché il cimitero è un posto sacro, un luogo di culto molto sentito dai cittadini e da tutte le persone che si recano in esso”.

Il cimitero è un posto sacro, un luogo di culto molto sentito dai cittadini e da tutte le persone che si recano in esso”.

Una lirica senza tempo che solo chi deve toccare il cuore può concepire, trasformare una pompa in poesia non è da tutti, dovrebbero farne ammenda tutti quelli che denigrano l’operato dei dirigenti.

Intanto nemmeno chi aveva l’abitudine di fare i pidocchi all’amministrazione con i conti delle determine riesce a dare voce alla protesta legittima di chi lamenta i disservizi nonostante le tasse altissime.

Sarà che la poesia ammansisce anche i leoni da tastiera, che il merito è un’astrazione esagerata per le menti delicate dei commercialisti attivi, che il fuoco dell’onestà che avrebbe dovuto devastare Caivano si è spento per il forte vento degli effluvi anaerobici dei politici caivanesi. Sarà per quella onestà è onesta fino al punto in cui nemmeno loro riusciranno mai a espugnare il castello di connivenze che da anni alimenta certa politica a nord di Napoli.

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Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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Caivano

Caivano, visita della Console Generale USA nella zona Asi

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Tracy Roberts Pounds, Console Generale degli Stati Uniti d’America, ha visitato l’azienda acetificio “De Nigris” della zona Asi di Pascarola. L’obiettivo?, rafforzare sensibilmente i legami internazionali.
È stato un momento importante di scambio e collaborazione per l’azienda caivanese. La Console ha potuto conoscere la rosea realtà dello stabilimento di Caivano, improntato sulla modernità, ha visitato i relativi impianti, e ha salutato i reparti dell’azienda.
L’evento ha permesso di mettere sul tavolo discussioni inerenti future collaborazioni e il rafforzamento dei rapporti commerciali e culturali tra l’Italia e gli Usa.
Una cooperazione che potrebbe rivelarsi fruttuosa per le due nazioni nel settore alimentare.

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