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Ritrovata a Napoli, Brenda era scomparsa: “Mi sono cacciata in guai più grandi di me”

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Ha fornito il suo racconto Brenda Cuomo, la ragazza di 23 anni scomparsa da Pellezzano e ritrovata a Napoli, spiegando i motivi che l’hanno spinta ad allontanarsi volontariamente da casa, descrivendo le emozioni provate nel momento in cui ha riabbracciato la sua mamma.“E’ successo che mi sono cacciata in casini più grandi di me, non rendendomene conto. Non ho chiesto aiuto al momento giusto e nn ho avuto pareri, consigli che mi sarebbero serviti” – ha detto la ragazza in un messaggio audio diffuso dal TgR Campania. Una storia che ha tenuto in apprensione l’intera comunità ma si è conclusa con un lieto fine, con l’abbraccio tra madre e figlia: “L’abbraccio con mia mamma è stato un momento unico. Mi sono sentita di nuovo salva in quel momento. Ne avevo bisogno di questo”.

La ragazza, che lavorava in un negozio della zona est di Salerno, lo scorso venerdì aveva comunicato alla mamma che sarebbe rimasta a casa, essendo stanca. La donna, però, al suo rientro non aveva ritrovato la figlia e, non riuscendosi a mettere in contatto con lei nemmeno nelle ore successive, avrebbe fatto scattare l’allarme. L’auto di Brenda è stata identificata, poco dopo, a Napoli, in via Salvator Rosa. Nel primo pomeriggio di ieri la ragazza è stata ritrovata da Polizia e Carabinieri di Napoli in collaborazione con quelli di Salerno e di Mercato San Severino.

La 23enne si trovava nei pressi di piazza Garibaldi, in stato confusionale e poco lucida, al punto da rendere necessario il trasferimento presso la più vicina struttura ospedaliera per effettuare alcuni accertamenti. Al momento l’unica pista accreditata sulla scomparsa pare sia quella dell’allontanamento volontario: non vi sarebbero alcun segno di violenza né alcun reato da contestare. Secondo amici e conoscenti la ragazza negli ultimi periodi si mostrava spesso preoccupata e triste. Alla base della scomparsa vi sarebbero, dunque, motivazioni strettamente di tipo personale.

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‘Fondi Coesione’: il Consiglio di Stato dà ragione alla Campania

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Il Consiglio di Stato ha accertato con una sentenza l’obbligo del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnnr “di definire il procedimento di stipula dell’Accordo di coesione con la Regione Campania per la destinazione dei fondi”.

La Regione Campania aveva fatto ricorso lo scorso gennaio lamentando il ritardo nella conclusione dell’accordo, stipulato invece con la maggior parte delle altre Regioni e Province autonome.

Il Tar per la Campania accolse il ricorso con sentenza oggi confermata dal Consiglio di Stato. “Si tratta dei fondi già assegnati alla Regione Campania con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile”.

(fonte: Ansa.it)

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Nicola Caputo candidato alle Europee resta seduto sulla poltrona di Assessore Regionale

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NAPOLI – È già cominciata la campagna elettorale per i candidati al Parlamento Europeo e tra i candidati della Campania si può scorgere il nome di Nicola Caputo tra le file di Stati Uniti d’Europa la lista nata dalla fusione di Renzi ed Emma Bonino.

Nicola Caputo, ad oggi rappresenta i voti del Presidente della Regione De Luca, dato che il Governatore ha deciso di “pesarsi” come si dice in gergo, per una sfida a sfondo regionale, proprio contro il suo partito che, come tutti sanno, è stato l’artefice dei primi bastoni messi tra le ruote alla sua lotta per il terzo mandato.

Quindi De Luca contro il PD di Raffaele Topo, altro elemento di spicco della Campania, preferito dal PD insieme alla Picierno, Decaro e Sandro Ruotolo.

Ieri è stata la giornata del primo annuncio di Nicola Caputo attraverso i social, dove informa i propri fan del cambio strategico della Comunicazione, col quale si è deciso di usare i propri social solo ed esclusivamente per comunicazioni elettorali, accantonando per adesso la comunicazione istituzionale dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania.

“Le istituzioni sono una cosa seria, alta, solenne e vanno rispettate, così come le elezioni sono il momento più alto dell’esercizio della democrazia: per questo ho inteso come deontologicamente corretto interrompere l’attività di comunicazione istituzionale relativa all’Assessorato.

Ho servito le istituzioni sempre – prosegue l’Assessore – con il massimo della passione e della abnegazione, cercando di rendicontare quanto facevo tutti i giorni. L’ho fatto sia da Parlamentare europeo che da assessore regionale (ben 914 Agridiario e 156 AgriWeekReCap) senza mai confondere l’attività istituzionale con quella politica.

Con la stessa trasparenza, senso delle Istituzioni e onestà intellettuale – conclude – ho deciso di non confondere il Nicola Caputo candidato con il Nicola Caputo assessore”.

Queste alcune parole del post pubblicato ieri da Nicola Caputo. L’Assessore parla di deontologia, trasparenza, senso delle istituzioni e onestà intellettuale. Praticamente tutti valori di una perfetta democrazia usati in un solo post. Peccato però che il senso di democrazia vorrebbe che l’Assessore sia messo alla pari dei suoi competitor e non quello di rivestire una carica istituzionale in campagna elettorale, la quale carica, indiscutibilmente determina un vantaggio rispetto ai concorrenti, dato che in questo mese, si potranno continuare a dare risposte “politiche” agli amici e agli amici degli amici come già successo, forse inconsapevolmente, con uno dei suoi staffisti, ma questo ve lo racconteremo in un altro editoriale.

Praticamente l’Assessore Nicola Caputo, sta conducendo la campagna elettorale per le europee stando “seduto a cavallo” – come si dice in gergo politico – e poi parla di democrazia, senso delle istituzioni e trasparenza. Avrebbe fatto davvero questo se si fosse dimesso da Assessore regionale. Tanto é vero che chi comincia a leggere il suo post, nelle prime battute, crede proprio di stare lì a leggere delle sue dimissioni, peccato però che la comunicazione era solo per avvertire che la sua pagina smette di essere istituzionale per diventare promozionale. Peccato per quelli che realmente sperano in un cambio di rotta della politica.

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Sciopero indetto da Vesuviana, C. Flegrea, Cumana ed EAV

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Lunedì 6 maggio 2024, ci sarà uno sciopero di 24 ore proclamato dall’Usb.
Le ragioni di tale sciopero, che paralizzerà parzialmente la viabilità campana, sono da ricondursi ai problemi relativi alla sicurezza e al benessere di lavoratori e cittadini, dalla manutenzione dei treni e degli autobus, all’adeguamento dei contratti.
Durante lo sciopero di Lunedì 6 maggio, saranno ovviamente garantite alcune corse per la Circumvesuviana.

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