Resta sintonizzato

Attualità

FULL FIORITO: “Ricordando due grandi maestri di sport e di vita”

Pubblicato

il

FULL FIORITO: “Ricordando due grandi maestri di sport e di vita

In un momento delicato, in cui lo sport, come tutti gli altri aspetti del nostro vivere quotidiano, sta pian piano risalendo in sella dopo una rovinosa caduta, mi sembra doveroso ricordare chi ha contribuito alla crescita della propria disciplina sportiva e di molti di coloro che la praticano.

Vi vorrei raccontare di due personaggi dai caratteri diversi, ma accomunati dalla passione per lo sport e dall’incredibile energia che impiegavano per trasmetterla.

Facciamo l’esempio”. Queste parole, pronunciate in tono pacato, sono da me associate da sempre al professor Walter Rapetti, mio docente di pallavolo ai tempi dell’Isef e pioniere della pallavolo italiana, prima che Velasco e la sua Generazione di Fenomeni la trasformassero in volley, facendolo conoscere a tutto lo stivale.

Le centinaia di attestati di stima provenienti da tutto l’ambiente sportivo sono solo un piccolo esempio di quanto Walter Rapetti (che gli amici chiamavano Walterone, per via della stazza da corazziere, ma che per me rimane il “prof”) sia stato importante per il volley.

Io che sono amante degli sport americani e della loro cultura sportiva a livello scolastico, non posso che essere rapito dalla storia dell’istituto Gonzaga di Milano, uno dei primi istituti in Italia ad aver capito l’importanza pedagogica dello sport. Fu tra i primi ad organizzare team di varie discipline sotto la sua egida, e, a mia memoria, l’unico istituto scolastico a potersi vantare di avere avuto una squadra che militasse nel campionato di seria A di pallavolo. Era il 1976 e l’allenatore di quella storica promozione era proprio lui, il Walter. Prima era stato giocatore e punto di riferimento di quella squadra di pionieri, che poi allenò per tanto tempo. La sua era una leadership fondata sull’esempio e sull’aggregazione: sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad uscire dalla palestra, diventarono famose le sue cene post partita (quando ancora il termine terzo tempo doveva essere coniato) nelle quali molte volte il proprietario del ristorante, esausto, gli lasciava le chiavi del locale.

Amante del gioco e della sua semplicità, che ha trasmesso con amore e passione a generazioni intere, durante la sua carriera prima di allenatore e poi di docente universitario. Era uso dire “Il volley mi piace perché è semplice; ricevi, alzi schiacci. Tutto facile, uno – due – bum. E poi aggiungeva l’immancabile “Facciamo l’esempio”.

Paolo “Big Ram” Crosti era un mondo a parte. Una personalità strabordante, una passione per il football americano che lo accompagnava in ogni gesto. Lui ha contribuito, col suo metodo unico, a forgiare il carattere di tanti giovani giocatori (compreso chi vi scrive) di quella che allora era una nuova disciplina sportiva nel panorama Italiano. È stato tra i fondatori della federazione di football, giocatore, allenatore, presidente, ma anche magazziniere e fac totum dei Rams Milano. Chiunque giochi per i Rams, o ci abbia giocato, incarna il suo spirito.

Se è vero che finché qualcuno si ricorda di noi e di quel che di buono abbiamo fatto, noi non moriamo mai, allora il professor Walter e “Big Ram” continueranno a vivere nei cuori e nei gesti di tutti quegli sportivi, giovani e meno giovani, che loro hanno contribuito a far crescere, sia come giocatori che come uomini. “Facciamo l’esempio”.

Giuseppe “Full” Fiorito, giornalista, appassionato di sport a stelle e strisce e cronista per hobby, ha frequentato l’Isef della Lombardia e allena una squadra di Football Americano.

Continua a leggere
Pubblicità
Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Attualità

JABIL a Marcianise, proteste dei lavoratori e sindacalisti: “Deve restare qui!”

