Cronaca
Elena Santarelli: “Mio figlio Giacomo ha sconfitto il tumore”
Elena Santarelli, showgirl italiana, intervistata dalla trasmissione ‘Verissimo’, è tornata a parlare della malattia che ha colpito il figlio Giacomo.
Fortunatamente è tutto alle spalle, visto che il bambino è guarito. “Mi ricordo che quando mi ha chiamato la dottoressa di Giacomo e mi ha detto ‘è pulito’, non ho capito più niente. I controlli stavano andando bene, ma ci vuole l’ok finale. Ho chiamato subito mamma, papà e i nonni. Non gli dico le bugie, gli ho detto che la malattia potrebbe ripresentarsi, lui ha reagito bene è cresciuto tantissimo”.
Elena da madre ha avuto bisogno di un aiuto: “Nel 2019 invece ho avuto un crollo emotivo, per quello siamo andati in terapia da uno psicologo, con una terapia particolare, la emdr, che ti aiuta a affrontare e vivere meglio con il trauma vissuto”.
Infine si è soffermate su tutte quelle famiglie che sono state meno fortunate di lei e non hanno vinto la loro battaglia: “Quando inizi un percorso con delle amiche e loro non cominciano a vedere la luce in fondo è difficile anche chiamarle al telefono e dirle ‘come stai’. Mi chiamano mamma coraggio, ma ci sono delle madri che non basterebbero sei puntate di Verissimo per raccontarti le cose meravigliose che fanno per i loro figli nonostante tutto”.
Cronaca
Napoli, “non pulirmi il parabrezza”: il lavavetri glielo distrugge
Una donna ha avvertito le forze dell’ordine, dopo essere stata aggredita da un lavavetri, in piazza Sannazzaro in Napoli. I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. L’aggredita ha prontamente indicato ai poliziotti, accorsi sul luogo, chi fosse stato l’autore del danneggiamento al parabrezza della sua auto.
L’aggressore non ha “gradito” la presenza della Polizia ed ha iniziato ad inveire contro di loro, si è arrivati ad una vera e propria colluttazione terminata con l’arresto dell’uomo. Nell’auto di servizio, il lavavetri, originario del Marocco già noto alle forze dell’ordine, ha rotto un vetro di un finestrino della volante. Gli si imputano danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Cronaca
Salerno, importavano droga dal Sud America: in manette 15 persone
Un’indagine, condotta dal ROS e dalla Procura di Salerno, ha portato all’arresto di quindici persone ritenute membri di un’organizzazione criminale internazionale.
Da quanto emerso, il porto di Salerno era diventato il punto nevralgico per l’arrivo di ingenti quantità di droga, soprattutto cocaina e marijuana. Il tutto ruotava intorno a figure legate alle cosche ‘ndrine appartenenti agli Alvaro e i Sinopoli di Reggio Calabria.
Nicola e Francesco Alvaro fungevano da finanziatori dell’importazione dalla quale acquisivano le sostanze psicotrope. Le fare da veci erano Carmine Ferrara, Salvatore Rocco, il calabrese Fortunato Marafioti e il partenopeo Errico D’Ambrosio. Furto, ricettazione e minaccia compongono il quadro indagatorio, accompagnati dall’aggravante dell’associazione mafiosa.
Cronaca
Da Montreal a Napoli, una tonnellata di marijuana nascosta tra i ceci
Nel corrente mese, è stato scovata e sequestrata oltre una tonnellata di marijuana, nascosta all’interno di un container partito dallo scalo di Montreal (Canada) con destinazione Salerno. A far da tramite un’azienda di import-export con sede a Poggiomarino, nel napoletano.
Il contenitore mobile è stato seguito, fino a Boscoreale, dai finanzieri del Nucleo Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, coadiuvati dalla locale Sezione Aerea del Corpo e il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno. Il sequestro è scattato dopo alcuni giorni di appostamento. La marijuana era stata celata in confezioni sottovuoto tra i ceci e altri legumi. Il legale della società importatrice è stato messo in arresto.
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