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MELITO. La differenziata raggiunge il 50%

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MELITO – A Melito la differenziata va oltre il 50%. E’ stato un mese di giugno da record grazie all’impegno della Buttol Srl, dell’amministrazione comunale e dei volontari impegnati nell’opera di sensibilizzazione su tutto il territorio di Melito.

Un balzo di oltre il 20% rispetto ai mesi scorsi grazie a una serie di iniziative messe in campo dall’azienda e dal Comune. La svolta è iniziata con la campagna di sensibilizzazione, che ha visto la distribuzione di materiale informativo in tutta la città e soprattutto ai grandi condomini. Dopo di che sono iniziati i controlli congiunti tra guardie ambientali e vigili urbani. Sono state elevate svariate sanzioni ai danni degli amministratori dei condomini che non differenziano bene o peggio ancora conferiscono rifiuti fuori orario.

L’attività di sensibilizzazione è proseguita con l’attivazione della chat ecologica, un sistema di messaggistica istantaneo che consente agli utenti, attraverso la pagina Facebook “Melito Differente”, di ottenere informazioni in tempo reale sulla differenziata. Sono migliaia ormai le interazioni con il sistema artificiale. Sono state installate anche quattro telecamere wireless nei punti più colpiti dall’abbandono di rifiuti, spesso provenienti anche da città limitrofe. Un sistema che ha consentito di limitare gli sversamenti illegali nei punti critici.

Infine sono stati selezioni 18 ecovolontari attraverso un bando pubblico e a breve saranno impiegati proprio nell’attività di controllo e sensibilizzazione. Tutte misure che hanno contribuito al raggiungimento nel solo mese di giugno del 50% di raccolta differenziata.

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Politica

SANT’ANTIMO. Sandro Ruotolo personaggio antimafia sponsorizza la coalizione promossa dai Cesaro

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SANT’ANTIMO – Stamattina, come in ogni campagna elettorale che si rispetti, c’é un evento politico da registrare.

Nella sede del PD cittadino stamattina a fare da ennesimo endorsement alla candidatura di Buonanno, ci sarà l’ex Senatore Sandro Ruotolo, nonché giornalista e professionista dell’antimafia come ebbe ad etichettare alcuni di questi personaggi il buon Leonardo Sciascia famoso saggista e intellettuale siciliano scomparso 35 anni fa.

Dopo i due consiglieri regionale e metropolitano, Massimo Buonanno continua la sua campagna elettorale sponsorizzando l’unica cosa che sa di poter vantare: la filiera istituzionale, e lo fa in barba a qualsiasi logica di ideale o di appartenenza politica.

Seppur vero che Ruotolo sia esponente del PD lo stesso partito che esprime la figura di Buonanno Sindaco é anche vero che troppo spesso ci si dimentica che il maggiore sponsor di questa coalizione oggi, al di là delle dichiarazioni di rito dell’amico Edo D’Antonio, sia l’ex Consigliere regionale Armando Cesaro, il quale non disdegna, nonostante la sua figura venga tenuta nell’ombra, di farsi vedere in giro con i suoi candidati al Consiglio Comunale a discettare sull’andamento di questa campagna elettorale.

Chissà se al professionista dell’antimafia Sandro Ruotolo sia stato detto che la coalizione che oggi viene a sponsorizzare in realtà è spinta e in parte formata grazie all’aiuto dei Cesaro. Famiglia fino a ieri legata a triplo filo con Berlusconi, personaggio da sempre contrastato sia politicamente che moralmente da Sandro Ruotolo. Credo che se l’ex Senatore non sia a conoscenza di questa cosa saremo stati ben lieti di averlo informato.

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Editoriale

SANT’ANTIMO. I supporters di Buonanno hanno messo in moto la macchina del fango che potrà rivelarsi per loro un vero boomerang

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SANT’ANTIMO – Si avvicina la data che stabilirà i nastri di partenza ufficiali della campagna elettorale. Le nomenclature sono quasi fatte e con esse anche la conta delle probabili preferenze e chi è oggettivamente in svantaggio secondo i pronostici ha già messo in moto la macchina del fango tesa ad operare come arma di distrazione di massa che vorrebbe far cadere le attenzioni di organi sovracomunali lontane dalle sue candidature.

È quello che sta succedendo sui marciapiedi santantimesi in questi giorni, dove i supporters di Massimo Buonanno, hanno cominciato a sguinzagliare i cappucci e le marionette per instillare nell’opinione pubblica santantimese l’idea che tra le file di Nicola Marzocchella si annidano candidature posticce e/o vicine ad ambienti malavitosi.

Praticamente, se questi fossero convinti delle dicerie diffuse agli angoli dei bar cittadini, risulterebbe innegabile che stanno a guardare la pagliuzza nell’occhio dei loro competitor senza vedere la trave che c’è nei loro occhi e in quelli dei loro colleghi di coalizione.

