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CAIVANO. La Buttol da causa di disservizi a vittima: “Troppe minacce, non ci sono condizioni per continuare”

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CAIVANO – Alcune ore fa la nostra redazione è stata raggiunta da un comunicato stampa della Buttol srl, frutto degli ultimi avvenimenti incresciosi sul territorio, a partire dalla denuncia dei cittadini, alla somma urgenza verso un’altra ditta per finire allo stato di agitazione dei dipendenti:

“A Caivano non ci sono più le condizioni per continuare a gestire il servizio di igiene urbana. A seguito di una serie di strane coincidenze, stati di agitazione, scioperi e resistenza da parte del personale di cantiere, la Buttol rinuncia a proseguire nell’appalto.

Le difficoltà maggiori sono relative alla mancata firma del contratto, circostanza che ha costretto l’Azienda a operare in una situazione di perdurante precarietà. La mancata sottoscrizione del contratto ha messo la Buttol in una condizione di debolezza nei confronti dei lavoratori, non essendo possibile effettuare una programmazione a lungo termine dell’appalto.

In tutto questo, l’Azienda ha provveduto anche a impiegare personale aggiuntivo, a seguito di richiesta del Comune di riassettare il territorio, ma le minacce di uomini a volto coperto non hanno consentito l’espletamento del servizio. In poche ore è stata contattata un’altra ditta dall’Ente affidando il servizio di riassetto dei cumuli di rifiuti generati dagli stati di agitazione, tale attività in spregio al diritto di sciopero garantito dalla costituzione. Una serie di circostanze strane che fotografano una situazione di incertezza, nonché di totale assenza di legalità e sicurezza per proseguire nella gestione dell’appalto.

L’episodio chiave risale al 19 settembre, quando la Buttol, a seguito di un nuovo stato di agitazione e quindi della mancata raccolta da parte degli operatori di cantiere, ha impiegato personale esterno per assicurare il riassetto sul territorio di Caivano. Un intervento che non ci è stato consentito. Gli operai impegnati nel servizio aggiuntivo sono stati avvicinati e minacciati, tant’è che hanno presentato una denuncia spiegando di essere stati bloccati da tre persone in sella a uno scooter e con il volto travisato dai caschi integrali. Gli operai sono stati invitati con fare minaccioso a non svolgere il servizio: “Ve ne dovete andare, avvisate anche gli altri colleghi”. Una strana circostanza a cui è seguita la proclamazione di sciopero per la giornata di oggi, nonostante un verbale con esito positivo firmato dalle parti nei giorni precedenti. Tutto è culminato poi con l’intervento di un’altra ditta, richiesto dal Comune di Caivano.

In conclusione non possiamo non ricordare le difficoltà che la Buttol si è ritrovata a fronteggiare nel gestire l’appalto di igiene urbana. L’azienda ha operato per anni senza garanzie e prospettive di programmazione. Dopo ben due diffide dall’Ente non è mai pervenuta la convocazione per la firma del contratto. Il Comune infatti ha più volte sottolineato che la gara nasceva viziata dalle violazioni delle norme relative all’impegno di spesa per bandire la procedura stessa.

A questa situazione di perdurante incertezza, si aggiungono i ritardi dell’amministrazione nel pagamento dei canoni mensili, nonostante l’impegno dell’Azienda nel per garantire uno stipendio agli operatori.

A questo punto mancano le condizioni di legalità e sicurezza per continuare a gestire l’appalto di igiene urbana del Comune di Caivano”.

La Buttol srl denuncia a distanza di due giorni informa la cittadinanza di aver subito minacce da personaggi a volto coperto. Siamo solidali con la direzione dell’azienda e con gli operai esterni al cantiere caivanese poiché gesti del genere vanno sempre condannati e si spera che la magistratura faccia il suo corso e riesca ad individuare i colpevoli.

Caivano registra un’altra triste storia della sua vita sociale e politica. La Buttol lascia accusando, quando per tanto tempo ha meritato di essere cacciata a norma di legge. Non si è mai avuto il coraggio di impugnare il capitolato e rescindere il vecchio contratto, quando ancora operava sotto scrittura tra le parti. Sia la politica che i Commissari hanno preferito portare il rapporto all’esasperazione. Oggi però chi ne paga ancora le conseguenze è la comunità caivanese che oltre a pagare salate bollette, oltre ad avere rifiuti per strada deve anche subire l’onta dell’accusa di delinquenza. E così la Buttol da colpevole di gravi disservizi sul territorio collezionando anche denunce per procurata presunta epidemia, esce di scena da vittima. Buon viaggio Buttol srl Caivano non ti rimpiangerà.

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Campi Flegrei, non c’è pace: nuova scossa in mattinata, lezioni sospese

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L’emergenza bradisismo non trova pace. È di poche ore fa, alle ore 10:30 circa, l’ultima scossa (di magnitudo 2.1) registratasi nei Campi Flegrei.
Alcune scuole si sono viste costrette a sospendere le lezioni e a portare gli studenti fuori i cortili.
Proprio ieri si è svolto un vertice sulla questione tra il prefetto Michele di Bari, il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, e il primo cittadino di Bacoli, Josi della Ragione. 
“Dobbiamo fare i conti con il bradisismo da sempre e oggi abbiamo gli strumenti per farlo in sicurezza. Bisogna informarsi solo ed esclusivamente attraverso le fonti ufficiali.”, queste le affermazioni del sindaco puteolano.

