

Politica
“Putin può essere processato”: lo afferma la Corte penale internazionale
Il presidente russo Vladimir Putin può essere processato per presunti crimini di guerra, nonostante Mosca sostenga di non essere soggetta alle decisioni della Corte. Questo è quanto riferisce alla CNN il procuratore capo della Corte penale internazionale Karim Khan.
In particolare, Khan ha ricordato i processi storici contro i criminali di guerra nazisti, come esempio di figure apparentemente intoccabili ma che hanno dovuto fare i conti con la giustizia: “Erano tutti individui potenti, eppure si sono ritrovati nelle aule di tribunale”.
Pertanto, la Corte Penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto contro il leader del Cremlino, poiché ritenuto “responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione e di trasferimento illegale di popolazione dalle zone occupate dell’Ucraina alla Russia”.
Ecco il commento del presidente americano Joe Biden:
“Putin ha chiaramente commesso dei crimini di guerra: il mandato d’arresto della Corte penale internazionale nei suoi confronti è giustificato”.
Rincara la dose il presidente ucraino Volodymir Zelensky:
“La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per Putin. Una decisione storica, da cui partirà la responsabilità storica. Sarebbe impossibile portare a termine un’operazione così criminale senza l’ordine del massimo leader dello Stato terrorista”.
Pertanto, non si è fatta attendere la replica del Cremlino, nelle parole del vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev:
“La Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto contro Vladimir Putin. Non c’è bisogno di spiegare dove dovrebbe essere usato questo documento”, aggiungendo poi un emoji raffigurante la carta igienica.
Napoli
Il Sindaco Manfredi in Città Metropolitana perde pezzi della maggioranza. Caiazzo passa a Forza Italia

NAPOLI – Tegola per il Sindaco metropolitano Gaetano Manfredi che se da un lato fa campagna acquisti conquistandosi la fiducia del Consigliere Vincenzo Cirillo, eletto nella lista “Progresso e legalità con Catello Maresca“, facendolo aderire alla maggioranza che lo sostiene, dall’altro lato rischia di perdere Antonio Caiazzo eletto nella lista del Sindaco Manfredi e delegato alla Città Metropolitana in materia del Piano Strategico.
Ieri sera il consigliere metropolitano è stato beccato a cena con il Senatore Franco Silvestro di Forza Italia e il suo collega consigliere comunale azzurro di Afragola, Giacinto Baia. Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo sarebbe imminente un suo passaggio all’ombra del tricolore berlusconiano data anche la forte influenza che ancora possiede l’ex Senatore Cesaro all’interno del partito azzurro.
Infatti è risaputo che il Consigliere Caiazzo fedelissimo del figlio dell’ex Senatore Armando con il quale non ha mai interrotto i rapporti, neanche dopo la libera scelta del Cesaro di non candidarsi alle scorse politiche e che grazie proprio alla famiglia Cesaro che il Caiazzo deve la sua elezione in Città Metropolitana visto che ha giovato dei voti di due Consiglieri napoletani, proprio di espressione cesariana, Massimo Pepe e Anna Maria Maisto compagna di Gabriele Mundo anch’egli in lizza per una prossima candidatura alla Regione Campania nel 2025.
E infatti è proprio sulle prossime regionali che si sta giocando la partita del Caiazzo che al di là delle dichiarazioni di rito che rilascia in giro e anche alla nostra testata, dove asserisce: “rimarrò fedele al Sindaco Manfredi e laddove il suo nome fosse posto sul tavolo come candidato governatore io sarò candidato in una delle sue liste”. In realtà risponde: “presente” al diktat del Cesaro che oramai bistrattato da tutti i partiti cerca di tornare all’ovile primordiale e di rigenerarsi in vista delle prossime europarlamentari – ipotesi molto utopica per l’ex senatore – o in alternativa riscattarsi attraverso il figlio alle prossime elezioni regionali o nella peggiore ipotesi, laddove il suo cognome risulterebbe ancora troppo scomodo, approfittare della servilità del Consigliere Caiazzo per entrare in Regione Campania dalla porta di servizio. Ipotesi quest’ultima che non farebbe tanto piacere a Gabriele Mundo che intanto, in via autonoma e lavorando alacremente alla sua candidatura, cova sogni di gloria.
Ovviamente, per i grandi elettori del Consigliere afragolese e per il Sindaco Manfredi sarebbe gradita una smentita del delegato metropolitano a breve tempo ma visto l’imminente passaggio dubitiamo che tale smentita arriverà, allora tanto vale che il Caiazzo parli chiaro, anche perché alcuni giorni fa, a livello locale, si è seduto ad un tavolo di sinistra a cui hanno preso parte il PD, i Verdi, il M5S e altre civiche di sinistra. Allora ci faccia capire Caiazzo perché il gioco del puntare su tutto – nero, rosso, zero – alla roulette non è mai piaciuto a nessuno, si crede tanto meno al Sidnaco Manfredi.
Politica
Meloni sull’immigrazione: “Ogni essere umano ha il diritto di non essere costretto a migrare per una vita migliore”

