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Cronaca

Napoli, tentata estorsione per agevolare il clan: arrestate 3 persone

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Nel corso della mattinata odierna, i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo nei confronti di tre persone, ritenute gravemente indiziate del reato di tentata estorsione aggravata, volta a favorire il clan Esposito-Marsicano-Calone, operante nel quartiere partenopeo di Pianura e zone limitrofe.

In particolare, le indagini partite agli inizi di ottobre hanno consentito di accertare la ripetuta presenza dei tre a casa di un 48enne imprenditore del settore funerario di Pianura, minacciandolo di morte con un’arma da fuoco dietro la pretesa del pagamento immediato di 2 mila euro e il successivo versamento di altri 3 mila.

Pertanto, i tre indagati sono stati associati al carcere di Secondigliano. Si tratta di:

1. Rosario Iorio, 39enne nato a Napoli;

2. Cristian Marfella, 20enne nato a Napoli;

3. Christian Titas, 29enne nato a Napoli.

Cronaca

Napoli, “non pulirmi il parabrezza”: il lavavetri glielo distrugge

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Una donna ha avvertito le forze dell’ordine, dopo essere stata aggredita da un lavavetri, in piazza Sannazzaro in Napoli. I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. L’aggredita ha prontamente indicato ai poliziotti, accorsi sul luogo, chi fosse stato l’autore del danneggiamento al parabrezza della sua auto.
L’aggressore non ha “gradito” la presenza della Polizia ed ha iniziato ad inveire contro di loro, si è arrivati ad una vera e propria colluttazione terminata con l’arresto dell’uomo. Nell’auto di servizio, il lavavetri, originario del Marocco già noto alle forze dell’ordine, ha rotto un vetro di un finestrino della volante. Gli si imputano danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

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Cronaca

Salerno, importavano droga dal Sud America: in manette 15 persone

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Un’indagine, condotta dal ROS e dalla Procura di Salerno, ha portato all’arresto di quindici persone ritenute membri di un’organizzazione criminale internazionale.
Da quanto emerso, il porto di Salerno era diventato il punto nevralgico per l’arrivo di ingenti quantità di droga, soprattutto cocaina e marijuana. Il tutto ruotava intorno a figure legate alle cosche ‘ndrine appartenenti agli Alvaro e i Sinopoli di Reggio Calabria.
Nicola e Francesco Alvaro fungevano da finanziatori dell’importazione dalla quale acquisivano le sostanze psicotrope. Le fare da veci erano Carmine Ferrara, Salvatore Rocco, il calabrese Fortunato Marafioti e il partenopeo Errico D’Ambrosio. Furto, ricettazione e minaccia compongono il quadro indagatorio, accompagnati dall’aggravante dell’associazione mafiosa.

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Cronaca

Da Montreal a Napoli, una tonnellata di marijuana nascosta tra i ceci

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Nel corrente mese, è stato scovata e sequestrata oltre una tonnellata di marijuana, nascosta all’interno di un container partito dallo scalo di Montreal (Canada) con destinazione Salerno. A far da tramite un’azienda di import-export con sede a Poggiomarino, nel napoletano.
Il contenitore mobile è stato seguito, fino a Boscoreale, dai finanzieri del Nucleo Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, coadiuvati dalla locale Sezione Aerea del Corpo e il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno. Il sequestro è scattato dopo alcuni giorni di appostamento. La marijuana era stata celata in confezioni sottovuoto tra i ceci e altri legumi. Il legale della società importatrice è stato messo in arresto.

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