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Stazione Garibaldi e Campi Flegrei: presentati i nuovi progetti

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FS Sistemi Urbani ha, da poco, presentato progetti ambiziosi per Napoli Porta Est e Napoli Campi Flegrei. Una vera e propria trasformazione urbana volta a stravolgere il volto del capoluogo campano. L’obiettivo è quello della modernizzazione, dell’integrazione di diverse modalità di trasporto e della promozione dell’accesso a spazi pubblici più ampi e funzionali.
Non vi sarà soltanto una riqualificazione delle infrastrutture, bensì la creazione di nuovi spazi aperti al pubblico e aree all’insegna del green.
Il report presentato da Francesca Zirnstein, Direttore Generale di Scenari Immobiliari, ha sottolineato come i progetti di rigenerazione incrementeranno il valore degli immobili nelle aree interessate e stimoleranno anche lo sviluppo di nuovi servizi e infrastrutture.

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Napoli, trasporti marittimi: arriva il nuovo Giove Jet, il catamarano green

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Silenzioso, sostenibile, confortevole, amico dell’ambiente. Al punto da consentire una riduzione di oltre un milione di chilogrammi di emissioni di anidride carbonica all’anno, calcolati su un utilizzo medio di duemila ore. Con un abbattimento di consumi ed emissioni del 30% rispetto a quanto accadeva prima della rimotorizzazione e una serie di vantaggi complementari in termini di impatto ambientale, a cominciare da una riduzione di rumorosità e vibrazioni per una percentuale compresa tra il 30 e il 40%.
Il golfo di Napoli accoglie il nuovo Giove Jet, un’unità innovativa col target principale rivolto alla sostenibilità, il primo catamarano di queste dimensioni per trasporto passeggeri in Europa con una quadrupla Volvo Penta IPS (Inboard Performance System) IMO III, che garantisce manovrabilità e prestazioni avanzate, una maggiore facilità di manutenzione e assistenza, alti livelli di comfort a bordo, spazi più ampi ma soprattutto una riduzione consistente dell’impatto ambientale.
Nel dettaglio, i vecchi motori con sistema di alimentazione a pompe e iniettori sono stati sostituiti con motori ad iniezione elettronica ad alta pressione per una ottimizzazione della combustione e un abbattimento di consumi ed emissioni (il consumo litri/ora passa da 708 a 495).
Un sistema di trattamento dei gas di scarico e di abbattimento delle emissioni contribuisce a una ulteriore riduzione del 75% dei livelli di NOx (la somma del monossido di azoto e del biossido di azoto). I motori sono inoltre già pronti per essere utilizzati con combustibile HVO con conseguente ulteriore riduzione delle emissioni. Ancora: un sistema di monitoraggio tramite software favorirà una riduzione intelligente dei consumi di bordo. Pannelli fovoltaici sono installati sull’unità e contribuiscono al suo fabbisogno energetico.
Un profondo refitting per un’unità marittima costruita nel 1985 nei cantieri “Marinteknik Verkstadts AB” di Oregrund, in Svezia, 33 metri di lunghezza e 9.30 massimi di larghezza, con 261 passeggeri trasportabili, subito in linea nella tratta che collega Napoli alle isole del golfo.
Presentato oggi, mercoledì 24 aprile, al Volaviamare HQ del molo Beverello di Napoli, alla presenza – tra gli altri – di autorità e istituzioni politiche locali e nazionali, il Giove Jet accelera dunque la transizione “green” del Gruppo Lauro, già avviata negli scorsi anni attraverso una prima fase di refitting di alcune tra le unità che ne compongono la flotta, attiva nel servire un numero complessivo di 47 destinazioni e che proprio nel 2024 celebra l’ottantesimo anniversario dalla sua fondazione.
“Un progetto importante, che consente di innalzare il livello di tutela ambientale oltre le norme Ue tuttora vigenti e che abbiamo portato a termine grazie al sostegno del Piano nazionale di ripresa e resilienza – spiega l’amministratore delegato di Alilauro, Eliseo Cuccaro – Un intervento che rientra nella filosofia di un’impresa da sempre attenta alla sostenibilità ambientale e all’efficienza e che oggi guarda con rinnovato ottimismo alla sfida inderogabile di trasporti sempre più in linea con la tutela del pianeta, senza rinunciare ad elevati standard di efficienza, velocità, comfort e sicurezza. Alilauro punta con convinzione anche alla cosiddetta intermodalità, garantendo all’utenza itinerari in sinergia con le maggiori realtà di trasporto su gomma e su rotaia”.
Il progetto del nuovo Giove Jet è realizzato in collaborazione con Volvo Penta, leader mondiale nella gornitura di motori, dispositivi di propulsione e generatori per un’ampia gamma di applicazioni marine e industriali.
“Le trasmissioni POD sono il vero cuore tecnologico del sistema propulsivo IPS: grazie alle eliche traenti e controrotanti, che consentono di aumentare l’efficienza fino al 35%, permettono di installare motori più piccoli e di conseguenza ridurre i consumi in modo drastico, consentendo anche in un minore dimensionamento dei serbatoi a bordo e maggiori spazi disponibili”, spiega l’ingegnere Andrea Piccione, direttore commerciale Volvo Penta Italia. “Il sistema IPS, che vanta più di 20 anni di esperienza e 40.000 installazioni, consente elevatissimi livelli di affidabilità e up time – aggiunge – e si evolverà in futuro con soluzioni ibride ed elettriche, sempre minimizzando la quantità di energia necessaria a bordo, grazie all’efficienza dei POD”.

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