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CASAVATORE – Tra fallimenti e pentimenti, pagano gli utenti.

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CASAVATORE: ricco di colpi di scena ma sostanzialmente scarno di contenuti il Consiglio Comunale di stasera, conclusosi intorno alle 21,30, nonostante il nutrito e dodecaedrico Odg lasciasse presagire ben altri limiti orari.

Non sono mancate le polemiche, ma soprattutto hanno colpito le ammissioni di colpa dell’immarcescibile Consigliere Palmentieri, che ha più volte riconosciuto il “fallimento” della politica, nessuno escluso, in occasione della vicenda T.A.R.I. relativa alle utenze diverse dalle abitazioni (le cosiddette PERTINENZE), condiviso anche dall’intera opposizione, artefice all’epoca della necessaria imposizione a norma di Legge.

Fallimento tuttavia tardivo e senza pentimento alcuno, atteso che nulla aggiunge o toglie alla questione ancora pendente sui cittadini come una spada di Damocle in attesa dell’esito dei ricorsi. Niente dimissioni sbattute sul tavolo, insomma, come il buon senso imporrebbe.

In ossequio al principio che non esiste limite al peggio, qualcuno ha tenuto a sottolineare che, nel Comitato spontaneo EQUITARI promotore dell’applicazione di una tariffa equa, é presente un ex amministratore, quasi a voler fare emergere una presunta destinazione strumentale e delegittimarne la funzione, nonostante le oltre 500 firme dei sottoscrittori. Evidentemente il significato di COMITATO DI SCOPO aperto ad ogni cittadino sfugge all’augusto rappresentante. Democrazia, portami via.

Una puntualizzazione semplicemente vergognosa ed offensiva nei confronti di chi aveva creduto in un concreto interessamento da parte dei propri amministratori, e si è invece ritrovato con un pugno di mosche proprio grazie alla resa totale della politica nei confronti della parte gestionale che ha espresso un NIET convinto. Un cambio di rotta imbarazzante al quale non sono mai seguite scuse, anzi.

La Consigliera Alessio, in una lunga e concitata disamina, esprime il proprio disappunto per una non meglio documentata esortazione del Primo Cittadino ad “evadere” le imposte in questione. Alessio chiede poi lumi in merito alla riapertura dell’anno scolastico, e ritiene insufficiente la risposta del Sindaco, che la esorta ironicamente ad individuare soluzioni alternative su piattaforme social come Facebook, suscitando così una reazione inaspettata della stessa Consigliera, che dichiara di provare vergogna per le dichiarazioni del suo Sindaco.

Pronta la difesa d’ufficio in prima battuta del Consigliere Acunzo, che invita la focosa Consigliera a tenere un atteggiamento più rispettoso nei confronti dell’assise e ribadisce l’impegno dell’amministrazione teso a garantire il diritto allo studio a tutti gli studenti del territorio, seguita poi dall’attacco di matrice tipicamente sessista del giovane Consigliere Machiella, che invita poco elegantemente e senza mezzi termini la collega ad “attivare i neuroni” prima di dare fiato alla bocca, senza che nessuno dei presenti gli faccia notare la grave offesa, decisamente ai limiti della diffamazione. Anzi, si sprecano imbarazzanti risatine di rosea quota, alla faccia della solidarietà femminile. Seguiranno sicuramente scuse ufficiali e relativo cospargimento di cenere sul capo del PD, non nuovo a dichiarazioni fantasiose da parte dell’unico dei quattro Consiglieri dotato del dono della parola. Insomma, da una parte i neuroni, dall’altra gli ORMONI, è proprio il caso di dirlo. So’ ragazzi.

Dopo una lectio magistralis del Consigliere Sorrentino, che ha inteso con il suo intervento rivendicare fortemente a nome del Gruppo Misto Idea Democratica/M5S la lotta all’evasione fiscale, che tuttavia NESSUNO aveva messo seriamente in discussione, il Consigliere Palmentieri evidenzia ulteriori perplessità su alcuni dati presenti nei documenti discussi in aula, argomentando con la consueta certosina attenzione ai dettagli.

Seguono lettura degli atti, a cura dell’instancabile Assessore Dott. Legorano, loro successiva approvazione e meravigliosa narrazione delle ambiziose e ormai ingiallite linee programmatiche ad opera del Sindaco, al momento ancora ben chiuse nel cassetto, come tanti altri sogni, nonostante siano trascorsi ormai otto mesi e mezzo dall’insediamento della nuova compagine, come fa notare il Consigliere Del Prete, che ricorda gli strali lanciati dall’opposizione dell’epoca per un ritardo assai minore.

