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Politica

PORTICO di CASERTA. Oliviero fa il supereroe, in realtà ha solo evitato l’abbattimento del fabbricato dei Bifone

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PORTICO di CASERTA – Nell’edizione di ieri de Il Mattino è riportato il triste evento che ha colpito il primo cittadino, ossia il ricevimento della missiva minatoria, dove lo scrivente anonimo accusa lo stesso Oliviero di praticare la politica mediante interessi personali sull’urbanistica e politiche clientelari. Ovviamente la fascia tricolore rimanda le accuse al mittente denunciando, a ragion veduta, l’accaduto ai Carabinieri di Macerata Campania.

Quello che non si riesce a capire però è perché Giusppe Oliviero tenta di deviare l’accusa di interessi personali e politica clientelare sul fatto che egli all’ordine del giorno come primo punto volle trattare l’acquisizione a bene patrimoniale dell’immobile abusivo costruito da Antonio Bifone detto Zuzù, storico boss della zona. Forse Oliviero al di là delle bocciature dei Revisori dei conti sul bilancio e i disastri contabili che sta perpetrando vuole ritagliarsi la figura di sindaco anticamorra? Allora facciamo qualche puntualizzazione in modo da rinfrescare la mente a lui e ai nostri lettori.

Nessuno mette in dubbio il senso di legalità che pervade Giuseppe Oliviero nel fare il proprio lavoro di sindaco e la buona fede che ci ha messo nel recuperare un immobile dalle mani della criminalità organizzata, ma ad onore della verità c’è anche da dire che se voleva passare per il “sindaco anticamorra” e fare uno sgambetto ai Bifone, bastava semplicemente non intervenire, visto che l’ufficio tecnico aveva già avviato la pratica procedurale e informato la famiglia Bifone di eseguire l’abbattimento del manufatto abusivo, in caso contrario, così come già si stava verificando, il Comune in via del tutto autonoma, perché la legge lo consente, provvedeva all’abbattimento.

L’idea di poter usufruire tale immobile per scopi pubblici è venuta al SuperOliviero e così portando la questione in Consiglio comunale ha interrotto, di fatto, l’iter burocratico intrapreso dal Settore abusivismo e avviato un’altra procedura, quella dell’acquisizione a bene patrimoniale dei beni confiscati alla Camorra. Ma per ottenere a pieno l’uso di quell’immobile bisognava ottenere le verifiche sismiche – visto che quando si costruisce abusivamente chi lo fa non si preoccupa di ottenerle – ed è quello che era stato chiesto in quel primo Consiglio Comunale. Da allora tutto è rimasto così com’è, di questa situazione non si è saputo più niente ed oggi le domande sorgono spontanee: In che stato versa oggi quell’immobile? Chi ci abita ancora? Chi è il proprietario attuale di quell’immobile, il Comune o i Bifone? Era davvero necessario acquisirlo a bene pubblico? È il caso che si aprano uffici pubblici all’interno di un edificio di proprietà di esponenti della camorra? Ricordiamo i lettori che quello sequestrato è solo una parte dell’intero edificio di proprietà dei Bifone, visto che la restante parte risulta essere in regola.

Pertanto e per quanto spiegato ci giunge ancora più difficile capire il perché Oliviero abbia tenuto a tirare fuori questa storia all’indomani della pur sempre esecrabile ricezione della missiva minatoria. Attendiamo risposte dal primo cittadino.

Attualità

Ucraina, Macron non esclude l’invio di truppe

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Non si escludono truppe di terra in Ucraina se Mosca “sfonda le linee del fronte” e Kiev lo richiede.

Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, in un’intervista all’Economist.

“Se i russi dovessero sfondare le linee del fronte, se ci fosse una richiesta ucraina – cosa che oggi non avviene – dovremmo legittimamente porci la domanda”, ha dichiarato il presidente francese al settimanale britannico.
“Escluderlo a priori non significa imparare la lezione degli ultimi due anni”, quando i Paesi della Nato avevano inizialmente escluso l’invio di carri armati e aerei all’Ucraina prima di cambiare finalmente idea, ha aggiunto.

(fonte: Ansa.it)

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Politica

Elezioni Europee: la lista completa dei candidati al Sud

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Manca davvero poco alle Elezioni Europee che partiranno il 6 giugno e termineranno il 9 giugno.

Di seguito, vi riportiamo – in ordine alfabetico – la lista completa dei candidati italiani dei principali partiti nostrani nella circoscrizione “Italia Meridionale”.

Per “Alleanza Verdi Sinistra”, i candidati sono: Fabio Armano, Francesco Emilio Borrelli, Fedele Cannerozzi, Natale Cuccurese, Rosa D’Amato, Souzan Fatayer, Maria Pia Funaro, Giovanni Germano, Francesca Imperatore, Domenico Lucano, Anna Grazia Maraschio, Alessandra Mariano, Anna Orabona, Giulia Persico, Gerardo Pontecorvo, Valeria Spinelli, Rosario Ternullo, Sergio Ulgiati.

