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Un anno fa il femminicidio di Alessandra, interviene l’avvocato

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Era la sera del 23 agosto 2022 quando Alessandra Matteuzzi veniva uccisa a martellate sotto casa in via dell’Arcoveggio dall’ex fidanzato. Il killer, Giovanni Padovani di 27 anni, era già stato denunciato dalla vittima una quindicina di giorni prima del tragico epilogo e aveva ricevuto il divieto di avvicinamento dal giudice. L’ennesima storia purtroppo di femminicidio che chiede, attende e necessita giustizia. Ad un anno dall’uccisione della donna di 57 anni, la rabbia non passa perchè la realtà racconta – giorno dopo giorno – storie continue di stupri, violenze e omicidi. Molte persone, stamani, hanno ricordato ciò che è accaduto un anno fa in quel di Bologna. Alessandra – come tutte le vittime di violenza – non deve essere dimenticata. Il questore bolognese Isabella Fusiello ha ricordato la triste vicenda, dichiarando che la repressione non basta e comunque arriva sempre troppo tardi. 

“L’altra strada importante da percorrere è quella dell’educazione al rispetto. – Afferma Fusiello – E su questo bisogna parlare con gli uomini. Bisogna lavorare sulla prevenzione e sulla cultura del rispetto per le donne. Lo dico da tempo, e ne sono sempre più convinta”. Fusiello non ha sottovalutato, inoltre, le statistiche sui reati di violenza contro le donne in continuo aumento. Il legale Chiara Rinaldi, insieme al collega Antonio Petroncini, hanno parlato ai microfoni di Fanpage.it sul caso. I due hanno raccontato che a inizio maggio è cominciato il processo nei confronti dell’uomo, accusato di omicidio pluriaggravato da premeditazione, futili motivi e stalking. “Si sta andando avanti molto velocemente. È stato conferito un ulteriore incarico a due psichiatri da parte della Corte di Assise di Bologna, che stanno valutando la capacità di intendere e di volere di Giovanni Padovani al momento del fatto. I lavori peritali stanno procedendo anche tutto il mese di agosto, quindi senza tener conto minimamente della sospensione feriale: il 2 ottobre torneremo in aula per sentire due o tre testi, dopodiché, secondo il nostro parere, si dovrebbe arrivare a una definizione del giudizio in tempi molto brevi“. Nel corso dell’intervista è stato toccato un importante punto, in quanto si era detto che a causa della chiusura feriale di alcuni uffici non si era riusciti a intervenire in tempo per evitare la tragedia, ma Rinaldi fa chiarezza: “In realtà non è proprio così, anche se giornalisticamente è passato questo messaggio. Il punto è che a livello giuridico, purtroppo, la denuncia querela che fece Alessandra non aveva i connotati cosi pregnanti da poter far applicare misure specifiche nei confronti del Padovani stesso“.

Rinaldi ha descritto inoltre l’atteggiamento dell’uomo durante l’udienza del 19 luglio scorso, asserendo: “Per tutta la durata dell’udienza era in aula e non ha battuto ciglio, non ha avuto nessun tipo di manifestazione. E non perché non si renda ancora conto di quanto ha fatto, anzi: se ne rende conto perfettamente, proprio per quello riesce ad avere questo genere di comportamento, almeno secondo la mia modestissima esperienza e opinione”. Se l’omicidio di Alessandra da una parte ha aperto ancor di più gli occhi su una grande crepa sociale, dall’altra ha alimentato l’odio sui social. In merito a questo, difatti, quattro persone persone sono già a giudizio per il nuovo anno ed è in corso una serie di attività della Polizia Postale con nuove identificazioni perchè è giusto che ci sia “una regolamentazione sui social e bisogna capire che ci sono limiti che non possono essere superati con tutta questa facilità”. Per mettere un freno a questo allarme servirebbe – secondo il legale Chiara Rinaldi – “un tavolo di confronto in cui ci si spogli dai pregiudizi e dalle proprie idee e considerazioni”. Bisogna tener conto soprattutto che “ormai la violenza sulle donne, che parte dalla palpata alla natica fino alla molestia vera e propria e allo stupro, fino all’omicidio, è veramente un’emergenza sociale. Un’emergenza che va affrontata a muso duro, facendo il possibile tutti insieme per trovare una via d’uscita: non è più tollerabile una gestione del genere“.

Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha rilanciato la fiaccolata per Alessandra. Qui, di seguito, la sua nota diffusa sui social: “Vi aspettiamo in piazza XX Settembre mercoledì 23 agosto ore 20.45, cammineremo con una fiaccolata fino a piazza Nettuno. Per tutte le donne. Perché sono gli uomini che uccidono le donne“.

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Piazza Carlo III, 14enne accoltellato da un gruppo di coetanei, ferito anche l’amico del 14enne

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Una lite tra giovanissimi è sfociata nel sangue. Nella serata di ieri, 17 settembre, un ragazzino di 14 anni è finito al Pronto Soccorso con una coltellata nel fianco. Stando a quanto appreso nelle ultime ore, la vittima sarebbe stata ferita in piazza Carlo III, nel centro di Napoli, durante un litigio di gruppo. Il ragazzino è stato soccorso dal 118 e poi trasportato in ospedale. Il minore non è in pericolo di vita e i medici hanno escluso lesioni gravi.

L’aggressione sarebbe arrivata durante una lite nata per futili motivi. Pare che anche l’amico del 14enne sia stato ferito con un pugno nel mezzo della discussione. I due ragazzini non hanno fornito ulteriori dettagli sulla dinamica e sull’identità degli aggressori. Intanto gli agenti della Polizia di Stato stanno indagando sull’episodio di violenza. Sarannno utili, inoltre, le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza installate in zona. Seguiranno aggiornamenti.

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Terribile lutto sconvolge il liceo Umberto, Giuseppe era figlio di un operatore scolastico del liceo

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Un giovane studente del liceo Umberto di soli 17 anni è morto stroncato da un malore. Giuseppe G. frequentava la quarta c ed era il figlio di un operatore scolastico del liceo, come spiega Il Mattino. Sgomento tra i compagni di classe per la prematura dipartita causata da un infarto fulminante che non gli ha lasciato scampo.

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Ordigni contro un negozio, spari su bar e centro scommesse, criminali in azione nella notte.

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Due episodi criminosi sono avvenuti nella notte a Boscoreale. Un ordigno è esploso, intorno alle 2.30 del mattino davanti all’ingresso di un negozio in Piazza Sant’Anna. L’esplosione ha danneggiato la serranda dell’attività e due auto parcheggiate in strada. Indagini in corso per chiarire dinamica e matrice. Nessun ferito. Intervenuti sul posto i carabinieri della sezione radiomobile e quelli del nucleo investigativo di Torre Annunziata.

Poco prima i carabinieri della stazione di Boscoreale sono intervenuti in via Giovanni della Rocca per l’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Sconosciuti avrebbero esploso dei colpi di arma da fuoco contro due attività commerciali: un bar e un centro scommesse. Rilievi a cura dei militari del nucleo investigativo di Torre Annunziata. Rinvenuti 6 bossoli cal. 7.65mm. Non ci sono feriti, indagini in corso per chiarire dinamica e matrice evento.

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