Insomma, per il momento il cetriolo rimane saldamente nelle mani dei cittadini, in attesa di alternativa collocazione.

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CASAVATORE – Consiglio monco, salta la seduta

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Un ordine del giorno decisamente nutrito, che avrebbe lasciato presagire una lunga maratona di interventi e discussioni: prevista infatti questa sera l’apposizione del vincolo di PRG preordinato all’esproprio dei terreni interessati al collegamento tra la stazione di Afragola e la rete metropolitana di Napoli, l’approvazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2022, una formale modifica allo Statuto Festa relativa ai soli termini di presentazione delle istanze e le dimissioni del Presidente della Commissione trasparenza, il Consigliere Giovanni Del Prete.

Proprio da quest’ultimo punto l’opposizione è partita intervenendo a gamba tesa in apertura: con l’annuncio delle sue dimissioni, il Presidente ha sollevato alcune eccezioni meritevoli di opportuna riflessione, in particolare la gestione singolare delle tariffe da parte di alcuni operatori all’interno del Consorzio Cimiteriale e la curiosa permanenza dell’attuale direttore ad interim il cui incarico sembra essersi trasformato in perpetuum.

E’ stato in particolare sottolineato il duplice ruolo di controllore e controllato del Funzionario attualmente delegato. In merito alla vicenda della rimozione dei rifiuti combusti in prossimità di Via Saragat su terreni di proprietà di privati l’ormai ex Presidente manifesta seri dubbi sulla trasparenza dell’operazione, lamentando il notevole costo dell’operazione per le casse comunali dovuto ai continui ritardi nella pasticciata gestione dell’operazione che, ricorderete, comportò oltre un anno fa l’emissione di apposita ordinanza poi ritirata tra l’imbarazzo generale.

A nulla è valso il timido tentativo della Presidenza del Consiglio di mettere a tacere lo scomodo oratore, ormai un fiume in piena. Presenti in aula anche i Consiglieri “congelati” che abbandonano il civico consesso manifestando, con l’intervento di Francesco Napolitano, sincero apprezzamento per le dichiarazioni del Consigliere Del Prete. Assente uno dei quattro membri del locale PD. E proprio a causa di tale preziosa assenza è saltato il numero legale, generando evidente scompiglio in una maggioranza ormai traballante, rendendo così necessaria una nuova convocazione a stretto giro.

Ancora una volta si percepisce il clima di nervosismo nei banchi del Governo, per le inevitabili conseguenze che deriveranno da questa sorta di ammutinamento politico interno anche se, ne siamo sicuri, il tutto sarà puntualmente minimizzato dagli interessati, così come ci hanno tristemente abituati, derubricando l’accaduto a semplice verifica degli equilibri interni. Non si escludono, tuttavia, ulteriori ostracismi.

Intanto il Paese tra scuole a metà, strutture sportive in attesa di un destino migliore, strade sporche e nuove ondate di cemento in arrivo con la resurrezione del “piano casa”, resta a guardare da una finestra che appare giorno dopo giorno sempre meno trasparente. Curioso che solo poche ore dopo un evento a favore della legalità, con l’intitolazione di uno spazio verde ad una giovane vittima della mafia, per la verità poco partecipato, sia mancato stasera proprio il numero legale.

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CASAVATORE: Fiori nel deserto

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CASAVATORE – Nonostante le difficoltà oggettive dovute alla mancanza di spazi adeguati in seguito alla chiusura della scuola Benedetto Croce e agli ingiustificabili ritardi nella ristrutturazione delle strutture superstiti, continua a stupire la vivacità dell’Istituto Comprensivo Nicola Romeo, vera e propria eccellenza in un territorio nel quale anche la normalità è diventata ormai uno sbiadito ricordo.

E’ proprio la Scuola intitolata all’ingegnere capostipite della storica casa automobilistica Italiana ad aver guidato il prestigioso progetto sul PLURILINGUISMO, denominato “COMPRENDIAMOCI”, in qualità di capofila di altri 16 istituti della regione Campania (tra questi anche la scuola De curtis, altra eccellente struttura del territorio), grazie ai fondi del D.M. 87/2021, con la partecipazione ed il supporto delle Ispettrici ministeriali Gisella Langè e Diana Saccardo, in collaborazione con l’università di Toronto, prof.ssa Piccardo.