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è così rivolta alle opposizioni, in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo:
“Il primo banco di prova è il tema dell’immigrazione, a cui il nostro governo ha ottenuto che venisse dedicata gran parte del consiglio straordinario di febbraio. Siamo di fronte a un’emergenza che sta diventando strutturale, questa definizione è la più realistica fotografia. Lo voglio ribadire: prima di ogni ipotetico diritto a emigrare, ogni essere umano ha il diritto a non essere costretto a migrare in cerca di una vita migliore. È esattamente l’aspetto che Europa e Occidente in questi anni, hanno colpevolmente trascurato”.
Poi, ha aggiunto: “All’indomani della disgrazia di Cutro ho scritto al presidente della Commissione europea, al presidente del Consiglio europeo e al Consiglio Ue, per ribadire che non possiamo attendere oltre. Non possiamo aspettare inermi il prossimo naufragio, pericolo insito per viaggi organizzati da scafisti senza scrupoli. Le frontiere dell’Italia sono le frontiere dell’Europa. Le indicazioni dell’Ue sanciscono il principio del coinvolgimento degli Stati di bandiera delle navi Ong nelle operazioni Sar, che non devono più gravare solo sugli Stati di approdo. Gli stati di bandiera che finanziano le Ong devono assumersi le responsabilità che il diritto del mare assegna loro”.
Poi, conclude: “Questo governo è abituato a difendere l’interesse nazionale: non abbiamo mai fatto mistero di voler aumentare i propri stanziamenti in spese militari, come hanno fatto i governi precedenti, magari di soppiatto, senza metterci la faccia. Noi la faccia ce la mettiamo, convinti che rispettare gli impegni sia vitale per tutelare la sovranità nazionale. La libertà ha un prezzo: se non sei in grado di difenderti lo fanno altri, ma lo faranno imponendo un prezzo. Criticate ferocemente il governo, me, le scelte che facciamo, i provvedimenti, le nostre eventuali mancanze ma vi prego, fermatevi un secondo prima di danneggiare l’Italia, perché questo fa la differenza”.
Politica
SANT’ANTIMO. Vergogna buoni spesa di Natale. I poveri riceveranno solo il 23% di quanto promesso

SANT’ANTIMO – L’avevo previsto! (Leggi qui). Gli assegni dei buoni spesa a Sant’Antimo saranno ultraridimensionati. Con buona pace della mamma dell’Assessora Alessandra Vergara, anche questa volta abbiamo dimostrato di saper fare il nostro mestiere (il pluralis majestatis è usato per accrescere l’autostima data l’indiscrezione confermata).
Cattive notizie per le famiglie indigenti santantimesi che non solo hanno dovuto aspettare tre mesi per poter incassare i buoni spesa previsti per Natale ma oggi hanno scoperto pure di ricevere solo il 23% dell’Assegno previsto.
Praticamente, come potete notare dalla tabella allegata a quest’articolo, il nucleo familiare indigente che doveva ricevere un assegno di € 300,00, con la rideterminazione annunciata anche dal Sindaco Buonanno davanti alle telecamere di L’Assise City Focus andato in onda Sabato alle ore 20:10 su Minformo TV (guarda qui), ne riceverà solo 69 euro e qui le domande nascono spontanee e le vorrei rivolgere al Sindaco e all’Assessore o Assessora (per non essere tacciato di sessismo, non sia mai che l’Assessore/a scambiasse una tendenza per un reato e si mettesse in testa di querelare l’inquerelabile) delle Politiche sociali Carolina Brunaccini detta Carla: voi riuscireste a fare la spesa per la vostra famiglia con 69 euro? Oppure: per quanto tempo riuscireste a mangiare insieme alla vostra famiglia con 69 euro? Non credete che tali cifre si possano configurare come una presa per i fondelli perpetrata ai danni dei poveri santantimesi? Ai posteri l’ardua sentenza!

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