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La tragedia: bimba di un anno e mezzo muore schiacciata dall’auto del nonno

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Una terribile tragedia si è verificata a Ponso, vicino Rovigo, in provincia di Padova dove una bimba di un anno e mezzo è morta dopo essere stata investita dall’auto del nonno.

La piccola Safiya Bouchakoul è stata schiacciata dalla macchina del nonno che stava facendo retromarcia nel cortile di casa senza accorgersi della presenza della nipotina.

Secondo le prime indagini la bambina stava giocando nel cortile di casa ed il nonno non si è accorto di lei.

La bambina, nata in Italia da genitori marocchini e che a maggio aveva compiuto un anno, da poco aveva imparato a camminare.

Improvvisamente verso le 10, mentre il nonno Ahmed, 55 anni, stava facendo manovra con l’automobile per uscire in retromarcia e andare al bar a bere un caffè, la bimba è uscita in cortile, scappando dal controllo della mamma, ed è stata travolta, rimanendo schiacciata sotto il veicolo.

La disgrazia si è consumata in via Palazzi all’incrocio con via Santa Lucia, dove vive la famiglia di origini nordafricane che il sindaco, Matteo Chiodin, ha descritto come “Ben integrata e conosciuta”.

Dopo aver colpito involontariamente la nipotina, il nonno ha tentato in tutti i modi di aiutarla, portandola dentro casa e adagiandola sul divano, ma per lei ormai non c’era più niente da fare. Da Padova è partito l’elicottero del Suem ma i medici hanno solo potuto constatarne il decesso.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale stazione mentre la madre della bambina, Rachida, ha avuto un malore ed è stata portata in ospedale.

Il nonno è stato denunciato per omicidio colposo e la procura di Rovigo ha predisposto l’autopsia.

Secondo alcune testimonianze dei vicini che hanno impotenti assistito alla scena il nonno non avrebbe potuto in alcun modo vedere la piccola Safiya che è stata colpita prima dal paraurti e poi dal pneumatico con tutto il peso dell’automobile.

Ai momenti drammatici ha assistito anche il padre che è subito corso in ospedale per sostenere la moglie.

Si tratta di una famiglia di braccianti agricoli che da diversi anni aveva scelto Ponso per vivere.

E’ finita sotto sequestro la Volkswagen Passat del 55enne, indagato per omicidio, anche se i vicini hanno affermato che “Il nonno era sempre gentile con lei, la prendeva in braccio. Si vedeva che le voleva bene“.

 

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JABIL a Marcianise, proteste dei lavoratori e sindacalisti: “Deve restare qui!”

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Durante l’assemblea tenutasi all’esterno dei cancelli dello stabilimento casertano della “Jabil”,(società americana che opera nel settore della produzione di componenti elettronici e circuiti elettronici per produttori di apparecchiature originali), sindacalisti e lavoratori hanno protestato contro la decisione dell’azienda di lasciare il sito produttivo di Marcianise. La decisione era stata formalizzata mercoledì 30 aprile dalla multinazionale Usa, nella riunione tenuta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Dall’assemblea è arrivato un secco “no” alle ipotesi di ricollocazione dei lavoratori in altre aziende, visto il fallimento delle reindustrializzazioni che hanno coinvolto negli ultimi anni grande parte dei dipendenti.
Ma all’orizzonte, l’unica strada percorribile, per salvare il lavoro ai 420 addetti di Jabil, sembra essere proprio quella della ricollocazione.

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Napoli, una bici bianca in memoria di Lisa Herbrich

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È partita ieri la fiaccolata in memoria delle vittime della strada. Il corteo è cominciato dalla Bicycle house, nella Galleria Principe Umberto, e ha raggiunto via Foria, luogo dell’ultimo drammatico incidente, costato la vita alla studentessa tedesca Lisa Herbrich, 27 anni, trasferitasi a Napoli per frequentare un master in Economia all’Università Federico II.
Lisa stava tornando a casa in sella ad una bicicletta a pedalata assistita del #bikesharing su via Foria ed è stata travolta da un camion Asia.
Tra le persone presenti alla fiaccolata, anche le amiche della ragazza scomparsa.

(fonte: la Repubblica)

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Quirinale, Mattarella alla presentazione dei David di Donatello: “Bisogna salvaguardare la libertà d’espressione dei giovani artisti”

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha preso parte alla cerimonia di presentazione dei candidati ai David di Donatello andata in scena questa mattina al Quirinale.

Ecco le dichiarazioni del Capo dello Stato:

“Grande attenzione va rivolta in particolare all’espressione dei giovani artisti, che devono poter provare, sperimentare, dunque formarsi e crescere. L’ingresso di nuove generazioni produce nuova ricchezza. Esprime libertà, quella libertà da assicurare anche a chi non condivide i nostri gusti, a chi la pensa diversamente. Molte sale cinematografiche continuano a soffrire anche dopo il Covid-19, e non sono poche le città che non dispongono più di sale accessibili. E’ un tema che presenta evidenti risvolti sociali e non può essere considerato solo dal punto di vista degli equilibri commerciali. Le sale sono un luogo di incontro. Con il medesimo impegno per assicurare costante vitalità al tessuto civile vanno preservate le librerie e va posta attenzione a quei settori artistici e dello spettacolo che si propongono a pubblici più limitati, ma esprimono contenuti di alto valore e qualità”. 

Poi, aggiunge: “Rivolgo un benvenuto a voi tutti per questo appuntamento così atteso, non soltanto dal mondo del cinema, ma anche da un vasto pubblico di appassionati e di spettatori. Il David di Donatello è la festa del cinema, l’Oscar italiano. La presentazione delle candidature che, per un’intuizione di Gian Luigi Rondi, si svolge al Quirinale – ci consente ogni anno un’occasione di riflessione sul valore dell’industria della cultura cinematografica, sui suoi percorsi creativi, sui suoi orizzonti. Saluto il ministro Sangiuliano e la presidente Detassis. Le riflessioni che ci hanno proposto denotano passione, nei confronti del mondo del cinema. Ringrazio Teresa Mannino, che ci ha accompagnato, anche nella lunga lettura dei candidati, con la sua verve così coinvolgente. E ringrazio Serena Ionta, per le sue belle canzoni legate al mondo del cinema; e, con lei, ringrazio Gennaro Ricciardone”.

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