L’iniziativa ed il progetto saranno oggetto di approfondimento domani, 10 marzo, durante la FIERA DIDACTA ITALIA, a Firenze, il più importante evento fieristico nazionale dedicato al mondo della scuola, dell’Università, della Formazione e della ricerca scientifica.

La “Nicola Romeo” rappresenta da anni un eccezionale laboratorio di idee sapientemente coordinato dalla poliedrica prof.ssa Maria Evelina Megale, da ormai oltre tre lustri Dirigente Scolastico della struttura a capo di un team di elevata specializzazione, un vero e proprio fiore all’occhiello di un territorio sempre più deserto e soffocato dal cemento, nonostante l’affannosa ricerca di soluzioni che puntualmente si rivelano provvisorie ed insufficienti, da parte di una politica sempre più distratta ed impegnata in lotte intestine, e per questo palesemente inadeguata.

La Scuola come esempio di buon funzionamento: sarebbe forse il caso di trarne spunto per una programmazione efficace e duratura.

Ulteriori informazioni all’indirizzo seguente:

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CASAVATORE: tra veleni e roccaforti, lascia la Vice Sindaco M5S.

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CASAVATORE – Un’altra tegola si abbatte sulla già debole e litigiosa amministrazione di Piazza Di Nocera: dopo la “cacciata” in malo modo dei due Consiglieri disobbedienti, poi tornati all’ovile con tanto di dichiarazione di sudditanza resa via social, e dell’Assessore da loro suggerito, espulso nuovamente nonostante il successivo “richiamo” corredato da imbarazzanti scuse, è la volta della Vice Sindaco dott.ssa Elisabetta Puzone, che di sua iniziativa getta la spugna e il pallone in tribuna, lasciandosi andare a ciò che qualcuno vorrebbe far apparire come un semplice sfogo ma che rivela, ad un’attenta lettura, accuse abbastanza gravi.

Nella missiva in cui rassegna le proprie dimissioni, infatti, la dottoressa riferisce di “settori divenuti vere e proprie roccaforti di potere, che purtroppo continuano a condizionare il buon andamento politico ed amministrativo”, ed aggiunge che sarebbe “impossibile continuare a far parte di una politica che non riesce a fare sintesi, programmare e muoversi in maniera coesa”.

Parole, queste, non certo gentili nei confronti di chi, fino a poche settimane fa, dirigeva simbioticamente la Giunta con pochi fidati scudieri, compresa la fedele Vice, nella stanza ovale del Comune, nonostante in campagna elettorale lo stesso Sindaco fosse stato crocifisso in pubblica piazza, anche da esponenti di un certo calibro del Movimento. Ma tutto questo è storia passata. Dopo soli pochi giorni, e la promessa di una brillante carriera, il Sindaco Maglione divenne l’icona della salvezza del Paese, sottoscrivendo un contratto in 7 punti da realizzare NELL’IMMEDIATO.

Una riabilitazione durata poco, quindi, giusto il tempo di capire che il Sindaco non aveva in realtà mai avuto alcuna intenzione di rispettare gli impegni presi (NESSUNO di quei punti è stato realizzato, né seriamente preso in considerazione), e di rendersi conto di far parte di un’amministrazione paralizzata, da quanto traspare dalle dichiarazioni della Puzone, da “centri di potere” evidentemente assecondati da una politica anch’essa amante della burocrazia per ragioni anagrafiche, o semplicemente incapace di contrastarne lo strapotere. “La seconda che hai detto”, suggerisce qualcuno.

Resta adesso da capire QUANDO l’unico superstite del Movimento, il Consigliere Sorrentino entrato in maggioranza, ricordiamo, solo grazie alle dimissioni della Puzone per la delega a lei assegnata, deciderà di passare all’opposizione, come sarebbe naturale, oppure di dimettersi lasciando spazio alla prima non eletta, sì da portare nel civico consesso energie nuove e libere da preesistenti legami innegabilmente consolidati prima e dopo le elezioni.

Sarebbe infatti poco credibile un’opposizione da parte di chi, sino ad oggi, ha strenuamente difeso l’attuale maggioranza, sedendo alla destra del Sindaco stesso. A meno che, ovviamente, per accordi già decisi nelle segrete stanze, lo stesso Sorrentino non dovesse autonomamente decidere di prendere apertamente le distanze dalle dichiarazioni della Puzone, confutandole e gettando ancor più nello sconforto gli elettori locali del Movimento e smontando così una per una le accuse della sua compagna di battaglie, con l’inevitabile discredito che ciò comporterebbe. Oddio, più che battaglie, a giudicare dal tenore e dagli scarsissimi risultati, simpatiche marachelle.

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