Per “Azione”, i candidati sono: Elena Bonetti, Ramona Calafiore, Carlo Calenda, Luigi Casciello, Carmela Craca, Libera D’Amelio, Francesco De Nisi, Giuseppe Ferrandino, Dario Galantino, Danila Iacovelli, Lucia Iodice, Paola Fanfarillo Manganiello, Marcello Pittella, Stefania Postorivo, Valerio Poti, Barbara Preziosi, Giuseppe Sommese.

Per “Forza Italia”, i candidati sono: Isabella Adinolfi, Antonella Ballone, Angelo Antonio D’Agostino, Laura De Mola, Raffaele De Rosa, Paolo Soccorso Dell’Erba, Fulvio Martusciello, Alessandra Mussolini, Giuseppina Princi, Sonia Palmeri, Barbara Ricci, Riccardo Rosa, Alessandro Sacchi, Francesca Salatiello, Antonio Tajani, Marcello Vernola.

Per “Fratelli d’Italia”, i candidati sono: Ersilia Amatruda, Antonio Ambrosio, Nicola Benedetto, Marco Cerreto, Nicola D’Ambrosio, Luciana De Francesco, Mariangela Di Biase, Raffaella Docimo, Ines Fruncillo, Alberico Gambino, Chiara Maria Gemma, Giovanna Greco, Elena Marrazzi, Giorgia Meloni, Denis Domenico Nesci, Michele Picaro, Vittorio Sgarbi, Francesco Ventola.

Per la “Lega”, i candidati sono: Luigi Barone, Laura Cucchiarella, Giovanna Fiume, Santo Gagliardi, Marica Grande, Valentino Grant, Simona Loizzo, Francesca Magliano, Filippo Mancuso, Roberto Marti, Anna Carmela Minuto, Aldo Patriciello, Carmela Rescigno, Angela Russo, Dante Santoro, Joseph Splendido, Matilde Tasselli, Roberto Vannacci.

Per il “Movimento 5 Stelle”, i candidati sono: Giuseppe Nunziato Belcastro, Valentina Corneli, Annunziata Coppola, Laura De Vita, Riccardo Di Palma, Danilo Della Valle, Mario Furore, Felicia, GaudianoVincenzo, IncampoMaria, Anna Labarile, Lelio Mancino, Valentina Palmisano, Francesca Anna Ruggiero, Maura Sarno, Maurizio Sibilio, Gaia Silvestri, Fabio Stella, Pasquale Tridico.

Per il “Partito Democratico”, i candidati sono: Shady Alizadeh, Lucia Annunziata, Annamaria Becci, Nicola Campanile, Jasmine Cristallo, Antonio Decaro, Manola Di Pasquale, Francesco Forte, Giuseppina Paterna, Pina Picierno, Sandro Ruotolo, Carmela Saulino, Massimo Schiavone, Gianmario Spada, Georgia Tramacere, Franceso Todisco, Raffaele Topo.

Per il “Stati Uniti d’Europa”, i candidati sono: Teresa Bellanova, Giovanna Catacchio, Nicola Caputo, Adriano Pasculli De Angelis, Alfonso Maria Gallo, Filomena Greco, Vincenzo Maraio, Caterina Miraglia, Stefano Mascaro, Alessandrina Lonardo Mastella, Caterina Miraglia, Annunziata Paese, Emanuela Pistoia, Matteo Renzi, Antonio Rubino, Massimiliano Stellato, Elenora Stomeo, Giuseppe Varacalli, Manuela Zambrano.






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Politica

Senato, rissa sfiorata tra Claudio Lotito e Giulia Bongiorno: i dettagli

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Ha rischiato di degenerare la lite scoppiata lo scorso martedì mattina durante la seduta congiunta delle commissioni Giustizia e Finanze al Senato tra il forzista Claudio Lotito e la leghista Giulia Bongiorno.

In particolare il presidente della Lazio avrebbe voluto modificare il decreto attuativo della riforma delle sanzioni tributarie, chiedendo di eliminare il doppio binario tra processo penale e tributario.

In pratica, il suo obiettivo è quello di escludere conseguenze penali per chi raggiunge un accordo con il Fisco. Tuttavia dopo una parziale apertura dei relatori e del viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, la richiesta di Lotito è stata bloccata da Palazzo Chigi e dal ministro dell’Economia.

Pertanto la dinamica ha scatenato la rabbia del senatore, che si sarebbe scagliato contro i due presidenti di Commissione, i leghisti Giulia Bongiorno e Massimo Garavaglia, considerati responsabili della bocciatura.

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