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Campania, altro che zona gialla: l’aumento dei contagi richiama alla zona rossa

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Fino a qualche ora fa, si vaneggiava della possibilità che la Campania tornasse in zona gialla, ma questa flebile speranza ha dovuto fare i conti con la realtà. Pare infatti che, la situazione epidemiologica della Campania, sia ancora molto critica. I numeri registrati nelle scorse settimane non incitano all’ottimismo, in quanto i contagi continuano a salire toccando valori da zona rossa. I dati della settimana da poco conclusa, evidenziano che i casi in media sono stati circa 1910 al giorno, ben superiori a quelli registrati nelle settimane precedenti.

“Per trovare un dato più alto bisogna tornare a un mese fa. Evidentemente pesano le molte trasgressioni di Pasqua. C’è poi da considerare l’enorme zavorra rappresentata dal numero di persone attualmente positive, un serbatoio fatto di quasi 92 mila individui. Basti pensare che la Lombardia ne ha solo 58 mila e che, in questo momento, in Italia quasi un malato di Covid su 5 risiede in Campania. Uno scenario mitigato solo da un Rt attorno a 1 e dai tradizionali bassi livelli di ospedalizzazione rimasti costanti nelle ultime settimane”.

“Cosa manca, dunque, alla Campania per conquistare la bandiera gialla? Le regole sono chiare e resteranno in vigore anche col prossimo decreto anti Covid: sono obbligatorie due settimane in fascia arancione ossia quattordici giorni in un livello di rischio o scenario epidemico inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive, mentre i parametri da rispettare sono un Rt (l’indice che misura la capacità del virus di infettare nuove persone) sotto il valore 1 e un’incidenza stabilmente in discesa in un range inferiore a quello attuale. Indicatori che, nel complesso, dovrebbero disegnare complessivamente uno scenario di rischio basso o moderato incrociando la scomparsa di nuovi focolai, il basso livello di occupazione dei posti letto e delle terapie intensive, la conservata capacità di tracciamento dei casi. Per andare in zona gialla la Campania, sin da oggi, dovrebbe piegare in maniera costante e significativa, per due settimane consecutive, la curva dei nuovi contagi, far scendere la quota degli attualmente positivi, abbassate attorno a 200 l’incidenza per 100 mila abitanti e conquistare ogni giorno schiere di guariti, costringendo Rt a un valore collocato sotto l’asticella di 1 che segna comunque una crescita, sebbene lineare, continuando al contempo a vaccinare agli alti ritmi raggiunti. Invece siamo ancora in una stagnante palude”.

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JABIL a Marcianise, proteste dei lavoratori e sindacalisti: “Deve restare qui!”

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Durante l’assemblea tenutasi all’esterno dei cancelli dello stabilimento casertano della “Jabil”,(società americana che opera nel settore della produzione di componenti elettronici e circuiti elettronici per produttori di apparecchiature originali), sindacalisti e lavoratori hanno protestato contro la decisione dell’azienda di lasciare il sito produttivo di Marcianise. La decisione era stata formalizzata mercoledì 30 aprile dalla multinazionale Usa, nella riunione tenuta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Dall’assemblea è arrivato un secco “no” alle ipotesi di ricollocazione dei lavoratori in altre aziende, visto il fallimento delle reindustrializzazioni che hanno coinvolto negli ultimi anni grande parte dei dipendenti.
Ma all’orizzonte, l’unica strada percorribile, per salvare il lavoro ai 420 addetti di Jabil, sembra essere proprio quella della ricollocazione.

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Napoli, una bici bianca in memoria di Lisa Herbrich

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È partita ieri la fiaccolata in memoria delle vittime della strada. Il corteo è cominciato dalla Bicycle house, nella Galleria Principe Umberto, e ha raggiunto via Foria, luogo dell’ultimo drammatico incidente, costato la vita alla studentessa tedesca Lisa Herbrich, 27 anni, trasferitasi a Napoli per frequentare un master in Economia all’Università Federico II.
Lisa stava tornando a casa in sella ad una bicicletta a pedalata assistita del #bikesharing su via Foria ed è stata travolta da un camion Asia.
Tra le persone presenti alla fiaccolata, anche le amiche della ragazza scomparsa.

(fonte: la Repubblica)

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Quirinale, Mattarella alla presentazione dei David di Donatello: “Bisogna salvaguardare la libertà d’espressione dei giovani artisti”

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha preso parte alla cerimonia di presentazione dei candidati ai David di Donatello andata in scena questa mattina al Quirinale.

Ecco le dichiarazioni del Capo dello Stato:

“Grande attenzione va rivolta in particolare all’espressione dei giovani artisti, che devono poter provare, sperimentare, dunque formarsi e crescere. L’ingresso di nuove generazioni produce nuova ricchezza. Esprime libertà, quella libertà da assicurare anche a chi non condivide i nostri gusti, a chi la pensa diversamente. Molte sale cinematografiche continuano a soffrire anche dopo il Covid-19, e non sono poche le città che non dispongono più di sale accessibili. E’ un tema che presenta evidenti risvolti sociali e non può essere considerato solo dal punto di vista degli equilibri commerciali. Le sale sono un luogo di incontro. Con il medesimo impegno per assicurare costante vitalità al tessuto civile vanno preservate le librerie e va posta attenzione a quei settori artistici e dello spettacolo che si propongono a pubblici più limitati, ma esprimono contenuti di alto valore e qualità”. 

Poi, aggiunge: “Rivolgo un benvenuto a voi tutti per questo appuntamento così atteso, non soltanto dal mondo del cinema, ma anche da un vasto pubblico di appassionati e di spettatori. Il David di Donatello è la festa del cinema, l’Oscar italiano. La presentazione delle candidature che, per un’intuizione di Gian Luigi Rondi, si svolge al Quirinale – ci consente ogni anno un’occasione di riflessione sul valore dell’industria della cultura cinematografica, sui suoi percorsi creativi, sui suoi orizzonti. Saluto il ministro Sangiuliano e la presidente Detassis. Le riflessioni che ci hanno proposto denotano passione, nei confronti del mondo del cinema. Ringrazio Teresa Mannino, che ci ha accompagnato, anche nella lunga lettura dei candidati, con la sua verve così coinvolgente. E ringrazio Serena Ionta, per le sue belle canzoni legate al mondo del cinema; e, con lei, ringrazio Gennaro Ricciardone”.

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