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Cronaca

NAPOLI. Giovane ragazzo tenta il suicidio per un ‘gioco’: salvato in extremis

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Tragedia sfiorata a Napoli, dove un giovane 20enne stava per lanciarsi dal balcone per un ordine arrivatogli tramite una consolle di gioco.

Il ragazzo di Miano, che stava risentendo degli effetti del lockdown, è stato salvato da suo padre, che per fermarlo è caduto dalle scale e ha riportato ferite non gravi: il 20enne è stato trasportato in ospedale, dov’è stato sedato.

Secondo le notizie riportate da Il Mattino, la notizia è stata diffusa da Don Salvatore Cinque, parroco della chiesa Santi Alfonso M. de Liguori e Gerardo di Miano, che, attraverso il suo profilo Facebook, ha affermato:

Un giovane del nostro rione S. Gaetano, Vincenzo, è stato salvato in tempo dal padre, mentre tentava di lanciarsi giù solo perché il gioco lo aveva detto. Il padre è all’ospedale: per salvare il figlio è caduto per le scale“.

Sulla vicenda indagano le forze dell’ordine, che stanno cercando di risalire alle persone che hanno spinto il giovane a compiere l’estremo gesto.

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Cronaca

Napoli, “non pulirmi il parabrezza”: il lavavetri glielo distrugge

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Una donna ha avvertito le forze dell’ordine, dopo essere stata aggredita da un lavavetri, in piazza Sannazzaro in Napoli. I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. L’aggredita ha prontamente indicato ai poliziotti, accorsi sul luogo, chi fosse stato l’autore del danneggiamento al parabrezza della sua auto.
L’aggressore non ha “gradito” la presenza della Polizia ed ha iniziato ad inveire contro di loro, si è arrivati ad una vera e propria colluttazione terminata con l’arresto dell’uomo. Nell’auto di servizio, il lavavetri, originario del Marocco già noto alle forze dell’ordine, ha rotto un vetro di un finestrino della volante. Gli si imputano danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

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Cronaca

Salerno, importavano droga dal Sud America: in manette 15 persone

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Un’indagine, condotta dal ROS e dalla Procura di Salerno, ha portato all’arresto di quindici persone ritenute membri di un’organizzazione criminale internazionale.
Da quanto emerso, il porto di Salerno era diventato il punto nevralgico per l’arrivo di ingenti quantità di droga, soprattutto cocaina e marijuana. Il tutto ruotava intorno a figure legate alle cosche ‘ndrine appartenenti agli Alvaro e i Sinopoli di Reggio Calabria.
Nicola e Francesco Alvaro fungevano da finanziatori dell’importazione dalla quale acquisivano le sostanze psicotrope. Le fare da veci erano Carmine Ferrara, Salvatore Rocco, il calabrese Fortunato Marafioti e il partenopeo Errico D’Ambrosio. Furto, ricettazione e minaccia compongono il quadro indagatorio, accompagnati dall’aggravante dell’associazione mafiosa.

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Cronaca

Da Montreal a Napoli, una tonnellata di marijuana nascosta tra i ceci

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Nel corrente mese, è stato scovata e sequestrata oltre una tonnellata di marijuana, nascosta all’interno di un container partito dallo scalo di Montreal (Canada) con destinazione Salerno. A far da tramite un’azienda di import-export con sede a Poggiomarino, nel napoletano.
Il contenitore mobile è stato seguito, fino a Boscoreale, dai finanzieri del Nucleo Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, coadiuvati dalla locale Sezione Aerea del Corpo e il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno. Il sequestro è scattato dopo alcuni giorni di appostamento. La marijuana era stata celata in confezioni sottovuoto tra i ceci e altri legumi. Il legale della società importatrice è stato messo in arresto.

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