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Cronaca

Napoli piange la scomparsa di Rita Granata, travolta e uccisa da un’auto

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Alla fine non ce l’ha fatta Rita Granata, la 27enne investita domenica scorsa a Fuorigrotta da un’auto in corsa mentre attraversava la strada per rientrare a casa dopo aver preso il taxi.

La giovane infatti si è spenta all’ospedale San Paolo, dov’era stata operata per le ferite molto gravi che aveva riportato.

Ecco i numerosi messaggi di cordoglio al suo indirizzo, tra cui quello del presidente del Consiglio Comunale Enza Amato:

“È con profonda tristezza che ho appreso della tragica perdita di Rita Granata, 27 anni, investita nella notte tra domenica e lunedì a Fuorigrotta. Questo evento doloroso si aggiunge alla recente tragedia di Sara Romano, 21 anni, travolta mortalmente a via Cattolica. Le mie più sentite condoglianze vanno alle famiglie e agli amici delle ragazze. Questi incidenti rappresentano un doloroso e urgente richiamo alla necessità di intervenire per migliorare la sicurezza stradale. È evidente che ci sono zone della città dove il rischio per i pedoni è elevato, come dimostrato dalle decisioni dell’Amministrazione comunale di installare attraversamenti pedonali rialzati. Tuttavia, è fondamentale agire con celerità ed efficacia per prevenire ulteriori tragedie. Invito, quindi, gli enti competenti a intensificare gli sforzi per implementare le misure di sicurezza stradale già pianificate e ad adottare ulteriori interventi necessari per garantire la protezione di tutti i cittadini, soprattutto dei pedoni. La sicurezza stradale deve diventare una priorità assoluta per tutte le istituzioni coinvolte e questo implica non solo la realizzazione di attraversamenti più sicuri, ma anche l’implementazione di limiti di velocità adeguati e la costante supervisione delle strade più pericolose. Vanno inoltre potenziate, soprattutto nelle scuole e presso le università, le campagne di prevenzione e informazione sulla guida sicura e responsabile, coinvolgendo anche i gestori dei locali della movida”.

Dello stesso avviso anche l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che ha così dichiarato:

“Avevo conosciuto Rita Granata, violentemente travolta e uccisa da un’auto in corsa mentre attraversava la strada a Fuorigrotta. Ricordo bene un’intervista che mi fece nel marzo del 2022. Mi colpì la sua gentilezza, la competenza nonostante la giovanissima età, la sensibilità e la profondità di analisi, la passione per la politica. Oltre ad essere una grande sportiva. Me la fece conoscere la mia amica e compagna di lotte politiche Paola Del Giudice, in foto appunto insieme a Rita. Sono vicino con il cuore, il pensiero e la preghiera alla sua famiglia”.

Infine si aggiunge al cordoglio anche Alessandra Clemente, amica della giovane:

“Che dolore grande non faccio altro che pensarti Rita, ti sei distinta sempre per passione, educazione, sorriso, grinta, luce… una luce bellissima. Ci siamo scritte qualche giorno fa per il mio compleanno, sempre affettuosa tu ed io orgogliosa di averti al mio fianco, innamorata di questa città, della tua generazione, con le tue forti idee ed ideali. Una combattente che non faceva sconti a nessuno quando vedeva un sopruso. Una giovane donna, una sportiva, con una marcia in più: solidale e generosa con tutti. Non è giusto! Prego dio affinché dia la forza alla tua famiglia e un po’a tutti noi perché oggi è un durissimo colpo per me, per tutto il gruppo di Napoli 2030 e tanti tantissimi altri… avevi una grande dote: entrare nei cuori e restarci”.

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Inchiesta sui Casalesi, il tesoro nascosto

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La Procura Distrettuale Antimafia (DDA) di Napoli sta ampliando il raggio d’azione sulle risorse finanziarie occulte riconducibili al clan dei Casalesi, in particolare alla famiglia del capoclan Francesco Schiavone, detto Sandokan. L’attenzione degli inquirenti si concentra ora su un patrimonio sommerso che, oltre a terreni e proprietà, includerebbe anche una parafarmacia, presumibilmente utilizzata per il riciclaggio di denaro illecito.

Le indagini si basano sulle recenti e decisive dichiarazioni di Nicola Schiavone, primogenito di Francesco Schiavone e oggi collaboratore di giustizia. Nicola, interrogato dai magistrati, ha fornito dettagli non solo su immobili e appezzamenti agricoli (come i 13 ettari di terreno a Selvalunga, vicino a Grazzanise), ma ha espressamente indicato una parafarmacia come bene derivante da investimenti mafiosi.

A corroborare parzialmente le informazioni del figlio collaboratore è intervenuta anche la madre, Giuseppina Nappa (nota come Lady Sandokan). La donna ha rivelato agli inquirenti il malcontento del figlio Emanuele Libero Schiavone — scarcerato nell’aprile 2024 e successivamente nuovamente arrestato per droga — per aver perso il controllo dell’attività, che era gestita dallo zio, Antonio Schiavone. Tali dinamiche familiari post-detenzione avrebbero accelerato il tentativo di monetizzare i beni nascosti.

Gli investigatori stanno ora incrociando i dati e le tracce dei beni indicati, con l’obiettivo di portare alla luce patrimoni mai sequestrati, nonostante la pluriennale repressione che ha colpito i vertici della cosca.

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Cronaca

Ischia, rissa tra dieci ragazzi nello stadio San Leonardo

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Mattinata di tensione ieri allo Stadio Comunale San Leonardo di Ischia, dove un incontro di calcio giovanile è degenerato in una rissa di massa. L’intervento dei Carabinieri è stato necessario per sedare lo scontro, che ha coinvolto circa dieci atleti.

L’episodio di violenza si è verificato durante la partita di categoria Under 16 che vedeva contrapposte le squadre dilettantistiche “A.S.D. BARANO CALCIO ACADEMY U16” e “A.S.D. EMANUELE TROISE U16”.

La rissa, scoppiata in campo tra i giovani calciatori, è stata immediatamente segnalata al 112 da alcuni genitori e spettatori presenti sugli spalti. All’arrivo dei militari della Compagnia di Ischia, la situazione è stata riportata alla calma.

In conseguenza dei disordini, il direttore di gara ha preso la decisione drastica di interrompere la partita, decretandone la conclusione anticipata sul punteggio di 0 a 0. Le autorità hanno avviato gli accertamenti sull’accaduto.

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Cronaca

Agguato a Pozzuoli: uomo ferito a colpi di arma da fuoco nel Rione Toiano

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Una sparatoria si è verificata in pieno giorno a Pozzuoli, nel Rione Toiano, dove un uomo di 52 anni è rimasto ferito alle gambe a seguito di un agguato.

L’episodio è avvenuto ieri mattina in via Cicerone. La vittima, un 52enne che risulta essere già noto alle Forze dell’Ordine, sarebbe stata avvicinata da un aggressore, descritto dalle prime ricostruzioni come uno sconosciuto. Quest’ultimo ha esploso contro l’uomo diversi colpi di pistola che lo hanno raggiunto alle gambe.

L’uomo ferito è stato immediatamente ricoverato presso l’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Le sue condizioni non sono gravi e non è in pericolo di vita.

Sull’accaduto indagano i Carabinieri della locale stazione, i quali stanno cercando di ricostruire la dinamica precisa dell’agguato. Le indagini si concentrano sull’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, che potrebbero fornire dettagli cruciali sull’identità e sulla fuga dell’aggressore. I militari stanno inoltre esaminando il passato e le frequentazioni della vittima per risalire al movente dell’agguato.

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