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Napoli

NAPOLI. Verdi: “scritte razziste e contro lega in stazioni e treni eav”

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NAPOLI – Il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli,denuncia:  “Il clima particolarmente caldo della politica di questi giorni sta avendo ripercussioni anche nella vandalizzazione di treni e stazioni dell’Eav, come dimostrano le tante scritte razziste o contro la lega che stanno spuntando in diverse stazioni come quella di Somma Vesuviana

poi continua con:  “Queste scritte, oltre a vanificare gli sforzi per migliorare alcune stazioni e i vagoni, alimentano quel clima di odio che va assolutamente evitato per scongiurare atti violenti o comunque la crescita di sentimenti razzisti o di forti contrapposizioni. Il clima di odio feroce che sta attraversando il Paese sta scatenando anche i vandali e gli incivili delle fazioni contrapposte che si sfogano danneggiando e imbrattando i beni comuni”.

Aggiunge anche: “Bene ha fatto De Gregorio a garantire che quelle scritte saranno rimosse al più presto anche contro i vandali che scrivono su muri e vagoni, però, sarebbe utile la presenza di forze dell’ordine ed esercito e, quindi, ribadisco la richiesta di rivedere gli accordi delle compagnie di trasporto con i rappresentanti dei militari e delle forze dell’ordine perché permettergli di viaggiare gratis anche senza indossare la divisa non serve a granché, come dimostra l’assenza assoluta di interventi fatti in questi due anni e mezzo”.

Cronaca

Napoli, “non pulirmi il parabrezza”: il lavavetri glielo distrugge

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Una donna ha avvertito le forze dell’ordine, dopo essere stata aggredita da un lavavetri, in piazza Sannazzaro in Napoli. I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. L’aggredita ha prontamente indicato ai poliziotti, accorsi sul luogo, chi fosse stato l’autore del danneggiamento al parabrezza della sua auto.
L’aggressore non ha “gradito” la presenza della Polizia ed ha iniziato ad inveire contro di loro, si è arrivati ad una vera e propria colluttazione terminata con l’arresto dell’uomo. Nell’auto di servizio, il lavavetri, originario del Marocco già noto alle forze dell’ordine, ha rotto un vetro di un finestrino della volante. Gli si imputano danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

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Cronaca

Da Montreal a Napoli, una tonnellata di marijuana nascosta tra i ceci

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Nel corrente mese, è stato scovata e sequestrata oltre una tonnellata di marijuana, nascosta all’interno di un container partito dallo scalo di Montreal (Canada) con destinazione Salerno. A far da tramite un’azienda di import-export con sede a Poggiomarino, nel napoletano.
Il contenitore mobile è stato seguito, fino a Boscoreale, dai finanzieri del Nucleo Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, coadiuvati dalla locale Sezione Aerea del Corpo e il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno. Il sequestro è scattato dopo alcuni giorni di appostamento. La marijuana era stata celata in confezioni sottovuoto tra i ceci e altri legumi. Il legale della società importatrice è stato messo in arresto.

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Cronaca

Napoli, killer vestiti da netturbini dell’Asìa: 3 condannati

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Venti anni di reclusione sono stati inflitti dal GUP di Napoli, Nicola Marrone, a Mariano Riccio, ex reggente della cosca Amato-Pagano di Scampia, per il duplice omicidio di Ciro Abrunzo, referente del clan Abete-Abbinante del quartiere Barra di Napoli, e di Francesco Gaiola, un passante ucciso nel corso dell’agguato. Il gruppo di fuoco, con addosso tute dell’Asia (azienda napoletana della nettezza urbana), entrò in azione nella tarda mattina del 21 giugno 2012. A sparare fu Francesco Paolo Russo che scaricò addosso alla vittima designata un intero caricatore da 15 colpi calibro 9 per 21 uccidendo Abrunzo e ferendo mortalmente Gaiola.
L’omicidio va contestualizzato nella cosiddetta “terza faida di Scampia”.
Nel corso del procedimento, i tre hanno confessato il delitto e per questo il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche equivalenti, grazie alle quali hanno evitato la condanna all’ergastolo chiesto dal PM della DDA al termine della sua requisitoria.
Mariano Ricco ha evitato altre condanne all’ergastolo con l’eccezione di una inflittagli per l’omicidio di Pasquale Malavita, affiliato alla Vinella Grassi ucciso a Villaricca, il primo ottobre del 2010.

(fonte: Ansa.it)

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