Caivano
CAIVANO, bufera in Comune, Monopoli denuncia la classe dirigente
[Elite_video_player id=”48″]
CAIVANO – Da tanto tempo i cittadini caivanesi attendevano un gesto di legalità da parte del loro primo cittadino e se è vero il detto: meglio tardi che mai, allora vuol dire che forse Simone Monopoli ha intrapreso la strada giusta, si perché nei comuni a Nord di Napoli è raro vedere un sindaco che si rivolge agli organi preposti per delle cose che proprio trasparenti non appaiono e alle quali la sua giunta insieme alla segretaria Dott.ssa Raffaella Di Maio han dovuto sviscerare tra gli ostruzionismi e le consuetudini secolari del castello medievale.
La nostra inchiesta parte da quel famoso post fatto dal sindaco Simone Monopoli sulla sua fanpage ufficiale, dove parlava di “doppi servizi” e “doppie fatturazioni”, non contenti della semantica usata dal primo cittadino, abbiamo voluto approfondire e abbiamo scoperto che dietro quello sfogo, c’era tutta un’indagine condotta dalla responsabile alla trasparenza Dott.ssa Raffaella Di Maio che ha riscontrato numerose anomalie negli iter burocratici adottati da alcuni responsabili di settore, anomalie che ella stessa ha elencato in un documento redatto ed inviato al sindaco, a tutti i responsabili di settore, al presidente del Consiglio e al Presidente dell’OIV (Organo interno di valutazione).
Nel documento la segretaria comunale denuncia che le criticità più significative sono:
- Il ricorso sistematico ad affidamenti diretti motivati con l’urgenza
- Il frazionamento improprio degli appalti
- Il ricorso sistematico ad affidamenti ripetuti allo stesso soggetto con la formula della proroga derivante da vecchi rapporti contrattuali
- La carenza di rotazione degli operatori economici con assai ricorrenza degli stessi soggetti aggiudicatari
- La carenza nell’espletamento degli obblighi informativi delle procedure espletate
- Il mancato rispetto dell’obbligo della corretta imputazione della spesa sul competente capitolo del bilancio
Non ci va morbido nel documento redatto la Dott.ssa Di Maio, informando inoltre i responsabili di tali criticità che qualora dovesse riscontrare gravi irregolarità, ella non perderebbe tempo a comunicare il tutto agli organi preposti.
Dal canto suo il sindaco Monopoli, appare tranquillo e fiero del lavoro svolto dalla segretaria, anche perché sembra combaciare perfettamente con indagini e lavoro già svolti dal primo cittadino, il quale in una lettera di risposta, indirizzata, oltre alla responsabile della trasparenza, anche al Presidente del Consiglio e ai capigruppo di maggioranza, denuncia anche un’impossibilità oggettiva di governo causata da una resistenza strumentale da parte di alcuni membri della classe dirigente e invita la stessa Dott.ssa Di Maio a non farsi scrupoli a denunciare tutto alla Corte dei Conti, ANAC, Procura della Repubblica e all’ufficio di provvedimenti disciplinari, in modo che a Caivano venga ristabilito quel senso di legalità che da troppi anni manca alla sua cittadina.
Afragola
Caivano, sequestrati 900 litri di olio di oliva
Ad una ventisettenne, originaria di Afragola, le sono stati sequestrati 900 litri di olio di oliva, in quel di Caivano, con conseguenziale denuncia.
La donna, già nota alle forze dell’ordine, è stata fermata mentre guidava un furgone per le strade caivanesi. I militari hanno scoperto poco meno di 900 litri di olio di oliva, in contenitori di latta verde. Trovato anche un blocco con le stampe di centinaia di etichette falsificate riconducibili ad un noto marchio. Il carico sarà sottoposto ad analisi chimiche.
Caivano
CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni
CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.
Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.
I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?
Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.
Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.
All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: “Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.
Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.
Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.
Caivano
Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso
Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.
Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.
-
Attualità3 mesi fa
Fiat Pomigliano, agitazione nello stabilimento automobilistico dopo le dichiarazioni dell’ad di Stellantis Tavares
-
Attualità9 mesi fa
La vacanza a Napoli si trasforma in un incubo per una coppia”Restituiscici qualcosa”
-
Attualità8 mesi fa
Autovelox sulle autostrade a Napoli,
-
Caivano8 mesi fa
CAIVANO. Il prete Patriciello scrive una lettera aperta alla Meloni chiedendo di legittimare l’illegalità.
-
Afragola9 mesi fa
AFRAGOLA. Caso Trimarchi. Parla l’altra vittima. “La mia spritzeria è in regola. Io vittima dei moralisti da tastiera”
-
Caivano8 mesi fa
CAIVANO. Le 13enni e i ragazzi dello stupro vivono al Rione IACP (Bronx) e non al Parco Verde.
-
Politica1 settimana fa
SANT’ANTIMO. La Polizia Locale irrompe durante l’evento di Buonanno e fa rimuovere la cartellonistica pubblicitaria
-
Politica3 mesi fa
SANT’ANTIMO. Cartelle pazze della TARI. Peppe Italia accusa Massimo Buonanno. Buonanno si difende chiamandolo “ex, ex, ex, ex”