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Quartieri a rischio, 19 scuole di Napoli est in rete contro la dispersione scolastica

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Una rete che comprende 19 scuole dei quartieri di Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio unite per contrastare la dispersione scolastica, gli episodi di bullismo e vandalismo nelle scuole dell’area periferica della città. «Insieme si può» è il fronte attivo che riunisce le scuole di Napoli Est, con scuola capofila l’IC 46 Scialoja Cortese, che promuove interventi multilivello e pluriennali per contrastare dispersione scolastica e atti violenti e vandalici a scuola, in uno dei territori più caldi di Napoli. 

Tutto è partito dall’attivazione del progetto “Ingraniamo la sesta per un quartiere grande come la sesta municipalità”, finanziato nell’ambito del programma POR FSE- FESR “Scuola Viva in Quartiere” che promuove azioni integrate nei territori a maggiore rischio di dispersione scolastica. Avviato nel 2020, doveva concludersi nel 2021, ma è stato prorogato per l’emergenza pandemica. Il progetto strategico è destinato alle aree a forte degrado culturale, sociale ed economico, caratterizzate dalla preoccupante incidenza criminale con l’obiettivo di: supportare le Reti scolastiche, con adeguati livelli di governance e con laboratori didattici ed educativi; realizzare interventi mirati per l’edilizia scolastica e la videosorveglianza; attivare misure di sostegno in percorsi educativi ed esperienziali tra le scuole del territorio e le unità produttive locali per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro degli alunni a rischio marginalizzazione e dispersione scolastica. 

«Per quanto riguarda l’educazione e l’istruzione, una percentuale rilevante di studenti – si legge nel progetto – manifesta comportamenti a rischio caratterizzati da irrequietezza, aggressività fisica e verbale, opposizione, sfida e provocazione, turpiloqui, vandalismo. Frequenti sono i ritardi nell’ingresso a scuola o i tentativi di marinarla, le assenze saltuarie, gli episodi di risse o bullismo in classe, nei cortili e nel percorso casa-scuola. Molti abbandonano gli studi e diventano preda del guadagno facile offerto dalla strada. Il fenomeno della dispersione è molto diffuso e radicato nonostante le numerose e pregevoli iniziative messe in campo dalle scuole ed i segnali si iniziano ad intravedere già dalla scuola dell’infanzia. Un contesto, quindi, ricco di spinosità difficili a rischio di esclusione sociale».

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Terremoto ai Campi Flegrei, gente in strada e scuole chiuse a Pozzuoli: “Stiamo verificando eventuali danni alle strutture”

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Attimi di paura in zona Campi Flegrei, dove intorno alle 3,35 della mattinata odierna una violenta scossa di terremoto ha fatto tremare tutta l’area circostante, facendo registrare la più forte scossa di sempre. Il sisma è stato avvertito sia a Napoli che sul litorale flegreo.

Ecco le parole del sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni:

“Il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni ha firmato l’ordinanza che stabilisce la sospensione delle attività didattiche per la giornata di oggi, mercoledì 27 settembre 2023, per le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado nel comune flegreo. Stiamo programmando i sopralluoghi nelle scuole. Nel giro di mezz’ora, i nostri tecnici si recheranno presso tutti gli istituti scolastici, pubblici e privati di ogni ordine e grado, per verificare eventuali danni alle strutture. È un eccesso di zelo dopo i controlli già effettuati tra agosto e settembre, ma alla luce della scossa di questa notte è doveroso tranquillizzare il personale delle scuole, gli alunni e i genitori”.

Intanto, il Comune di Napoli rende noto in una comunicazione ufficiale:

“La scossa non ha prodotto, dalle segnalazioni riscontrate, danni a cose o persone. Poche chiamate al turno di guardia della Protezione Civile per richieste di verifiche in zona Coroglio, attualmente in corso, e caduta di calcinacci in via Eurialo”.

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Commercio, ecco la nota della CLAAI sulla delibera comunale al centro storico: “Provvedimento poco chiaro, bisogna tener conto dell’attività d’imprese storiche”

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Alessandro Limatola e Achille Capone, rispettivamente Segretario generale e provinciale della CLAAI, l’associazione dell’artigianato e della piccola e media impresa della Campania, hanno così dichiarato in una nota:

“La delibera varata lo scorso luglio dall’assessore al commercio del Comune Teresa Armato, sullo stop alla somministrazione di cibo e bevande in 62 strade del centro storico, dovrebbe essere più chiara. Alla luce della chiusura ieri mattina del nuovo locale, di uno dei marchi più noti della zona come Scaturchio, dovrebbe tenere conto dell’attività d’imprese che sono storiche. Evidentemente, i tecnici degli uffici comunali dovrebbero utilizzare un linguaggio più semplice nella stesura delle delibere, evitando il solito ‘burocratese’ che danneggia poi le attività imprenditoriali. Siamo pertanto vicini alla famiglia Normale, che ora dovrà rivolgersi al Tar per ottenere la riapertura del punto vendita a San Gregorio Armeno”.

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Vergogna a Casalnuovo: il parroco organizza la messa in suffragio di Matteo Messina Denaro

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Divampa la polemica a Casalnuovo, in provincia di Napoli, per l’iniziativa che il sacerdote della parrocchia di Licignano voleva realizzare, ossia celebrare una messa in suffragio del boss Matteo Messina Denaro.

Tuttavia, a causa della sollevazione popolare scoppiata sui social, egli ci ha ripensato annullando l’omelia per ‘prudenza pastorale’. Tale iniziativa è stata annunciata attraverso il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha così dichiarato:

“Il parroco aveva confermato, sottolineando che è un dovere di ogni cristiano pregare per tutti gli esseri umani, anche quelli più cattivi. Ma una cosa è pregare in privato, altro è organizzare eventi pubblici”.

Poi, riferendosi al vescovo della Diocesi: “Questa è l’adorazione del male, qualcuno fermi questa vergogna”.

Infatti, stamane capeggiava questo avviso sulla pagina Facebook della parrocchia:

“Oggi, 27.09.2023 ore 19.00, sarà celebrata la S. Messa per Matteo Messina Denaro”.

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