Cronaca
Lutto nel mondo della politica: è morto Vittorio Prodi, fratello di Romano
Lutto in casa Prodi per la scomparsa di Vittorio, fratello dell’ex presidente del Consiglio Romano, morto all’età di 86 anni dopo una lunga malattia.
In particolare, è stato anche lui impegnato in politica come presidente della Provincia di Bologna, dal 1995 al 2004, per poi ricoprire il ruolo di parlamentare europeo per due mandati, eletto nel 2004 e nel 2009. Inoltre, è stato anche professore all’Università di Bologna e ricercatore in vari istituti, essendo laureato in fisica.
Numerosi i messaggi di cordoglio, tra cui quello del deputato Pd Andrea De Maria:
“È scomparso Vittorio Prodi. Uomo delle istituzioni di grande intelligenza e umanità. Con lui ho condiviso tanti momenti di incontro e di impegno. Ricordo con quanta passione, da Presidente della Provincia di Bologna, fu protagonista della nascita della Scuola di Pace di Monte Sole a Marzabotto. Vittorio ha meritato davvero la riconoscenza della nostra comunità civile e politica”.
Poi, si aggiunge al cordoglio anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore:
“Vittorio Prodi è stato il simbolo di una stagione di impegno politico e istituzionale che sul nostro territorio, da metà degli anni Novanta, ha coinvolto tante persone della cosiddetta società civile in un nuovo impegno per la collettività e il bene comune. Prima come Presidente della Provincia di Bologna poi come parlamentare europeo, Vittorio ha impegnato lunga parte della sua vita per il territorio e la comunità bolognese. Per questo lo ricorderemo. Alla famiglia va l’abbraccio mio e della città di Bologna”.
Infine, anche il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha voluto ricordarlo:
“È davvero una notizia che genera profondo dolore. Vittorio Prodi ha sempre dato prova di costante attenzione per le persone e la comunità, da Presidente della Provincia di Bologna e da parlamentare europeo, unendo il grande spessore umano alle conoscenze di professore universitario e studioso. Alla sua famiglia, a Romano Prodi, vanno un fortissimo abbraccio e le più sentite condoglianze”.
Casalnuovo
Casalnuovo, scontro tra Punto e Sh: 17enne in pericolo di vita
In corso Umberto, in quel di Casalnuovo (Napoli), è avvenuto un incidente stradale che ha visto coinvolti nello scontro una una Fiat Grande punto e un Honda Sh 300.
Ad avere la peggio i due ragazzi che erano in sella alla moto. Chi era alla guida dell’Sh, un quindicenne, è stato trasferito all’ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania, non è in pericolo di vita. Situazione diversa per chi gli era seduto dietro, un diciassettenne trasportato in codice rosso all’ospedale Cardarelli.
Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri della locale Tenenza con i militari della sezione rilievi del nucleo investigativo di Castello di Cisterna.
Cronaca
Ercolano, sicurezza sul lavoro: 3 imprenditori denunciati
Ad Ercolano, i carabinieri della Locale Tenenza, insieme ai militari dell’ispettorato del lavoro di Napoli e del nucleo forestale di Napoli, hanno effettuato un servizio a largo raggio volto al contrasto del lavoro sommerso e alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Durante le operazioni, sono stati denunciati 3 imprenditori titolari di altrettante imprese che si occupano della compravendita di indumenti usati.
Per i 3 sanzioni penali e amministrative per un totale di 74mila euro. Per due aziende sono state adottate anche 2 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale e sono stati sequestrati i locali e le attrezzature. Provvedimenti che nascono per aver trovato lavoratori in nero e violazioni in materia di formazione e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Cronaca
Morti 5 operai nel Palermitano per le esalazioni tossiche della rete fognaria
Cinque operai sono morti in un incidente sul lavoro avvenuto a Casteldaccia, nel Palermitano. I lavoratori erano impegnati nella rete fognaria e sono svenuti per le esalazioni all’interno delle vasche di sollevamento e poi sono deceduti.
Un sesto operaio è stato trasportato all’ospedale Policlinico di Palermo, dopo essere stato intubato. Secondo la Cgil siciliana sarebbero due le ipotesi all’origine della tragedia: l’inalazione di gas o un cedimento strutturale.
Tre delle vittime sono state recuperate dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Gli operai, sette in tutto, erano impegnati in alcuni lavori di manutenzione. Ad un certo punto alcuni di loro hanno cominciato ad accusare malori. Uno di loro è riuscito a uscire dall’impianto e a dare l’allarme; gli altri sei sono rimasti intrappolati.
(fonte: Ansa.it)
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