Pubblicato

il

Durante l’assemblea tenutasi all’esterno dei cancelli dello stabilimento casertano della “Jabil”,(società americana che opera nel settore della produzione di componenti elettronici e circuiti elettronici per produttori di apparecchiature originali), sindacalisti e lavoratori hanno protestato contro la decisione dell’azienda di lasciare il sito produttivo di Marcianise. La decisione era stata formalizzata mercoledì 30 aprile dalla multinazionale Usa, nella riunione tenuta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Dall’assemblea è arrivato un secco “no” alle ipotesi di ricollocazione dei lavoratori in altre aziende, visto il fallimento delle reindustrializzazioni che hanno coinvolto negli ultimi anni grande parte dei dipendenti.
Ma all’orizzonte, l’unica strada percorribile, per salvare il lavoro ai 420 addetti di Jabil, sembra essere proprio quella della ricollocazione.

Continua a leggere

Attualità

Napoli, una bici bianca in memoria di Lisa Herbrich

Pubblicato

il

È partita ieri la fiaccolata in memoria delle vittime della strada. Il corteo è cominciato dalla Bicycle house, nella Galleria Principe Umberto, e ha raggiunto via Foria, luogo dell’ultimo drammatico incidente, costato la vita alla studentessa tedesca Lisa Herbrich, 27 anni, trasferitasi a Napoli per frequentare un master in Economia all’Università Federico II.
Lisa stava tornando a casa in sella ad una bicicletta a pedalata assistita del #bikesharing su via Foria ed è stata travolta da un camion Asia.
Tra le persone presenti alla fiaccolata, anche le amiche della ragazza scomparsa.

(fonte: la Repubblica)

Continua a leggere

Attualità

Quirinale, Mattarella alla presentazione dei David di Donatello: “Bisogna salvaguardare la libertà d’espressione dei giovani artisti”

Pubblicato

il

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha preso parte alla cerimonia di presentazione dei candidati ai David di Donatello andata in scena questa mattina al Quirinale.

Ecco le dichiarazioni del Capo dello Stato:

“Grande attenzione va rivolta in particolare all’espressione dei giovani artisti, che devono poter provare, sperimentare, dunque formarsi e crescere. L’ingresso di nuove generazioni produce nuova ricchezza. Esprime libertà, quella libertà da assicurare anche a chi non condivide i nostri gusti, a chi la pensa diversamente. Molte sale cinematografiche continuano a soffrire anche dopo il Covid-19, e non sono poche le città che non dispongono più di sale accessibili. E’ un tema che presenta evidenti risvolti sociali e non può essere considerato solo dal punto di vista degli equilibri commerciali. Le sale sono un luogo di incontro. Con il medesimo impegno per assicurare costante vitalità al tessuto civile vanno preservate le librerie e va posta attenzione a quei settori artistici e dello spettacolo che si propongono a pubblici più limitati, ma esprimono contenuti di alto valore e qualità”. 

Poi, aggiunge: “Rivolgo un benvenuto a voi tutti per questo appuntamento così atteso, non soltanto dal mondo del cinema, ma anche da un vasto pubblico di appassionati e di spettatori. Il David di Donatello è la festa del cinema, l’Oscar italiano. La presentazione delle candidature che, per un’intuizione di Gian Luigi Rondi, si svolge al Quirinale – ci consente ogni anno un’occasione di riflessione sul valore dell’industria della cultura cinematografica, sui suoi percorsi creativi, sui suoi orizzonti. Saluto il ministro Sangiuliano e la presidente Detassis. Le riflessioni che ci hanno proposto denotano passione, nei confronti del mondo del cinema. Ringrazio Teresa Mannino, che ci ha accompagnato, anche nella lunga lettura dei candidati, con la sua verve così coinvolgente. E ringrazio Serena Ionta, per le sue belle canzoni legate al mondo del cinema; e, con lei, ringrazio Gennaro Ricciardone”.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy