Dal Mondo
Putin: “Gli ucraini hanno spinto i negoziati in un vicolo cieco”
UCRAINA – “Gli ucraini hanno spinto i negoziati in un vicolo cieco. Sono loro che hanno creato difficoltà a portarli a un livello accettabile e l’operazione andrà avanti finché non ci saranno negoziati accettabili “. Lo ha detto il premier Vladimir Putin in conferenza stampa, a seguito dell’incontro con il suo omologo in Bielorussia Alexander Lukashenko.
Il presidente ha inoltre tenuto a definire “fake” le news sui massacri di Bucha condividendo con il premier bielorusso i documenti come le notizie diffuse dai media occidentali e ucraini siano falsate dalle ideologie di parte. Il leader del Cremlino ha ricordato che simili accuse erano state lanciate in Siria contro il presidente Bashar al-Assad che avrebbe usato armi chimiche. “Poi si è scoperto che si trattava di un falso. Lo stesso falso è a Bucha”, ha spiegato Putin.
“L’operazione militare speciale della Russia in Ucraina procede secondo i piani”, ha ribadito. “Il consolidamento dell’Occidente è legato a una posizione umiliante e umiliata dell’Europa rispetto al Paese che la domina, si vergognano a dire che sono sotto lo schiaffo degli Usa, è comodo unirsi attorno al concetto di aggressione russa e servire così gli Usa”. “L’Occidente non capisce che le difficoltà aumentano solo l’unità del popolo russo”.
Sulle sanzioni il capo del Cremlino ha evidenziato: “Quando le persone si scontreranno sui prezzi della benzina e su un’inflazione senza precedenti, questo si tradurrà per loro, gli occidentali, in problemi di politica interna, mentre volevano che si traducesse in problemi di politica interna per la Russia. Nelle condizioni difficili la Russia se la cava sempre, mentre da loro i problemi sono inevitabili. Non sarà facile, ma ce la caveremo“, ha concluso Putin.
Cronaca
Sferra un pugno al leader della maggioranza
Momenti di imbarazzo all’interno del Parlamento georgiano. Aleko Elisashvili, il leader del “Partito dei Cittadini”, ha colpito con violenza il volto del leader della maggioranza parlamentare e di Georgian Dream. Prima che tornasse la quiete, è nata una vera e propria caccia all’uomo coinvolgendo diversi parlamentari.
A rendere l’atmosfera rovente è stata la legge sugli agenti stranieri, ritenuta similare a quella russa. Ciò ha suscitato non poche proteste sia nazionali che internazionali, con preoccupazioni riguardanti il possibile uso per reprimere dissidenti.
Dal Mondo
Germania, inflazione più alta degli ultimi 70 anni. Scholz: in arrivo “pacchetto di aiuti di 200 miliardi”
GERMANIA – “I prezzi devono s scendere” ha detto il cancelliere Olaf Scholz con riferimento all’aumento delle materie prime verificatosi negli ultimi mesi. La Germania ha annunciato l’elaborazione di un pacchetto di aiuti da 200 miliardi di euro che include un tetto ai prezzi del gas. Inoltre il governo ha affermato la volontà di lavorare ad una serie di misure volte alla protezione di imprese e consumatori dall’aumento dei costi energetici.
L’inflazione in Germania è preoccupante: ha raggiunto il massimo degli ultimi 70 anni giungendo alla stima del 10,9% a settembre, secondo quanto pubblicato dall’agenzia federale di statistica.
Il cancelliere ha detto che i ministri stanno predisponendo questo “enorme scudo protettivo” che aiuterà i pensionati, i lavoratori e le famiglie, ma anche “i panettieri dietro l’angolo, i commercianti o le grandi aziende industriali che dipendono da forniture di elettricità e gas che ora sono troppo costose” a pagare le bollette.
Dal Mondo
Russia, aggiornato a 15 il bilancio delle vittime della sparatoria nella scuola di Izhevsk
RUSSIA – E’ stato aggiornato i bilancio delle vittime della sparatoria nella scuola di Izhevsk, in Russia. Secondo i dati, sono circa 15 i morti, tra cui 11 bambini, mentre 24 persone sono rimaste ferite, 22 delle quali minorenni, secondo quanto riferito alla Tass dal comitato investigativo.
Il Tass ha affermato che l’aggressore della scuola di Izhevsk era armato con due pistole a salve modificate in modo da poter sparare proiettili veri. “Dopo aver ricevuto la segnalazione della sparatoria, gli agenti della Guardia Nazionale insieme ai rappresentanti di altri servizi di emergenza sono giunti sul posto, hanno transennato l’area e hanno cercato di individuare l’aggressore e i suoi possibili complici, conducendo un’ispezione piano per piano – è stato spiegato -. Durante queste attività, il corpo senza vita del sospettato è stato trovato in una delle aule. Addosso gli sono state trovate due pistole a salve, modificate per poter sparare proiettili veri, caricatori vuoti e caricatori pieni di munizioni”, si legge nel rapporto.
L’aggressore della scuola era in possesso di circa 10 caricatori con munizioni da 9 millimetri, sui quali aveva scritto la parola ‘odio’ in vernice rossa. In seguito è stato confermato che l’uomo indossasse una maglietta nera con simboli nazisti e un passamontagna. Secondo gli investigatori si tratta di un ex studente dell’istituto, Artyom Kazantsev, di 34 anni.
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