Cronaca
Choc negli Usa: agente di Polizia uccide afroamericano durante un controllo
Choc negli Stati Uniti d’America, dove un agente della Polizia, ha sparato e ucciso un afroamericano mentre era a terra. Un caso analogo a quello di George Floyd, divenuto poi il volto del movimento ‘Black Lives Matter’.
Secondo le prime informazioni, i fatti risalgono al 4 aprile scorso a Grand Rapids, nel Michigan, anche se la Polizia ha diffuso il filmato solo ora. In particolare, le immagini mostrano il 26enne Patrick Loyola a terra, con un poliziotto bianco che lo bracca con la gamba sulla schiena. Pare che il motivo della contesa, sia l’utilizzo di un teaser da parte della vittima, che porta l’agente a intimargli di lasciarlo cadere, mentre estrae la pistola e colpisce il giovane alla testa.
Intanto, il capo della Polizia Eric Winstrom ha così dichiarato:
“Durante lo scontro, l’agente ha sparato. Sarà trattato come chiunque altro. Se sarà incriminato riveleremo il nome”.
Inoltre, nei giorni scorsi, Winstrom ha incontrato la famiglia Loyola, trasferitasi in America dal Congo nel 2014. Tuttavia, il padre della vittima, davanti alle immagini scioccanti del figlio sdraiato a terra con un agente sopra di lui, è rimasto “gelato, quasi svenuto”, come racconta il pastore Israel Siku, che ha accompagnato il padre del ragazzo alla Polizia.
Non si è fatto attendere il commento della famiglia: “E’ stata un’esecuzione. Ancora una volta, ci viene ricordato quanto velocemente l’interazione con la Polizia, può rivelarsi fatale per un afroamericano negli Stati Uniti”.
Cronaca
Napoli, “non pulirmi il parabrezza”: il lavavetri glielo distrugge
Una donna ha avvertito le forze dell’ordine, dopo essere stata aggredita da un lavavetri, in piazza Sannazzaro in Napoli. I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. L’aggredita ha prontamente indicato ai poliziotti, accorsi sul luogo, chi fosse stato l’autore del danneggiamento al parabrezza della sua auto.
L’aggressore non ha “gradito” la presenza della Polizia ed ha iniziato ad inveire contro di loro, si è arrivati ad una vera e propria colluttazione terminata con l’arresto dell’uomo. Nell’auto di servizio, il lavavetri, originario del Marocco già noto alle forze dell’ordine, ha rotto un vetro di un finestrino della volante. Gli si imputano danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Cronaca
Salerno, importavano droga dal Sud America: in manette 15 persone
Un’indagine, condotta dal ROS e dalla Procura di Salerno, ha portato all’arresto di quindici persone ritenute membri di un’organizzazione criminale internazionale.
Da quanto emerso, il porto di Salerno era diventato il punto nevralgico per l’arrivo di ingenti quantità di droga, soprattutto cocaina e marijuana. Il tutto ruotava intorno a figure legate alle cosche ‘ndrine appartenenti agli Alvaro e i Sinopoli di Reggio Calabria.
Nicola e Francesco Alvaro fungevano da finanziatori dell’importazione dalla quale acquisivano le sostanze psicotrope. Le fare da veci erano Carmine Ferrara, Salvatore Rocco, il calabrese Fortunato Marafioti e il partenopeo Errico D’Ambrosio. Furto, ricettazione e minaccia compongono il quadro indagatorio, accompagnati dall’aggravante dell’associazione mafiosa.
Cronaca
Da Montreal a Napoli, una tonnellata di marijuana nascosta tra i ceci
Nel corrente mese, è stato scovata e sequestrata oltre una tonnellata di marijuana, nascosta all’interno di un container partito dallo scalo di Montreal (Canada) con destinazione Salerno. A far da tramite un’azienda di import-export con sede a Poggiomarino, nel napoletano.
Il contenitore mobile è stato seguito, fino a Boscoreale, dai finanzieri del Nucleo Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, coadiuvati dalla locale Sezione Aerea del Corpo e il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno. Il sequestro è scattato dopo alcuni giorni di appostamento. La marijuana era stata celata in confezioni sottovuoto tra i ceci e altri legumi. Il legale della società importatrice è stato messo in arresto.
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