Cronaca
Giugliano, folle inseguimento nella notte: arrestato 23enne che guidava contromano
Attimi di follia a Giugliano, dove intorno alle 4 di questa mattina una Citroen C3 percorreva via Madonna delle Grazie contromano e a forte velocità, venendo tallonata da una volante dei carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia locale.
A quel punto, ne nasce un folle inseguimento che dura per circa 2 chilometri, fino a quando la Gazzella dell’Arma non riesce a sbarrare la strada all’altezza del Corso Campano. Pertanto, il conducente del mezzo è stato identificato in Pierpaolo Napolano, 23enne di Mugnano di Napoli già noto alle forze dell’ordine.
Inoltre, nella sua auto, sono stati rinvenuti e sequestrati un grimaldello con punta modificata e una mazza di ferro, un jammer telefonico e un localizzatore Gps. Tuttavia, da successivi accertamenti è risultato che il veicolo fosse stato rubato poco prima a Vietri sul Mare, ed è quindi stato restituito al legittimo proprietario.
Al momento, l’arrestato dovrà rispondere di furto aggravato, resistenza a Pubblico Ufficiale e possesso di strumenti atti allo scasso.
Cronaca
Napoli, “non pulirmi il parabrezza”: il lavavetri glielo distrugge
Una donna ha avvertito le forze dell’ordine, dopo essere stata aggredita da un lavavetri, in piazza Sannazzaro in Napoli. I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. L’aggredita ha prontamente indicato ai poliziotti, accorsi sul luogo, chi fosse stato l’autore del danneggiamento al parabrezza della sua auto.
L’aggressore non ha “gradito” la presenza della Polizia ed ha iniziato ad inveire contro di loro, si è arrivati ad una vera e propria colluttazione terminata con l’arresto dell’uomo. Nell’auto di servizio, il lavavetri, originario del Marocco già noto alle forze dell’ordine, ha rotto un vetro di un finestrino della volante. Gli si imputano danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Cronaca
Salerno, importavano droga dal Sud America: in manette 15 persone
Un’indagine, condotta dal ROS e dalla Procura di Salerno, ha portato all’arresto di quindici persone ritenute membri di un’organizzazione criminale internazionale.
Da quanto emerso, il porto di Salerno era diventato il punto nevralgico per l’arrivo di ingenti quantità di droga, soprattutto cocaina e marijuana. Il tutto ruotava intorno a figure legate alle cosche ‘ndrine appartenenti agli Alvaro e i Sinopoli di Reggio Calabria.
Nicola e Francesco Alvaro fungevano da finanziatori dell’importazione dalla quale acquisivano le sostanze psicotrope. Le fare da veci erano Carmine Ferrara, Salvatore Rocco, il calabrese Fortunato Marafioti e il partenopeo Errico D’Ambrosio. Furto, ricettazione e minaccia compongono il quadro indagatorio, accompagnati dall’aggravante dell’associazione mafiosa.
Cronaca
Da Montreal a Napoli, una tonnellata di marijuana nascosta tra i ceci
Nel corrente mese, è stato scovata e sequestrata oltre una tonnellata di marijuana, nascosta all’interno di un container partito dallo scalo di Montreal (Canada) con destinazione Salerno. A far da tramite un’azienda di import-export con sede a Poggiomarino, nel napoletano.
Il contenitore mobile è stato seguito, fino a Boscoreale, dai finanzieri del Nucleo Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, coadiuvati dalla locale Sezione Aerea del Corpo e il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno. Il sequestro è scattato dopo alcuni giorni di appostamento. La marijuana era stata celata in confezioni sottovuoto tra i ceci e altri legumi. Il legale della società importatrice è stato messo in arresto.
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