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CASTELLAMMARE. Coronavirus, giovani stabiesi insultati per i loro tratti orientali

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Un uomo di Castellammare di Stabia, padre di due figli con origini filippine, ha denunciato un’assurda vicenda, legata al Coronavirus:

Sono un direttore d’albergo di Castellammare di Stabia. Mia moglie ha origini filippine e i miei due figli, una ragazza di 17 anni ed un ragazzo di 13 anni, entrambi Stabiesi Doc, hanno i tratti del viso orientali.

Ebbene, a causa dell’ignoranza, che purtroppo la fa da padrone, sono ormai bersaglio di atti razziali per causa del coronavirus.

Mio figlio pratica sport a Sorrento ed è capitato che nella Circumvesuviana sia stato preso di mira da alcuni ragazzini che gli hanno strillato ‘Hai il virus, scendi’.

Ma anche per strada è accaduto che alcuni ragazzi si divertissero nel chiamarli infetti. Veri e propri atti di bullismo e prepotenza. Sono sinceramente affranto. Lavoro nel settore del turismo da 25 anni e sono a contatto con tante etnie diverse tutti i giorni.

Mai mi sarei aspettato che nella nostra città ci fosse ancora tanta ignoranza.

Spero che i ragazzi moralmente siano forti nell’affrontare questi insulti fatti dai loro coetanei e che la situazione non degeneri diventando insostenibile”.

Il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ha commentato:

Dobbiamo dire tutti NO alla caccia all’untore. E dobbiamo farlo con estrema forza e determinazione. Dobbiamo lanciare una controffensiva culturale senza dare spazio ai peggiori istinti razzisti, mascherandoli con l’emergenza Coronavirus.

La situazione inizia a degenerare come testimoniato da un’altra denuncia pubblicata sulla pagina FB ‘Storie Circumvesuviane’ che racconta di un gruppo di minorenni che ha insultato, alla stazione Circum di Meta, un signore di origine asiatiche e una ragazza intervenuta per difenderlo. Storie di baby gang, vigliaccheria ma, soprattutto, ignoranza profonda.

Nostro compito è quello di evitare che degenerino in scontri sociali e razziali che ci farebbero solo vergognare”.

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JABIL a Marcianise, proteste dei lavoratori e sindacalisti: “Deve restare qui!”

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Durante l’assemblea tenutasi all’esterno dei cancelli dello stabilimento casertano della “Jabil”,(società americana che opera nel settore della produzione di componenti elettronici e circuiti elettronici per produttori di apparecchiature originali), sindacalisti e lavoratori hanno protestato contro la decisione dell’azienda di lasciare il sito produttivo di Marcianise. La decisione era stata formalizzata mercoledì 30 aprile dalla multinazionale Usa, nella riunione tenuta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Dall’assemblea è arrivato un secco “no” alle ipotesi di ricollocazione dei lavoratori in altre aziende, visto il fallimento delle reindustrializzazioni che hanno coinvolto negli ultimi anni grande parte dei dipendenti.
Ma all’orizzonte, l’unica strada percorribile, per salvare il lavoro ai 420 addetti di Jabil, sembra essere proprio quella della ricollocazione.

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Napoli, una bici bianca in memoria di Lisa Herbrich

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È partita ieri la fiaccolata in memoria delle vittime della strada. Il corteo è cominciato dalla Bicycle house, nella Galleria Principe Umberto, e ha raggiunto via Foria, luogo dell’ultimo drammatico incidente, costato la vita alla studentessa tedesca Lisa Herbrich, 27 anni, trasferitasi a Napoli per frequentare un master in Economia all’Università Federico II.
Lisa stava tornando a casa in sella ad una bicicletta a pedalata assistita del #bikesharing su via Foria ed è stata travolta da un camion Asia.
Tra le persone presenti alla fiaccolata, anche le amiche della ragazza scomparsa.

(fonte: la Repubblica)

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Quirinale, Mattarella alla presentazione dei David di Donatello: “Bisogna salvaguardare la libertà d’espressione dei giovani artisti”

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha preso parte alla cerimonia di presentazione dei candidati ai David di Donatello andata in scena questa mattina al Quirinale.

Ecco le dichiarazioni del Capo dello Stato:

“Grande attenzione va rivolta in particolare all’espressione dei giovani artisti, che devono poter provare, sperimentare, dunque formarsi e crescere. L’ingresso di nuove generazioni produce nuova ricchezza. Esprime libertà, quella libertà da assicurare anche a chi non condivide i nostri gusti, a chi la pensa diversamente. Molte sale cinematografiche continuano a soffrire anche dopo il Covid-19, e non sono poche le città che non dispongono più di sale accessibili. E’ un tema che presenta evidenti risvolti sociali e non può essere considerato solo dal punto di vista degli equilibri commerciali. Le sale sono un luogo di incontro. Con il medesimo impegno per assicurare costante vitalità al tessuto civile vanno preservate le librerie e va posta attenzione a quei settori artistici e dello spettacolo che si propongono a pubblici più limitati, ma esprimono contenuti di alto valore e qualità”. 

Poi, aggiunge: “Rivolgo un benvenuto a voi tutti per questo appuntamento così atteso, non soltanto dal mondo del cinema, ma anche da un vasto pubblico di appassionati e di spettatori. Il David di Donatello è la festa del cinema, l’Oscar italiano. La presentazione delle candidature che, per un’intuizione di Gian Luigi Rondi, si svolge al Quirinale – ci consente ogni anno un’occasione di riflessione sul valore dell’industria della cultura cinematografica, sui suoi percorsi creativi, sui suoi orizzonti. Saluto il ministro Sangiuliano e la presidente Detassis. Le riflessioni che ci hanno proposto denotano passione, nei confronti del mondo del cinema. Ringrazio Teresa Mannino, che ci ha accompagnato, anche nella lunga lettura dei candidati, con la sua verve così coinvolgente. E ringrazio Serena Ionta, per le sue belle canzoni legate al mondo del cinema; e, con lei, ringrazio Gennaro Ricciardone”.

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