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Caivano

A CAIVANO si è già in campagna elettorale e da oggi abbiamo un nuovo superoe

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CAIVANO – E’ impressionante con quanta sfacciataggine i dissidenti abbiano anticipato tutti gli aspiranti candidati consiglieri alle prossime elezioni amministrative per iniziare la propria campagna elettorale. Al di là dei vari spostamenti sul territorio e delle solite presenze delle quali qualche dissidente è solito accompagnarsi in giro per il paese, il primo dei dissidenti che ha cominciato la campagna elettorale è il segretario di Forza Italia Caivano Giuseppe Mellone e lo fa nel modo meno coerente possibile, infatti navigando attraverso il social più rinomato al mondo ci siamo soffermati su un commento fatto proprio dal segretario dove esprime un suo pensiero e dichiara che il biennio Monopoli, in realtà, è stato un vero e proprio fallimento a partire dal disagio dell’anno scorso dei bambini a scuola senza riscaldamento, per finire al problema della TARI che aumenterà nel 2018 dopo che il sindaco e la giunta hanno dimostrato che nel 2017 non è stata aumentata.

Commento di Giuseppe Mellone

Commento di Giuseppe Mellone

Peccato però che in un documento politico firmato da tutti i consiglieri di maggioranza, dissidenti compresi, il Mellone sottoscriveva un altro tipo di pensiero (come potete vedere dalle immagini in basso all’articolo). Il pensiero melloniano del pre-dissidio è totalmente in conflitto con quello apparso nel post di cui sopra. Nel documento si legge quanto siano sempre state chiare le idee dell’amministrazione Monopoli nei riguardi dei settori comunali e quanto sia sempre stata forte la volontà di munirsi di risorse esterne a capo dei settori. Ma per fare tutto questo, per ottenere i risultati di una visione lungimirante due anni sono pochi e questo lo sapeva anche Mellone quando ha sottoscritto quel documento e siamo sicuri che ne è ancora convinto, anche perché vuol dire che se ha cambiato idea, evidentemente nel frattempo avrà conosciuto qualche supereroe che gli ha fatto credere che cambiando idea conveniva, chissà. Ma torniamo al contenuto del documento politico, i consiglieri di maggioranza e quindi anche Mellone, appaiono in perfetta linea con le idee del sindaco e della giunta tecnica, anzi, addirittura ne esaltano le gesta. Affermano che un anno di amministrazione sono pochi e che solo alla fine dei cinque anni di amministrazione i cittadini potevano tirare le somme. Ma non è comunque un cittadino caivanese anche Giuseppe Mellone? Allora perché i cittadini dovevano aspettare cinque anni per tirare le somme e lui invece ne è stato capace molto prima? non mi dite che oltre Jeeg Robot, a Caivano sia arrivato anche Mazinga, perchè non ci credo. E allora Mazinga ci deve spiegare come mai firma un documento dove asserisce che in dodici mesi quell’amministrazione è riuscita ad ottenere enormi risultati e poi nel commento dice che quella stessa amministrazione in 24 mesi è stata un fallimento totale.

Facendo l’analisi dell’incoerenza di Mazinga si può arrivare ad una sola conclusione che il pensiero pre-dissidio coincide perfettamente con l’asse temporale che intercorre tra l’elezione e la richiesta fatta del super-assessore, indiscrezione quest’ultima testimoniata e confermata anche dalla ex consigliera Teresa Fusco. Per il resto non stiamo qui ad elencare tutte le incoerenze che ci sono tra il commento – atto solo a screditare l’ex amministrazione, per uno scopo meramente elettorale – e il documento politico firmato alcuni mesi prima poiché la differenza e l’incoerenza dei dissidenti appare lampante e oggettiva. Ma c’è da sottolineare una cosa molto importante ed è quella che se i supereroi che nascono a Caivano, alla fine si somigliano un po’ tutti e se queste sono le loro prerogative, allora c’è da dire che a Caivano non servono supereroi ma ordinari cittadini che amano davvero la propria città e soprattutto la propria comunità.

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Afragola

Caivano, sequestrati 900 litri di olio di oliva

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Ad una ventisettenne, originaria di Afragola, le sono stati sequestrati 900 litri di olio di oliva, in quel di Caivano, con conseguenziale denuncia.
La donna, già nota alle forze dell’ordine, è stata fermata mentre guidava un furgone per le strade caivanesi. I militari hanno scoperto poco meno di 900 litri di olio di oliva, in contenitori di latta verde. Trovato anche un blocco con le stampe di centinaia di etichette falsificate riconducibili ad un noto marchio. Il carico sarà sottoposto ad analisi chimiche.

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Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano

Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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