Cronaca
Bologna, ruba migliaia di euro in gratta e vinci per poi riscuotere i premi: arrestato
La Procura di Bologna ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un ventenne italiano, in quanto autore di quattro rapine tra agosto e novembre 2022, tutte compiute nel quartiere Bolognina. In particolare, il giovane è accusato di rapina aggravata e porto abusivo d’armi.
Pertanto, le indagini hanno consentito di accertare che il ragazzo ha colpito tre tabaccherie e una farmacia, rubando denaro per un valore complessivo pari a 2.500 euro e circa mille euro di gratta e vinci. Inoltre, tutte le attività colpite, si trovavano nei pressi della sua abitazione che condivideva con un amico, anch’egli indagato per riciclaggio.
Ecco le parole del Comandante dei carabinieri della Compagnia Bologna-Centro, il maggiore Michelangelo Lobuono:
“Fondamentale, ai fini dell’identificazione dell’esecutore materiale delle rapine, la collaborazione con il settore giochi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”.
Infatti, grazie all’ausilio delle tecnologie offerte dalla società Sogei, è stato possibile risalire alle ricevitorie dove il rapinatore e il suo complice andavano a riscuotere le vincite dei gratta e vinci.
Cronaca
Napoli, “non pulirmi il parabrezza”: il lavavetri glielo distrugge
Una donna ha avvertito le forze dell’ordine, dopo essere stata aggredita da un lavavetri, in piazza Sannazzaro in Napoli. I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. L’aggredita ha prontamente indicato ai poliziotti, accorsi sul luogo, chi fosse stato l’autore del danneggiamento al parabrezza della sua auto.
L’aggressore non ha “gradito” la presenza della Polizia ed ha iniziato ad inveire contro di loro, si è arrivati ad una vera e propria colluttazione terminata con l’arresto dell’uomo. Nell’auto di servizio, il lavavetri, originario del Marocco già noto alle forze dell’ordine, ha rotto un vetro di un finestrino della volante. Gli si imputano danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Cronaca
Salerno, importavano droga dal Sud America: in manette 15 persone
Un’indagine, condotta dal ROS e dalla Procura di Salerno, ha portato all’arresto di quindici persone ritenute membri di un’organizzazione criminale internazionale.
Da quanto emerso, il porto di Salerno era diventato il punto nevralgico per l’arrivo di ingenti quantità di droga, soprattutto cocaina e marijuana. Il tutto ruotava intorno a figure legate alle cosche ‘ndrine appartenenti agli Alvaro e i Sinopoli di Reggio Calabria.
Nicola e Francesco Alvaro fungevano da finanziatori dell’importazione dalla quale acquisivano le sostanze psicotrope. Le fare da veci erano Carmine Ferrara, Salvatore Rocco, il calabrese Fortunato Marafioti e il partenopeo Errico D’Ambrosio. Furto, ricettazione e minaccia compongono il quadro indagatorio, accompagnati dall’aggravante dell’associazione mafiosa.
Cronaca
Da Montreal a Napoli, una tonnellata di marijuana nascosta tra i ceci
Nel corrente mese, è stato scovata e sequestrata oltre una tonnellata di marijuana, nascosta all’interno di un container partito dallo scalo di Montreal (Canada) con destinazione Salerno. A far da tramite un’azienda di import-export con sede a Poggiomarino, nel napoletano.
Il contenitore mobile è stato seguito, fino a Boscoreale, dai finanzieri del Nucleo Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, coadiuvati dalla locale Sezione Aerea del Corpo e il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno. Il sequestro è scattato dopo alcuni giorni di appostamento. La marijuana era stata celata in confezioni sottovuoto tra i ceci e altri legumi. Il legale della società importatrice è stato messo in arresto.
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