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CASORIA. Fabbisogno del personale, nuove assunzioni

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Riceviamo e pubblichiamo:

#sim #sala #bene 

e fabbisogno fu’…..

Amministrazione #fuccio Nov. ‘18:

dopo 2 anni e mezzo di tagli agli sprechi e alle spese inutili, per coprire la #voragine di bilancio ereditato, riuscimmo ad inserire euro 100 mila(2 unità Cat.C) nella delibera di fabbisogno per cercare di colmare l’enorme carenza di personale del Comune di Casoria, e bandire di conseguenza un concorso pubblico.

Amministrazione #prefettizia Feb.’19:

Il Commissario Prefettizio annulla il concorso poiché ritenne che con quella spesa da noi individuata nel fabbisogno, fosse necessario invece, assumere numero 1 Dirigente…… e sapete #bene poi ad Aprile ‘19 chi è andato a ricoprire quell’incarico.

Amministrazione #bene Nov.’19:

Il mago #bene trova nella #voragine di bilancio oltre #UNMILIONEDIEURO per soddisfare il fabbisogno del personale, prevedendo l’assunzione di numero 21 nuove figure dove parte di queste verranno prese dalle graduatorie di cui sotto e …….. da notare cognomi e nomi….. e a voi il giudizio.

Conclusioni:

Tutto ciò striderebbe con il dissesto finanziario che voci di dentro ci dicono che sono pronti a preparare per inizio anno nuovo.

Anche perché, il dissesto finanziario comporterebbe l’innalzamento al massimo di tutte le aliquote per il pagamento delle tasse comunali, la nomina di un commissario ad acta che deve tagliare i crediti vantati dai tanti fornitori del Comune di Casoria e non per ultimo, il taglio di tutto il salario accessorio ai già bistratti dipendenti comunali.

Ricordo a chi l’avesse per caso dimenticato, che il mago #bene è stato Assessore alle finanze di questo comune nel 2012, anno in cui si partorì il bilancio che poi comporto’ la sanzione per oltre un milione di euro, a seguito dello sforamento del patto di stabilità certificato dalla Corte dei Conti Regionale, e pagata da Noi tutti cittadini nel 2016!!!!

Li avete votati????

E adesso teneteveli #bene #bene stretti!!!

Fabio Esposito 

Marianna Riccardi

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Non c’è pace nelle carceri della Campania: a Salerno e Avellino fine settimana da incubo

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Non c’è pace nelle carceri regionali della Campania.
A denunciarlo è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, per voce del segretario regionale Tiziana Guacci, che sintetizza quanto avvenuto nelle ultime ore: “Momenti di tensione nel pomeriggio di sabato presso la Casa Circondariale di Salerno dove un detenuto della sezione ex art. 32 ha appiccato un incendio nella propria camera di pernottamento. L’addetto alla vigilanza ha immediatamente dato l’allarme. Solo grazie al suo intervento e alla Sorveglianza Generale e gli altri poliziotti intervenuti, il detenuto, che si era barricato all’interno del bagno della camera detentiva, è stato messo in sicurezza. Successivamente sono stati rinvenuti sotto il materasso, a cui era stato dato fuoco, un pezzo di ceramica di notevole dimensione ed il piede del tavolino, oltre alla grata posta sopra lo sbarramento di ingresso della cella dissaldata. Lo stesso detenuto nella tarda serata, ritornato nella propria stanza di pernottamento, ha continuato a porre in essere atti turbativi dell’ordine e della sicurezza”. Ancora nel carcere di Salerno nella mattinata di domenica vi è stata una colluttazione tra detenuti ubicati alla sezione protetti promiscui, evidenzia la sindacalista.

Guacci aggiunge che “nella giornata di sabato presso la Casa Circondariale di Avellino, durante la perquisizione ordinaria, sono stati rinvenuti due Smartphone in  due diversi reparti detentivi, mentre nel locale antistante i passeggi del reparto dove sono ubicati i detenuti comuni è stato ritrovato un ingente quantitativo di sostanza stupefacente di tipo “hashish” e un micro cellulare con relativo caricabatterie”.

“Bisogna intervenire con celerità, a tutela dei poliziotti penitenziari, orgoglio non solo del SAPPE e di tutto il Corpo ma dell’intera Nazione”, evidenzia Donato Capece, segretario generale del SAPPE“serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità”.

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NATO tratta per schierare più armi nucleari

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La Nato è in trattative per schierare più armi nucleari di fronte alla crescente minaccia da parte di Russia e Cina. Lo riporta il Telegraph citando un’intervista rilasciata al quotidiano britannico dal segretario generale dell’Alleanza nordatlantica Jens Stoltenberg, secondo il quale la Nato deve mostrare i muscoli al mondo per inviare un messaggio diretto ai suoi nemici.
“Non entrerò nei dettagli operativi su quante testate nucleari dovrebbero essere operative e quali essere immagazzinate, ma dobbiamo consultarci su questi temi: questo è esattamente ciò che stiamo facendo”, sono le parole di Stoltenberg al quotidiano britannico.
Nell’intervista, Stoltenberg ha lanciato un duro avvertimento sulla minaccia proveniente dalla Cina, ha detto di aspettarsi che un governo laburista nel Regno Unito sia un fedele alleato della Nato.
Il segretario generale dell’Alleanza ha sottolineato che “la trasparenza aiuta a comunicare il messaggio diretto che noi ovviamente siamo un’alleanza nucleare . L’obiettivo della Nato è un mondo senza armi atomiche ma finché esisteranno tali armi rimarremo un’alleanza nucleare, perché un mondo in cui Russia, Cina e Corea del Nord hanno armi atomiche e la Nato no è un mondo più pericoloso”. Il segretario generale dell’Alleanza ha quindi avvertito che la Cina in particolare sta investendo massicciamente in armamenti moderni, compreso il suo arsenale atomico: Pechino vorrebbe arrivare a possedere 1.000 testate nucleari entro il 2030. “E questo significa che in un futuro non molto lontano la Nato potrebbe dover affrontare qualcosa che non ha mai affrontato prima, e cioè due potenziali avversari dotati di energia nucleare: Cina e Russia. Naturalmente ciò ha delle conseguenze”, ha affermato Stoltenberg.

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Israele, Netanyahu scioglie il Gabinetto di Guerra

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Benjamin Netanyahu ha annunciato lo scioglimento del gabinetto di guerra.

Il premier, secondo quanto si apprende dai media internazionali, ha informato i ministri durante la riunione del Gabinetto di sicurezza politico dopo le recenti dimissioni di Benny Gantz e Gadi Eisenkot da quello di guerra.
Secondo le previsioni, Netanyahu continuerà a tenere riunioni limitate a scopo di “consultazione”, che si sono già svolte alla presenza dei ministri Yoav Gallant, Ron Dermer e del capo dell’Assemblea nazionale Tzachi Hanegbi.

L’esercito israeliano, intanto, continua le operazioni militrari a Rafah. Cinque persone sono morte e altre 13 sono rimaste ferite, dopo un bombardamento israeliano che stanotte ha colpito una casa della città di Gaza. Altre due vittime ieri sera a Rafah, nel sud della Striscia. Lo riferisce l’agenzia di stampa palestinese Wafa.

Il bilancio nell’enclave palestinese dal 7 ottobre scorso è di almeno 37.337 morti e 85.299 feriti, secondo i dati del Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas. 


(fonte: Ansa)

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