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Caivano: A un mese dall’istituzione della Compagnia il primo bilancio. Più controlli e più arresti con la presenza sul territorio che aumenta a dismisura

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E’ trascorso un mese dall’istituzione della Compagnia carabinieri di Caivano. Una risposta fornita ai cittadini dell’area nord di Napoli che con dati alla mano sta risultando un successo.
I 126 militari della nuova compagnia – la cui competenza ricade sulle sette cittadine di Caivano, Cardito, Crispano, Grumo Nevano, Casandrino, Frattamaggiore e Frattaminore per una popolazione complessiva di quasi 150mila abitanti – hanno arrestato 13 persone nella sola città di Caivano rispetto ai 4 finiti in manette nello stesso periodo dello scorso anno per un totale di 21 se si va a guardare l’attività dell’intera compagnia. Repressione ma anche e soprattutto prevenzione dovuta a una maggiore presenza sul territorio con i 173 servizi perlustrativi effettuati rispetto ai 60 del 2021, un incremento del 188,8%.

Un lavoro, quello dei carabinieri, che in questo giorno così importante da un punto di vista simbolico combacia con un arresto, il tredicesimo: Zona ormai presidiata quella di viale Rosa nei pressi del Parco Verde e proprio lì – una delle strade (c.d. il drive-in della droga) che permette l’accesso facilitato alle piazze di spaccio – i carabinieri hanno arrestato un 37enne sorvegliato speciale. L’uomo, violando la misura di pubblica sicurezza alla quale è sottoposto, voleva entrare nel complesso popolare a bordo del suo scooter ma i Carabinieri lo hanno fermato e arrestato. L’uomo è in attesa di giudizio.

Presenza costante sul territorio grazie anche alla creazione di reparti come la centrale operativa e il nucleo radiomobile che permettono di garantire ad un’area di 46 chilometri quadrati un monitoraggio 24 ore su 24. Un effetto positivo sulla popolazione per bene di Caivano che è stata fin dal primo giorno vicino ai militari con episodi caratterizzati da gesti quotidiani e spontanei di sincero affetto. La compagnia di Caivano però, come detto, si occupa anche di altri 6 comuni che non vengono trascurati grazie anche al fondamentale contributo fornito dal nucleo radiomobile alle locali stazioni. Occhi in più che vigilano sul territorio specie negli orari notturni.

In questo mese appena trascorso si ricorda tra gli altri l’arresto del 9 luglio scorso quando durante una perquisizione svolta al parco Verde in un servizio Alto Impatto (servizio che avviene ormai quasi quotidianamente) finì in manette un uomo trovato in possesso di armi e droga nascoste in un magazzino. Un arsenale di tutto rispetto con tanto di ordigno artigianale. In quell’occasione sono stati sequestrati 96 grammi di cocaina, 161 di marijuana e 3 bilancini per pesare le dosi. Poi armi e proiettili: 1 pistola beretta cal. 7,65mm con 7 proiettili nel caricatore, 1 semiautomatica Kat con 6 colpi pronti ad essere sparati, una cz75 cal 9 e una pistola a salve modificata per sparare proiettili calibro 8 oltre a 150 cartucce di vario calibro.

Perquisizioni, arresti e sequestri come quelli avvenuti il 10 e il 22 luglio.
Il 10 luglio a finire in manette 2 persone. Il primo era ai domiciliari nella sua abitazione di Via Atellana e quando i carabinieri della sezione operativa e della stazione di Caivano bussarono alla sua porta lui decise di fuggire. Fuga di tetto in tetto con tanto di tentativo di liberarsi della droga, 17 dosi di cocaina per la precisione, un tesoretto interamente recuperato dai militari. La sua corsa durò molto poco, accerchiato dai carabinieri che erano in strada. Nel suo appartamento materiale per il confezionamento delle dosi, 2 cellulari e 550 euro in contante ritenuto provento illecito. Non solo questo durante il servizio alto impatto svolto nel comune di Caivano dai militari della neonata compagnia. Ancora droga al centro del secondo arresto. Nei guai un 39enne già noto alle ff.oo. della palazzina C6. Nella sua abitazione i carabinieri hanno rinvenuto una piccola piantagione di marijuana casalinga. 6 piante alte circa 1 metro e mezzo, coltivate nel suo giardino. Nell’appartamento anche due panetti di hashish, 426 dosi di eroina e 14 grammi di cocaina. E poi materiale per il confezionamento e 389 euro in contante ritenuto provento illecito. Lungo il perimetro della casa, un sistema di videocamere installate per scongiurare visite a sorpresa delle forze dell’ordine. Perquisizioni a tappeto che permisero anche il rinvenimento – sempre nel Parco Verde – di una busta contenente 66 grammi di cocaina già “dosata”.

Tornando al 22 luglio, invece, in un appartamento del Parco Verde trasformato in bunker i carabinieri della locale stazione e i militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Caivano hanno assicurato alla giustizia 4 persone di cui tre incensurate. Un blitz in piena regola in un posto che sembrava essere impenetrabile, così non è stato. Una piazza di spaccio smantellata grazie alla caparbietà dei Carabinieri che armati di ariete hanno sfondato le porte blindate presenti nell’appartamento e divelto il water dove i pusher volevano disfarsi della droga. Pochi i grammi di cocaina che furono recuperati ma quel sequestro – insieme al diverso materiale per il confezionamento della droga e alle radiotrasmittenti, i sistemi di videosorveglianza e i cellulari – permisero l’arresto dei 4 che sono tutt’ora in carcere.

Il lavoro dei carabinieri della compagnia di Caivano non si limita però solo al contrasto dello spaccio di droga. Basti pensare all’arresto per evasione avvenuto un paio di notti fa. I militari del nucleo radiomobile in quel caso hanno trovato un 35enne del Parco Verde che invece di essere all’interno della propria abitazione perché agli arresti domiciliari era in giro senza alcun motivo. Appare doveroso comunque evidenziare come non sia mancato l’impegno dei carabinieri delle altre 6 stazioni che compongono la nuova compagnia. A Frattamaggiore, ad esempio, i militari della locale stazione hanno denunciato per violazione sulle norme ambientali un cittadino di Orta di Atella sorpreso a girare nelle strade della cittadina a bordo del proprio autocarro con lo scopo di raccogliere senza alcuna autorizzazione dei rifiuti pericolosi per averne un guadagno illecito. A Cardito, invece, i Carabinieri di Crispano hanno arrestato per evasione un 30enne del posto trovato all’esterno della sua abitazione nonostante la misura cautelare degli arresti domiciliari alla quale era sottoposto. Questi sono solo alcuni dei diversi episodi che hanno visto protagonisti i militari della compagnia di Caivano in questo mese.

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CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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Caivano, visita della Console Generale USA nella zona Asi

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Tracy Roberts Pounds, Console Generale degli Stati Uniti d’America, ha visitato l’azienda acetificio “De Nigris” della zona Asi di Pascarola. L’obiettivo?, rafforzare sensibilmente i legami internazionali.
È stato un momento importante di scambio e collaborazione per l’azienda caivanese. La Console ha potuto conoscere la rosea realtà dello stabilimento di Caivano, improntato sulla modernità, ha visitato i relativi impianti, e ha salutato i reparti dell’azienda.
L’evento ha permesso di mettere sul tavolo discussioni inerenti future collaborazioni e il rafforzamento dei rapporti commerciali e culturali tra l’Italia e gli Usa.
Una cooperazione che potrebbe rivelarsi fruttuosa per le due nazioni nel settore alimentare.

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