Afragola
AFRAGOLA, gare sui servizi sociali, Montefusco: “Anche Afragola ha i suoi Buzzi e Carminati?”
AFRAGOLA – Il mistero sulle gare d’appalto assegnate all’ambito n°19 si infittisce e stavolta con una gara assegnata ad una ditta che a quanto pare non aveva i requisiti idonei per poter partecipare, si sta parlando del Consorzio Terzo Settore che, stando anche a quanto afferma il solerte consigliere Biagio Montefusco attraverso il suo profilo Facebook, al momento della vincita di ben due lotti di gara ai servizi sociali, la stessa ditta non era neanche iscritta all’albo regionale delle cooperative, iscrizione che però è avvenuta all’indomani dell’assegnazione della gara. La cosa ancor più grave è il fatto che questa ditta, già assegnataria di diversi servizi sul territorio afragolese come la gestione della ex masseria Magliulo, oggi Villa Ferraioli, una struttura sequestrata alla camorra e donata alla collettività, abbia nella sua pianta organica solo due dipendenti, allora come sia possibile che un’azienda con una forza lavoro risicata e un iscrizione all’albo regionale risalente solo al 21 Aprile scorso abbia vinto già diverse gare nel settore servizi sociali sul territorio di Afragola?
A quanto pare a pagare in maniera diretta le spese sia stata la ditta Aias rappresentata da Ciro Salzano, una ditta che si occupa di politiche sociali già da diversi anni e che al momento della partecipazione aveva tutti i requisiti validi e richiesti ma per mistero della sorte, arriva comunque seconda dietro la Consorzio Terzo Settore. A questo punto lo stesso Salzano vuole vederci chiaro, al punto tale da inviare denuncia alla Procura della Repubblica e adesso il tutto è al vaglio degli inquirenti, come testimonia lui stesso in un commento fatto sotto il post di Montefusco.
Dal punto di vista politico invece è assordante il silenzio dell’assessore Giovanni Giglio espressione in giunta del gruppo di Gennaro Giustino “A viso Aperto” che sulla vicenda non si è espresso ancora, tranne il fatto che, a quanto pare per vie traverse fa sapere che l’ultimo incarico è stato revocato alla ditta in questione per mancanza di requisiti. Anche se sembra tutto strano che a una ditta si faccia prima vincere una gara e poi si vanno a controllare i requisiti. Ma il dato politico rimane, l’assessore di “A viso Aperto” e vicesindaco di Afragola è risultato mancante, tanto è vero che Biagio Montefusco ci scherza su asserendo che forse l’assessore insieme al dirigente Iroso stiano cercando di trovare un’interpretazione alla norma che fosse in grado di giustificare l’assegnazione di tale appalto. Ma in realtà alle norme non ci sono interpretazioni che tengano, una ditta o ha i requisiti o non ce l’ha e se non ce l’ha allora perché risulta vincitrice di gara?
Rincara la dose poi scrivendo che le norme non sono poi così tanto facilmente interpretabili e se c’è stata questo tipo di assegnazione (dietro una libera interpretazione ndr) come è stato possibile che tutto ciò sia avvenuto? C’è qualcuno che ha pagato? Se è si qual è stato il prezzo? Insomma accuse pesantissime quelle lanciate dall’assessore Biagio Montefusco che non lascia intendere diverse interpretazioni oltre l’aspetto affaristico e clientelare che caratterizza le politiche sociali nel Comune afragolese.
Addirittura nell’occhio del ciclone del consigliere ci finisce anche una testata giornalistica locale che, a detta del consigliere Montefusco, è molto vicina al sindaco Tuccillo e che per diverso tempo ha esposto la pubblicità di un’azienda sul proprio mezzo mediatico. Il dubbio che assale il consigliere è che forse questa sponsorizzazione abbia permesso la vittoria della gara, considerandola come requisito ideale per far si che la ditta si aggiudicasse l’appalto.
Ci scherza su, forse anche con amarezza, anche il rappresentante di Aias Ciro Salzano, che attraverso un altro commento scrive che forse la Consorzio Terzo Settore probabilmente avesse “altri requisiti” per poter permettere una libera interpretazione di una norma chiarissima.
Anche se con ironia, i post e le affermazioni sono abbastanza amari, perché non dimentichiamo che qui si sta parlando di servizi rivolti a persone, anziani, ammalati e diversamente abili. Da quello che emerge e da quello che si domanda anche il consigliere Montefusco è che forse, alla base, c’è qualcuno che magari specula sulla pelle degli altri, qualcuno che magari arriva anche da fuori Afragola chissà e che già di suo non è persona molto sensibile e altruista, molto dedita alla speculazione sulla salute dei cittadini e che forse ha contatti diretti con le politiche sociali proprio come avveniva in Mafia Capitale con i “famosi” Buzzi e Carminati.
Non è la prima volta che l’ambito n°19 si trova nell’occhio del ciclone, come anticipato anche da Minformo, lo stesso ambito è già attenzionato dalla Procura della Repubblica, tanto è vero che pare che dirigenti dell’ambito tra i quali anche Alessandra Iroso e alcuni sindaci dell’ambito siano stati ascoltati dagli inquirenti. Altra indiscrezione raccolta da Minformo, sembrerebbe che su un appalto una dirigente dell’ambito voleva cambiare i risultati perché dichiarati errati e qualcuno non gliel’ha concesso. Insomma, a quanto pare, prima di parlare di legalità, quella che chiede a gran voce nel suo post il consigliere Montefusco, all’interno dell’ambito n°19 bisogna che si dipanino tutti i dubbi sulle ombre sopra descritte.
Afragola
Afragola, nascondeva la droga nelle caramelle: arrestato
I carabinieri della sezione radiomobile di Casoria hanno arrestato per spaccio di droga un 20enne incensurato di Secondigliano.
Durante un servizio di controllo del territorio, i militari lo hanno notato in via Imbriani, nel comune di Afragola, mentre cedeva una dose ad un acquirente.
Addosso, nascoste in alcune confezioni di caramelle, 25 dosi di crack, 8 stecchette di hashish e 6 bustine di marijuana. E ancora un piccolo quaderno per la contabilità e 118 euro circa in contante ritenuto provento illecito.
Il giovane è stato sottoposto ai domiciliari in attesa di giudizio. L’acquirente sarà sanzionato amministrativamente e segnalato alla Prefettura.
Afragola
Caivano, sequestrati 900 litri di olio di oliva
Ad una ventisettenne, originaria di Afragola, le sono stati sequestrati 900 litri di olio di oliva, in quel di Caivano, con conseguenziale denuncia.
La donna, già nota alle forze dell’ordine, è stata fermata mentre guidava un furgone per le strade caivanesi. I militari hanno scoperto poco meno di 900 litri di olio di oliva, in contenitori di latta verde. Trovato anche un blocco con le stampe di centinaia di etichette falsificate riconducibili ad un noto marchio. Il carico sarà sottoposto ad analisi chimiche.
Afragola
Violenza ad Afragola: gli strappa a morsi l’orecchio
Violenta rissa quella avvenuta ad Afragola, in via Pietro Nenni.
Due persone scendono da un’autovettura e aggrediscono un individuo sul porticato della strada. Una delle persone coinvolte ha perso una porzione di orecchio strappatagli a morsi. Il ferito si è poi allontanato dal luogo, di sua sponte.
Sono partite le indagini da parte del commissariato della polizia di Afragola.
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