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Lavoro

Sindacato EAV: ” Impongono le loro volontà nascondendosi dietro al Covid”

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I Lavoratori dell’EAV, in questi giorni, stanno protestando contro la direzione aziendale, che nascondendosi dietro il Covid-19, cerca di imporre le proprie volontà, non rispettando accordi sindacali liberamente sottoscritti oltre alle procedure previste dalla normativa vigente in termini di rapporti coi Sindacati in situazioni di conflittualità tra le parti.

In questi ultimi due anni sono stati sottoscritti accordi importantissimi che hanno portato notevoli risparmi economici, incrementi delle entrate finanziarie, aumento della produttività e della flessibilità di impiego dei Lavoratori. Allo stato attuale l’EAV è inadempiente nei confronti loro, negandogli il corrispettivo economico previsto dai suddetti accordi.

I dirigenti aziendali poi, non certamente paghi di queste loro mancanze, cercano anche di sottrarsi alle proprie responsabilità e, dovendo adeguarsi
alla nuova normativa in materia di sicurezza prevista dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria (ANSF), invece di risolvere tecnicamente il problema, così come previsto dalle norme, le scaricano sui lavoratori attraverso “artifici” che si limitano alla misera formazione,insufficiente e spesso deleteria alla risoluzione del problema. Riteniamo, invece, che la reale responsabilità è solo di chi negli ultimi 4 anni non ha provveduto ad adeguare la rete ferroviaria ai nuovistandard disicurezza e, ad oggi, cerca solo di mettere pezze…

Attualità

JABIL a Marcianise, proteste dei lavoratori e sindacalisti: “Deve restare qui!”

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Durante l’assemblea tenutasi all’esterno dei cancelli dello stabilimento casertano della “Jabil”,(società americana che opera nel settore della produzione di componenti elettronici e circuiti elettronici per produttori di apparecchiature originali), sindacalisti e lavoratori hanno protestato contro la decisione dell’azienda di lasciare il sito produttivo di Marcianise. La decisione era stata formalizzata mercoledì 30 aprile dalla multinazionale Usa, nella riunione tenuta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Dall’assemblea è arrivato un secco “no” alle ipotesi di ricollocazione dei lavoratori in altre aziende, visto il fallimento delle reindustrializzazioni che hanno coinvolto negli ultimi anni grande parte dei dipendenti.
Ma all’orizzonte, l’unica strada percorribile, per salvare il lavoro ai 420 addetti di Jabil, sembra essere proprio quella della ricollocazione.

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Casoria

Marcianise (Ce): lavoratore 53enne muore travolto da macchinario

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La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha avviato le indagini per omicidio colposo su un infortunio mortale sul lavoro. La tragedia si è consumata l’11 aprile scorso, ma la notizia è soltanto di oggi, in un’azienda della zona industriale a nord di Marcianise. Ad aver perso la vita è l’operaio Carlo Amendola, cinquantatreenne, di Casoria (Na). E’ stato dichiarato il decesso all’ospedale Cardarelli dove era stato trasportato d’urgenza dopo aver riportato lesioni gravissime a causa di una macchina sbobinatrice.
La procura indaga per omicidio colposo

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campania

La “bidella pendolare” è stata trasferita, si torna a parlare della giovane Giusy

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Si torna a parlare della bidella pendolare di Napoli, Giuseppina ‘Giusy’ Giuliano, che ogni giorno, a suo dire, percorreva in treno “mezza” Italia per andare a lavorare dal capoluogo campano a Milano. Inizialmente in tanti avevano espresso la propria solidarietà per la giovane, ma con il passare del tempo venne fuori che in realtà quei viaggi non sarebbero stati così frequenti e che la giovane aveva usufruito di un lungo periodo di malattia e congedo.

Oggi, tuttavia, Giusy non fa più la “pendolare”. La giovane bidella, che si dice “felicissima”, infatti, è stata assegnata provvisoriamente ad una scuola di Caivano. La vicenda di Giuseppina esplose sui media all’inizio dell’anno quando raccontò di essere costretta a fare Napoli-Milano in treno quasi ogni giorno. La giovane raccontò che le conveniva di più viaggiare ogni giorno che prendere un alloggio e vivere a Milano.

Ma la realtà risultò un’altra. La sua presenza nella scuola milanese non era così assidua e da molti mesi era assente. Ora, però, tutto è cambiato e per lei ci sono solo 20 chilometri al giorno da percorrere per raggiungere il posto di lavoro. Giuseppina è stata assegnata in via provvisoria all’Istituto superiore ‘Morano’, lo stesso dove la scorsa estate la premier Meloni incontrò docenti e studenti. La stessa giovane bidella, sui social ha indicato come luogo del suo lavoro attuale l’istituto del Parco Verde.

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