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De Luca: “Senza vaccini non parteciperemo alla Conferenza Stato-Regioni”

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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, alza la voce con il governo e lancia duri messaggi di protesta.

Se per aprile non arrivano in Campania i 200mila vaccini in meno che ci hanno sottratto nei tre mesi che abbiamo alle spalle, prenderemo misure clamorose e intanto non parteciperemo più alle riunioni della Conferenza Stato-Regioni, perché non intendiamo più essere presi in giro“, ha detto il Governatore, raccontando poi di aver avuto, questa mattina, una conversazione telefonica con il generale Francesco Paolo Figliuolo dal quale ha ricevuto rassicurazioni circa l’arrivo di circa 4mila dosi di Pfizer.

Figliuolo mi ha appena detto che intende rispettare questo obiettivo. Bisogna superare questo scandalo della mancata distribuzione dei vaccini in Campania, è una vergogna che la regione con la più alta densità abitativa in Italia abbia meno vaccini di altre regioni. La Campania ha il 9,6% della popolazione italiana e riceve il 7,2% dei vaccini, siamo l’ultima regione a ricevere i vaccini rispetto alla popolazione. Questo è uno scandalo ed è evidente che questo determina un rallentamento“, ha aggiunto De Luca.

Il presidente campano ha poi annunciato “una volta completate le vaccinazioni agli ultra 80enni e alle fasce fragili, in Campania non intendiamo procedere esclusivamente per fasce d’età. La Campania è stata una Regione tra le più rigorose d’Italia, ma una cosa è il rigore, altro è la stupidità. Dedicheremo la struttura pubblica per curare i fragili e le persone anziane, lavoreremo su due piani e lavoreremo anche sui settori economici perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce d’età, quando avremo finito le fasce d’età l’economia italiana sarà morta“.

Aggiungendo “procederemo come abbiamo deciso: priorità assoluta a ultra 80enni e fragili, ci saranno strutture della sanità pubblica dedicate a questo obiettivo, ma ci sarà un’altra parte delle strutture pubbliche che si impegnerà a vaccinare settori economici. Abbiamo bisogno di tutelare la salute, ma anche di dare il pane alla gente”.

Concludendo “La nostra linea è diversa da quella che ha scelto il Governo: tutela delle persone fragili, ma anche rilancio delle attività economiche“.

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Paura sul volo Ryanair diretto da Bologna a Charleroi: dirottato per un incendio a bordo

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Attimi di panico a bordo del volo Ryanair FR3958 partito stamane dall’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna e diretto all’aeroporto belga di Charleroi.

Infatti, a causa di un principio d’incendio, il volo è stato dirottato in Lussemburgo. A bordo sono intervenuti i Vigili del Fuoco, mentre i passeggeri sono stati fatti scendere dal Boeing in attesa di essere messi su un autobus per raggiungere Bruxelles.

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Scioccanti rivelazioni di John Elkann: “Io e i miei fratelli abbiamo subito violenze fisiche e psicologiche da nostra madre”

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Nel corso di una lunga intervista al quotidiano ‘Avvenire’, il presidente di Stellantis John Elkann ha parlato del contenzioso che lui e i suoi fratelli Lapo e Ginevra hanno con la madre Margherita Agnelli. Ecco le sue dichiarazioni:

“Con mio fratello e mia sorella abbiamo piena fiducia nella magistratura italiana. È una situazione che dura da vent’anni, da quando nel 2004, nel pieno della crisi, tutta la mia famiglia per senso di responsabilità si è compattata intorno alla Fiat, portando avanti le volontà di mio nonno. L’unica a chiamarsi fuori è stata mia madre. E invece di essere contenta per la Fiat, per la sua famiglia, per la realizzazione del volere di suo padre, ha reagito nel modo peggiore”.

Poi, prosegue: “Insieme ai miei fratelli Lapo e Ginevra, fin da piccoli abbiamo subìto violenze fisiche e psicologiche da parte di nostra madre. Questo ha creato un rapporto protettivo da parte dei nostri nonni”.

Poi, dà ampio spazio alla situazione attuale delle sue aziende, che oggi “danno lavoro a più di 74mila persone in Italia, dove abbiamo investito negli ultimi cinque anni 14 miliardi, creando prodotti competitivi sui mercati mondiali. Ricordo ancora la nostra emozione nel vedere le prime Jeep uscire dalle linee di Melfi e le navi che erano state acquistate per trasportarle dalla Basilicata all’America”, afferma Elkann.

Infine, conclude: “Guardiamo ai fatti: il nostro destino 20 anni fa era quello dell’Olivetti, una delle grandi realtà del nostro Paese. Che con il susseguirsi di diverse proprietà, cattiva gestione e ingegneria finanziaria che prendeva il posto dell’ingegneria di prodotto, oggi non esiste più. Un’altra possibilità, ugualmente infelice, era la nazionalizzazione, come nel caso dell’Alitalia o dell’Ilva. E invece non è andata così”.

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Fumo di sigarette, la SIMA avverte: “Provoca più morti di alcol, droghe, omicidi e incidenti messi insieme”

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In Italia “i decessi legati al fumo di sigaretta sono oltre 93mila ogni anno, con il 20,6% del totale di tutte le morti tra gli uomini e il 7,9% del totale di tutte le morti tra le donne”, questo è quanto afferma la Società Italiana di Medicina Ambientale.

Pertanto la maggioranza degli adulti tra i 18 e i 69 anni non fuma (59%) o ha smesso di fumare (17%), ma un italiano su quattro è ancora un fumatore (24%). Ciò nonostante il fumo continua a rappresentare la più grande minaccia per la salute umana, provocando in modo diretto più decessi di quanti ne provochino alcol, droga, incidenti stradali, aids, omicidi e suicidi messi insieme.

A tal proposito, il presidente Sima Alessandro Miani ha così affermato:

“Il costo sociale e sanitario per la collettività determinato dal fumo è pari in Italia a oltre 26 miliardi di euro ogni anno. La vera emergenza attuale, come certificato dalle indagini presentate oggi dall’ Istituto superiore di sanità, è rappresentata dalle sigarette di nuova generazione, come quelle elettroniche o a tabacco riscaldato, che costituiscono la porta di ingresso che introduce i giovani al fumo”.

Poi, aggiunge: “Gli ultimi numeri ufficiali registrano in Italia un’abnorme crescita nel numero di fumatori che ricorre a dispositivi elettronici, in particolare tra i giovani. Come Sima chiediamo di rafforzare ed estendere gli interventi di contrasto sia attraverso una stretta alla pubblicità diretta e indiretta al fumo, fatta attraverso i social network e che colpisce proprio i più giovani, sia mediante campagne di informazione dirette soprattutto ai minori circa i rischi sanitari connessi alle sigarette di nuova generazione”.

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