Cronaca
Melito. Tre pusher si fingono operai per sfuggire all’arresto: Blitz nel parco Monaco
Tre pusher sono finiti in manette nel parco Monaco di Melito, supermarket della droga a cielo aperto tra Scampia e il comune a nord di Napoli dopo essersi finti operai per sfuggire all’arresto.
Nella roccaforte dello spaccio hanno fatto irruzione i carabinieri della Compagnia di Marano e della tenenza di Melito.
Gli uomini dell’Arma, in questi giorni impegnati in una massiccia operazione di controllo hanno anche denunciato una donna per favoreggiamento. Si tratta della proprietaria dell’appartamento in cui i tre spacciatori hanno trovato riparo all’arrivo dei militari.
La vasta operazione, iniziata la sera di martedì scorso e continuata fino alla mattinata di oggi, si è sviluppata lungo i principali snodi della città e nella piazza di spaccio conosciuta come “Parco Monaco”.
E’ proprio lì che i carabinieri della Sezione Operativa di Marano e della Tenenza di Melito hanno bloccato tre persone, già note alle forze dell’ordine, intenti a cedere delle dosi di stupefacenti (cocaina e marijuana) a vari acquirenti.
Si tratta di Esposito Costantino, 47enne napoletano, Iafulli Guglielmo, 48enne napoletano e Barbato Massimo, 47enne mugnanese. I clienti andavano da Barbato che, con le funzioni di vedetta, li indirizzava da Esposito.
Quest’ultimo, dopo aver ricevuto l’ordine e la somma pattuita, si faceva lanciare da Iafulli, posizionato al terzo piano di un palazzo, le dosi pattuite.
Compresa “l’ingegnosa trovata”, i carabinieri hanno fatto irruzione bloccando subito il “palo”, mentre gli altri due complici si sono rifugiati all’interno del condominio in un’abitazione privata.
I militari li hanno visti, sono entrati e li hanno arrestati: avevano tentato di sfuggire alla cattura fingendosi degli operai che stavano ristrutturando un bagno della casa di una donna proprietaria dell’appartamento.
I militari hanno denunciato anche lei per favoreggiamento personale.
La perquisizione dello stabile ha consentito inoltre di rinvenire e sequestrare un borsello contenente 35 dosi di droga. Era nascosto in un cassetto artigianale appositamente creato sulla facciata dello stabile, al di sotto di una finestra condominiale, posta al quarto piano.
Cronaca
Napoli, “non pulirmi il parabrezza”: il lavavetri glielo distrugge
Una donna ha avvertito le forze dell’ordine, dopo essere stata aggredita da un lavavetri, in piazza Sannazzaro in Napoli. I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì. L’aggredita ha prontamente indicato ai poliziotti, accorsi sul luogo, chi fosse stato l’autore del danneggiamento al parabrezza della sua auto.
L’aggressore non ha “gradito” la presenza della Polizia ed ha iniziato ad inveire contro di loro, si è arrivati ad una vera e propria colluttazione terminata con l’arresto dell’uomo. Nell’auto di servizio, il lavavetri, originario del Marocco già noto alle forze dell’ordine, ha rotto un vetro di un finestrino della volante. Gli si imputano danneggiamento aggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
Cronaca
Salerno, importavano droga dal Sud America: in manette 15 persone
Un’indagine, condotta dal ROS e dalla Procura di Salerno, ha portato all’arresto di quindici persone ritenute membri di un’organizzazione criminale internazionale.
Da quanto emerso, il porto di Salerno era diventato il punto nevralgico per l’arrivo di ingenti quantità di droga, soprattutto cocaina e marijuana. Il tutto ruotava intorno a figure legate alle cosche ‘ndrine appartenenti agli Alvaro e i Sinopoli di Reggio Calabria.
Nicola e Francesco Alvaro fungevano da finanziatori dell’importazione dalla quale acquisivano le sostanze psicotrope. Le fare da veci erano Carmine Ferrara, Salvatore Rocco, il calabrese Fortunato Marafioti e il partenopeo Errico D’Ambrosio. Furto, ricettazione e minaccia compongono il quadro indagatorio, accompagnati dall’aggravante dell’associazione mafiosa.
Cronaca
Da Montreal a Napoli, una tonnellata di marijuana nascosta tra i ceci
Nel corrente mese, è stato scovata e sequestrata oltre una tonnellata di marijuana, nascosta all’interno di un container partito dallo scalo di Montreal (Canada) con destinazione Salerno. A far da tramite un’azienda di import-export con sede a Poggiomarino, nel napoletano.
Il contenitore mobile è stato seguito, fino a Boscoreale, dai finanzieri del Nucleo Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, coadiuvati dalla locale Sezione Aerea del Corpo e il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Salerno. Il sequestro è scattato dopo alcuni giorni di appostamento. La marijuana era stata celata in confezioni sottovuoto tra i ceci e altri legumi. Il legale della società importatrice è stato messo in arresto.
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