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Napoli

NAPOLI, Domani un convegno su’la nuova prevenzione antimafia”

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NAPOLI – “La nuova prevenzione antimafia nasce dall’esigenza di approfondire gli strumenti ancora poco noti e particolarmente strategici volti a contrastare la contaminazione criminale di imprese sane. È un problema reale e purtroppo attuale, che cerchiamo di portare alla luce confrontandoci con i professionisti dei vari Ordini e con la magistratura” questo l ho dice il presidente dell’ Ordine Vincenzo Moretta presentando il convegno

“La nuova prevenzione antimafia: amministrazione e controllo giudiziario ex artt. 34 e 34 bis codice antimafia”questo convegno ci sarà il 28 Giugno 2018 ore 15:00 presso l Ordine dei dottori commercialisti “Attraverso il confronto di magistrati e professionisti  è possibile condividere le interpretazioni e l’approccio ai nuovi strumenti che, ponendosi come alternativi rispetto alle misure tradizionali, sono volti a contrastare la contaminazione mafiosa di imprese sane, con finalità preventiva, a favore dell’attività imprenditoriale e della sua trasparenza” questo lo sottolinea Arcangelo Sessa.

a questo convegno ci sarannoCostantino Visconti (ordinario di diritto penale dipartimento Dems Università di Palermo), Pietro Luca Bevilacqua (presidente della commissione di diritto penale dell’economia), Maurizio Bianco (presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli), Salvatore Leone Giunta (presidente Advisora), Alessandra Borselli (magistrato della sezione misure di prevenzione del tribunale di Reggio Calabria), Alessandra Consiglio (magistrato della sezione misure di prevenzione del tribunale di Napoli), Alessandro D’Alessio (sostituto procuratore direzione distrettuale antimafia di Napoli), Massimo Urbano (magistrato della sezione misure di prevenzione tribunale di Santa Maria Capua Vetere), Sergio Zeuli (consigliere T.A.R. e componente del Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa), Roberto Paese (commercialista in Milano, amministratore giudiziario, associato Advisora), Giuseppe Sanfilippo (commercialista in Palermo, amministratore giudiziario, associato Advisora) e Maria Concetta Tripodi (commercialista in Reggio Calabria, amministratore giudiziario). L’incontro, organizzato in collaborazione con l’Associazione Advisora e l’ordine degli avvocati di Napoli, ha l’obiettivo di proseguire il percorso formativo estremamente delicato della Riforma del Codice Antimafia, intrapreso da tempo dalla Commissione Studio di Diritto Penale dell’Economia dell’Odcec di Napoli.

Cronaca

Napoli, “non pulirmi il parabrezza”: il lavavetri glielo distrugge

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Una donna ha avvertito le forze dell’ordine, dopo essere stata aggredita da un lavavetri, in piazza Sannazzaro in Napoli. I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. L’aggredita ha prontamente indicato ai poliziotti, accorsi sul luogo, chi fosse stato l’autore del danneggiamento al parabrezza della sua auto.
L’aggressore non ha “gradito” la presenza della Polizia ed ha iniziato ad inveire contro di loro, si è arrivati ad una vera e propria colluttazione terminata con l’arresto dell’uomo. Nell’auto di servizio, il lavavetri, originario del Marocco già noto alle forze dell’ordine, ha rotto un vetro di un finestrino della volante. Gli si imputano danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

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Cronaca

Da Montreal a Napoli, una tonnellata di marijuana nascosta tra i ceci

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Nel corrente mese, è stato scovata e sequestrata oltre una tonnellata di marijuana, nascosta all’interno di un container partito dallo scalo di Montreal (Canada) con destinazione Salerno. A far da tramite un’azienda di import-export con sede a Poggiomarino, nel napoletano.
Il contenitore mobile è stato seguito, fino a Boscoreale, dai finanzieri del Nucleo Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, coadiuvati dalla locale Sezione Aerea del Corpo e il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno. Il sequestro è scattato dopo alcuni giorni di appostamento. La marijuana era stata celata in confezioni sottovuoto tra i ceci e altri legumi. Il legale della società importatrice è stato messo in arresto.

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Cronaca

Napoli, killer vestiti da netturbini dell’Asìa: 3 condannati

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Venti anni di reclusione sono stati inflitti dal GUP di Napoli, Nicola Marrone, a Mariano Riccio, ex reggente della cosca Amato-Pagano di Scampia, per il duplice omicidio di Ciro Abrunzo, referente del clan Abete-Abbinante del quartiere Barra di Napoli, e di Francesco Gaiola, un passante ucciso nel corso dell’agguato. Il gruppo di fuoco, con addosso tute dell’Asia (azienda napoletana della nettezza urbana), entrò in azione nella tarda mattina del 21 giugno 2012. A sparare fu Francesco Paolo Russo che scaricò addosso alla vittima designata un intero caricatore da 15 colpi calibro 9 per 21 uccidendo Abrunzo e ferendo mortalmente Gaiola.
L’omicidio va contestualizzato nella cosiddetta “terza faida di Scampia”.
Nel corso del procedimento, i tre hanno confessato il delitto e per questo il giudice ha riconosciuto le attenuanti generiche equivalenti, grazie alle quali hanno evitato la condanna all’ergastolo chiesto dal PM della DDA al termine della sua requisitoria.
Mariano Ricco ha evitato altre condanne all’ergastolo con l’eccezione di una inflittagli per l’omicidio di Pasquale Malavita, affiliato alla Vinella Grassi ucciso a Villaricca, il primo ottobre del 2010.

(fonte: Ansa.it)

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