Infatti dai santini che stanno girando già sui social, si individuano almeno tre o quattro candidature tra le file della coalizione Buonanno che potrebbero creare seri fumus all’indomani di una probabile vittoria dell’ex Sindaco.

Tra parenti di primo grado e affini di pregiudicati – perfino detenuti al 41bis ritenuti affiliati al clan dei casalesi – e personaggi borderline del territorio si può dire che la coalizione di Buonanno probabilmente sarà quella che ne offrirà un numero consistente. Così come c’è da precisare che tutte questi candidati sono persone oneste con onorabilità illibata e libere di potersi candidare poiché non presentano carichi pendenti negativi ma che hanno un solo difetto, se così lo si può chiamare, quello di appartenere a qualche personaggio poco raccomandabile in città e le parentele si sa non sono né ricercate né tanto meno scelte ma possono creare fumus importanti ai fini di un probabile nuovo scioglimento per ingerenze della criminalità organizzata.

Quindi se la macchina del fango messa in moto dagli accoliti di Buonanno fosse stata messa in moto inconsapevolmente è giusto che anche loro sappiano che questa strategia potrebbe diventare un vero e proprio boomerang. Se al contrario, invece, la strategia fosse stata messa in campo con la consapevolezza di alcune parentele dei loro candidati, è legittimo pensare che forse è stata messa in atto per deviare le attenzioni verso la coalzione del loro diretto competitor. Una cosa è certa! Un comune già sciolto per infiltrazioni camorristiche non può permettersi un altro scioglimento per colpa del principio della vittoria a tutti i costi.

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Politica

SANT’ANTIMO. La Polizia Locale irrompe durante l’evento di Buonanno e fa rimuovere la cartellonistica pubblicitaria

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SANT’ANTIMO – Se il buonanno si vede dal mattino… Parafrasando un vecchio proverbio si può benissimo fotografare la mattinata di oggi e il modus operandi, nel non rispettare le regole, insito nella coalizione di centro sinistra a trazione PD.

Stamattina presso il rinomato Bar Civico 66 di via Roma, il candidato a Sindaco Massimo Buonanno ha indetto una reunion dei suoi candidati per un aperitivo insieme, come di moda in questa campagna elettorale, e lo fa con tanto di pubblicità elettorale fatta attraverso la presenza del suo bel faccione stampato su un roll-up richiudibile.

Mezzo di Comunicazione che ha attirato le attenzioni della Polizia Locale che alla vista di tale pubblicità hanno fermato l’auto e non potendo censurare l’evento, data la libertà di espressione sancita dalla Costituzione italiana, hanno pensato far rispettare le regole che i tre candidati a Sindaco si sono dati insieme alla Commissaria Prefettizia, ossia quella di non fare pubblicità elettorale prima dell’apertura della campagna elettorale, facendo richiudere immediatamente il roll-up.

Premettendo che tale regola è una cattiva interpretazione della legge elettorale da parte dei Commissari prefettizi e sovraordinati, la quale andrebbe in vigore 30 giorni prima delle elezioni e quindi non è assolutamente normata la pubblicità antecedente i trenta giorni, salvo esplicita pubblicità elettorale che esponga una chiara ed evidente indicazione di voto. Così come non è normato neanche l’uso della pubblicità mobile, tanto è vero che la legge risale al 1974 quando di mobile esisteva solo il mezzo di comunicazione degli “uomini sandwich” ma comunque questi ultimi non erano usati dalla politica.

Ad onor del vero l’immagine sul roll-up di Buonanno oltre che ad essere considerata comunicazione visiva di tipo mobile non riportava neanche nessuna indicazione di voto, e quindi secondo gli esperti del settore della Comunicazione, il candidato a Sindaco del PD non ha infranto nessuna legge ma quello che si contesta al candidato a Sindaco del PD è il principio del rispetto delle regole date.

Se un candidato a Sindaco, in accordo con i suoi competitor, davanti agli occhi di un organo istituzionale decide di sottostare a delle regole, seppur male interpretando la legge, con quale criterio poi esce da quel tavolo e disattende gli accordi? E questa non è la prima volta, dato che la Comunicazione visiva è stata usata, seppur su territorio privato ma alla vista della pubblica utenza, durante l’apertura del suo comitato elettorale domenica scorsa.

Quindi se questi sono i principi mossi dal candidato a Sindaco Buonanno, dopo non bisogna chiedersi come mai si è durati solo 11 mesi nella scorsa legislatura. Un merito però va dato al candidato di centro sinistra, quello di aver sdoganato l’osservazione giusta della legge, permettendo anche ai suoi competitor di fare campagna elettorale in maniera equa e forse anche superiore.

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