Resta sintonizzato

Caivano

CAIVANO. Enzo Falco con Città Metropolitana ha dimostrato di essere il Sindaco di nessuno

Pubblicato

il

CAIVANO – L’ ho scritto e lo ripeto. La candidatura del Sindaco Enzo Falco a Città Metropolitana non l’ha capita nessuno, forse manco lui. Un sindaco inutile che mantiene la città ferma al palo perché non è capace di trovare gli equilibri tra i Consiglieri che gli hanno concesso di sedere sullo scranno più alto della città. Un Sindaco che colleziona figuracce, prende in giro la cittadinanza un giorno si e l’altro pure. Un Sindaco che permette al cantiere della raccolta sui rifiuti di aumentare di numero giorno per giorno, consentendo all’interno di esso, l’assunzione di gente borderline che crea fumus pericolosi. Un Sindaco che consente emorragie di denaro pubblico in somme urgenze e affidamenti diretti a lavori di manutenzione ordinari e straordinari non percepibili sul territorio. Un Sindaco che prende cazziatoni esagerati dal prete vip e che non perde tempo a farsi fotografare insieme a lui quando si tratta di raccattare soldi del governo nella speranza di dare risposte politiche sul territorio, si permette il lusso di coltivare ambizioni personali, forse per non essere da meno ai suoi colleghi delle città viciniore, candidandosi, per altro, in una lista concorrente a quella del PD – partito che gli ha consentito l’ascesa alla fascia tricolore – senza avere la consapevolezza di possedere almeno un voto del Consiglio napoletano o peggio ancora che la propria maggioranza lo seguisse in questa assurda avventura. Ma veniamo all’analisi politica.

Enzo Falco, sindaco di una città di 36mila abitanti, fa vergognare l’intera comunità dal punto di vista politico, collezionando la misera cifra ponderata di 140 punti. Praticamente a votarlo è stato solo il nipote, figlio del fratello, Marcantonio Falco, ovviamente oltre a se stesso. In poche parole possiamo dire con certezza e senza tema di smentite che a questo giro il Sindaco Enzo Falco non se l’è filato nessuno neanche di striscio!

Il Sindaco più inutile della storia politica caivanese. Un sindaco che non gode della stima dei propri consiglieri e che dimostra di non sapere un “h” di politica. Privo di modestia e umiltà tenta la scalata metropolitana nell’inconsapevolezza della disistima che la maggioranza nutre nei suoi confronti e tutto questo la dice lunga anche sul perché non si riesce a trovare la quadra, a distanza di un anno e mezzo dalle elezioni amministrative, nell’esecutivo gialloverde. E non solo.

A non votarlo è stato anche lo stesso Antonio Bassolino, ideatore della lista “Comuni Protagonisti Uniti per il Lavoro Ambiente e Diritti”, che già nel Talk Show “L’ Assise” andato in onda su Minformo TV, alla domanda del sottoscritto rispose chiaramente che il candidato su cui puntava il gruppo era il Sindaco di Bacoli Josi Della Ragione che, a differenza del Sindaco di Caivano, tanto ha dimostrato alla sua comunità.

Insomma la fascia tricolore caivanese non si è saputo fare i conti in tasca, come si dice in gergo non si è saputo misurare e alla fine, come recitava Heath Ledger nel film “Il destino di un cavaliere”: è stato pesato, è stato misurato ed è stato trovato mancante.

Continua a leggere
Pubblicità
Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Afragola

Caivano, sequestrati 900 litri di olio di oliva

Pubblicato

il

Ad una ventisettenne, originaria di Afragola, le sono stati sequestrati 900 litri di olio di oliva, in quel di Caivano, con conseguenziale denuncia.
La donna, già nota alle forze dell’ordine, è stata fermata mentre guidava un furgone per le strade caivanesi. I militari hanno scoperto poco meno di 900 litri di olio di oliva, in contenitori di latta verde. Trovato anche un blocco con le stampe di centinaia di etichette falsificate riconducibili ad un noto marchio. Il carico sarà sottoposto ad analisi chimiche.

Continua a leggere

Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

Pubblicato

il

CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

Continua a leggere

Caivano

Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

Pubblicato

il

Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy