Resta sintonizzato

Caivano

CAIVANO, Gennaro Riccio potenziale leader, la candidatura di Monopoli è a rischio

Pubblicato

il

CAIVANO – Ancora nulla è deciso, non si sa se Caivano e i caivanesi saranno chiamati alle urne, il destino politico dell’ultimo paese a nord di Napoli è in mano alla Commissione d’Accesso insediatasi il 3 Gennaio scorso per verificare se nella casa comunale ci fosse odore di camorra. Eppure gli addetti ai lavori cominciano a fremere, forse complice anche la consapevolezza che se la Commissione non riesce ad esprimersi entro il 3 Aprile, il tempo a disposizione per organizzare alleanze e coalizioni resta davvero poco. Ed è per questo che parecchi esponenti di quella che fu la coalizione di Monopoli e che sono restati fedeli all’ex sindaco non ce la fanno più ad aspettare le riserve del cardiologo caivanese e qualcuno ha già cominciato a guardarsi intorno, con la speranza di trovare la collocazione giusta laddove Monopoli decidesse di non candidarsi più. Non solo, in realtà c’è qualcun altro che comincia anche a covare sogni di gloria e a credere che sia lui l’alternativa giusta per formare quella leadership che un tempo era rappresentata dal dottore.

Ma veniamo ai fatti, è risaputo che ogni Lunedì in quel di via Campiglione, ormai già da qualche settimana sono soliti riunirsi quelli appartenenti alla coalizione di Simone Monopoli ex sindaco compreso e al di là di qualche chiacchiericcio apparso sulle testate locali, ognuno dal canto loro cerca di tranquillizzare Monopoli dichiarandosi fedele al cento per cento. Così come ha fatto al primo incontro Fabio Mariniello leader di Orgoglio Campano dopo essersi seduto al tavolo con Francesco Emione e allo stesso modo come ha fatto anche Carmine Peluso all’indomani delle sue dichiarazioni apparse su un blog locale che lasciavano presagire posizioni e idee contrapposte a quelle di lotta ai settori intrapresa dall’ex sindaco Monopoli.

Dopo vari incontri effettuati dai gruppi di centrodestra appartenenti alla società civile, in realtà un nome che gira insistentemente tra i componenti della coalizione di Simone Monopoli esiste ed è quello di Gennaro Riccio, ex consigliere e attualmente dirigente in un altro comune in provincia di Caserta. Pare che la leadership di Gennaro Riccio piaccia e non poco ad alcuni esponenti di centrodestra legati alla società civile. Infatti stando ad indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che uno dei tanti a lamentare una sorta di conflitto d’interessi legato alla ricezione dell’avviso di garanzia di Simone Monopoli sia stato proprio Alfonso Castelli, ex consigliere di Forza Italia passato poi al gruppo misto, che ha cominciato a tastare il terreno un po’ dappertutto per non restare col cerino in mano se Monopoli dovesse fare marcia indietro o fosse rinviato a giudizio a tempo debito per la campagna elettorale. Infatti stando alle prime voci di corridoio, pare che il nome di Gennaro Riccio sia stato caldeggiato anche dallo stesso Castelli. Non è dello stesso avviso Carmine Peluso che saputa la notizia di una futura leadership legata a Gennaro Riccio è andato su tutte le furie, evidenziando quanto il suo peso politico fosse maggiore visti i suoi quasi cinquecento consensi collezionati alle ultime amministrative.

Carmine Peluso non ci sta e si dichiara, in maniera del tutto autoreferenziale, il candidato sindaco naturale alternativo a Monopoli. Ora sarebbe da capire se i sogni di gloria che cova l’esponente di Idea nuova sono da ascrivere ad una campagna elettorale senza la candidatura di Simone Monopoli oppure nell’immaginario di Peluso esiste già il desiderio di concorrere contro l’ex sindaco e di formare una vera e propria alternativa.

Il dato politico, alquanto preoccupante, che esce fuori da questa storia è che visti gli andazzi, quelli che dovevano portare maggiore apporto alla lotta intrapresa dall’ex sindaco Monopoli, in realtà o non hanno capito quale deve essere il loro ruolo affinché la legalità a Caivano sia ripristinata oppure di ripristinare la legalità nella comunità gialloverde non ci pensano affatto, visto che ognuno di loro, ma ripeto, principalmente coloro che raccolgono maggiori consensi, ha cominciato la propria campagna elettorale in maniera del tutto personalistica puntando, come sempre fatto e sbagliando, a coalizzarsi col migliore offerente.

Continua a leggere
Pubblicità
Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Afragola

Caivano, sequestrati 900 litri di olio di oliva

Pubblicato

il

Ad una ventisettenne, originaria di Afragola, le sono stati sequestrati 900 litri di olio di oliva, in quel di Caivano, con conseguenziale denuncia.
La donna, già nota alle forze dell’ordine, è stata fermata mentre guidava un furgone per le strade caivanesi. I militari hanno scoperto poco meno di 900 litri di olio di oliva, in contenitori di latta verde. Trovato anche un blocco con le stampe di centinaia di etichette falsificate riconducibili ad un noto marchio. Il carico sarà sottoposto ad analisi chimiche.

Continua a leggere

Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

Pubblicato

il

CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

Continua a leggere

Caivano

Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

Pubblicato

il

Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy