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Tre parlamentari a bordo della Sea Watch: “Devono sbarcare tutti”

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La Sea Watch, con a bordo 47 migranti, è ancora ancorata a largo di Siracusa.

La Ong tedesca ha chiesto di far sbarcare i migranti, trovando però l’opposizione del Governo, con il Ministro degli Interni Matteo Salvini che ancora una volta ha ribadito la chiusura dei porti italiani.

Salvini ha inoltre rifiutato l’offerta di ospitalità per i minori da parte della Cei.

Anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli segue la linea di Salvini; infatti ieri ha puntato il dito contro la Sea Watch affermando che ha violato le leggi del mare ignorando i porti tunisini più vicini all’imbarcazione prima della virata verso l’Italia.

Questa mattina a bordo della Sea Watch è salito un gruppo di parlamentari che ha voluto verificare le condizioni dei migranti a bordo.

L’annuncio è arrivato dal segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni:

Insieme ai colleghi deputati Prestigiacomo e Magi, al sindaco di Siracusa, ad attivisti di associazioni di volontariato e ad alcuni legali, siamo a bordo della nave Sea Watch, nonostante il divieto delle autorità che ieri ha impedito che potessimo esercitare le nostre prerogative costituzionali. Verificheremo la situazione a bordo, e continuiamo a chiedere che i naufraghi e l’equipaggio – conclude Fratoianni – siano fatti sbarcare in rispetto delle norme internazionali“.

Anche la forzista Stefania Prestigiacomo, a bordo della nave, è intervenuta sulla questione, affermando:

É mare brutto e fa molto freddo: noi siamo perchè scendano tutti a terra, dando la precedenza ai minori, ma che scendano tutti. La questione migranti non è uno show mediatico di esibizione di forza ma va affrontata in modo serio e senza mettere a rischio vite umane. Non si potevano comprimere le nostre prerogative parlamentari che ci consentivano di salire a bordo e così siamo saliti – afferma Prestigiacomo – Ieri, altro fatto gravissimo e senza precedenti, l’autorità marittima sanitaria non aveva accolto la richiesta di accertamento sanitario. E’ un fatto grave perchè è stata negata per evitare qualsiasi tipo di contatto con chi si trova a bordo e impedire che si aprano così le procedure propedeutiche allo sbarco“.

Infine la stessa Ong ha confermato la presenza a bordo dei parlamentari:

Una delegazione composta da Nicola Fratoianni, Riccardo Magi, Stefania Prestigiacomo, il sindaco di Siracusa Francesco Italia, la portavoce di Sea Watch Giorgia Linardi, 2 avvocati, un medico psichiatra e un membro di RescueMed, è salita a bordo della Sea Watch questa mattina“.

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Putin: “Possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi”

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Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha confermato di aver parlato con Xi Jinping, l’omologo cinese, circa la possibilità di una tregua in Ucraina in concomitanza delle prossime Olimpiadi.
Anche se il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si è mostrato alquanto scettico su questa evenienza.
Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina “sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni”.

Russia e Cina s’impegneranno a rafforzare i legami militari, in base alla dichiarazione congiunta firmata a Pechino dai presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping.

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Filippo Mosca: la Corte di Appello rumena conferma la condanna

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La Corte di Appello, in Romania, ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri.
I due giovani, originari di Caltanissetta, sono rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.

Stessa condanna per una ragazza italiana la cui identità è ignota.

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Dopo 35 anni, torna in vita l’antenato di Google: si chiama ‘Archie’

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Con un’operazione tecnologica all’insegna della nostalgia, degli sviluppatori di The Serial Port hanno fatto tornare in vita quel che fu il primo storico motore di ricerca web ‘Archie’, in pratica l’antenato di Google.
Il sistema Archie fu sviluppato, nel 1989, alla McGill University School of Computer Science (Canada) da Alan Emtage, Bill Heelan e Peter Deutsch: è un sistema che permette di effettuare una ricerca di file su server FTP anonimi.
Con l’avvento di Yahoo e Google, però, finì nel dimenticatoio.

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