Cronaca
Di Maio lancia l’allarme: “In Campania servono restrizioni subito”
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in un’intervista a La Stampa, si è soffermato sulla difficile situazione in Campania relativa all’emergenza Covid-19.
“È in ginocchio, tra l’altro è la mia terra, mi addolora. Servono restrizioni subito, non si doveva arrivare a questo punto, la gente sta morendo”. Sul caso dell’uomo trovato morto all’ospedale Cardarelli aggiunge: “Proviamo a pensare alla famiglia di quel paziente e di tanti altri, ai medici sotto stress, se non si interviene qui si rischia di implodere, lo dico da giorni”.
Sullo scontro politico tra De Luca e De Magistris. “Non aggiungiamo polemiche a polemiche. Decidiamo. Punto. Manteniamo il sangue freddo e interveniamo pensando al valore della vita, che è primario, non seguendo il consenso o il sentiment. Questa è una pandemia, non una campagna elettorale”.
Sull’ipotesi di un nuovo lockdown totale. “Non sono io direttamente a prendere queste decisioni, ma bisogna fermare il trend, liberare gli ospedali, non possiamo rischiare che non ci siano posti letto per chi fa un incidente stradale o deve fare la chemio per un tumore. Il 53% dei posti letto nei reparti di medicina, a livello nazionale è ormai occupato da pazienti Covid e il valore del 40% è definito come soglia critica. Credo sia necessario intervenire con criterio e come sempre ci affidiamo al comitato scientifico”.
Cronaca
Neonato trovato morto in culla: genitori disperati
Un neonato, di un solo mese, è stato trovato senza vita dai genitori. La tragedia è avvenuta stamane, nel quartiere San Donato, in quel di Pescara. Il piccolo non rispondeva ad alcuna sollecitazione, al ché sono intervenuti i soccorsi che hanno provato a rianimarlo invano.
Sono in corso tutti gli accertamenti del caso da parte delle forze dell’ordine. Si tratterrebbe, con molta probabilità, della cosiddetta “morte in culla”.
Cronaca
“Castello delle Cerimonie” resta aperto: i Polese pagheranno un canone
Una soluzione pro tempore. I proprietari del Castello delle Cerimonie diventano inquilini del comune di Sant’Antonio Abate. Hanno accettato di pagare una somma per l’affitto della mega struttura confiscata con saloni per cerimonie da 500 ospiti e diventata famosa per “i matrimoni napoletani”.
(fonte: la Repubblica)
Cronaca
Da Napoli a Genova per scappare dall’ex: vessata anche in Liguria
La ex moglie era scappata dai maltrattamenti, trasferendosi in Liguria. L’uomo è arrivato da Napoli fino a Genova per continuare a perseguitarla; avrebbe anche estorto 10mila euro ad un amico della donna.
Per questo, un venditore di cocco, di 53 anni, è stato condannato a sei anni e quattro mesi con rito abbreviato dal giudice Carla Pastorini.
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