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Cinema

David di Donatello: vince il premio come miglior film “E’ stata la Mano di Dio” di Sorrentino

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La 67esima edizione dei David di Donatello, tenutasi nella serata di ieri dagli studi di Cinecittà e in diretta su Rai 1, è stata decisamente a tinte tricolori. Infatti, “E’ stata la Mano di Dio” di Paolo Sorrentino ha ottenuto ben cinque statuette, quali miglior film, regia, attrice non protagonista Teresa Saponangelo, fotografia e David Giovani.

Tuttavia, ad aggiudicarsi il maggior numero di riconoscimenti è stato il fantasy ‘Freaks Out’, con ben sei statuette. Inoltre, in questa edizione dal forte spirito partenopeo, è andato bene “Qui Rido Io” di Mario Martone, che si porta a casa il premio di miglior attore non protagonista, vinto da Eduardo Scarpetta, oltre a quello dei costumi.

Pertanto, figurano tra i premiati, anche il film drammatico “Ariaferma” di Leonardo Costanzo, che vince il David per il miglior attore protagonista andato a Silvio Orlando, oltre alla miglior sceneggiatura originale. Invece, uscendo dai confini strettamente campani, ha ottenuto un buon risultato anche ‘Ennio’, docufilm di Giuseppe Tornatore dedicato a Ennio Morricone, vincitore di ben tre David: miglior documentario, suono e montaggio.

Infine, per il film ‘Diabolik’ dei fratelli Manetti va un solo premio, quello della miglior canzone originale a Manuel Agnelli. Paolo Sorrentino, esprime tutta la sua soddisfazione per il successo riscosso dal suo film:

“Sono molto contento che siamo in presenza, ci si rivede tra tutti i colleghi, il cinema ha un valore come comunità prima di tutto. Ed è bello assistere al ritrovarsi di una comunità'”.

Poi, aggiunge: “Cinecittà è il luogo ideale per i David di Donatello, un luogo storico e con un grande futuro davanti a sé. I film si fanno e poi si passa avanti. Io però, ricorderò di aver fatto “È stata la Mano di Dio” in un momento difficile, ma con grande gioia”.

Attualità

Ecco “Sarò con te”, il film che racconta lo scudetto del Napoli 2023

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“Tutto ciò che vediamo è veramente accaduto. La storia la conoscete, sapete come va a finire, ma il punto di vista è lo spogliatoio. Vedrete i pensieri dei protagonisti”.
Così il regista Andrea Bosello ha presentato “Sarò con te”, il suo film che racconta l’anno dello scudetto del Napoli e che verrà proiettato in prima domani in notturna alle ore 23 al cinema “The Space” per poi approdare da sabato nelle altre sale. 

(fonte: Ansa.it)

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Cinema

Notte degli Oscar 2024, domina Oppenheimer con 7 statuette: delusione per Matteo Garrone e il suo Io Capitano

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Si è tenuta questa notte al Dolby Theatre di Los Angeles la cerimonia degli Oscar 2024, che ha visto il dominio incontrastato di Oppenheimer, biopic di Universal sul padre della bomba atomica Robert J.

Il film si è aggiudicato ben sette statuette su 13 nomination: miglior film, miglior regia (Christopher Nolan), miglior attore protagonista (Cillian Murphy), miglior attore non protagonista (Robert Downey Jr.), miglior montaggio, fotografia e migliore colonna sonora originale.

L’Italia invece, ha incassato la delusione di Matteo Garrone, giunto in finale nella categoria miglior film internazionale con il film Io Capitano, sconfitto da La zona d’interesse, pellicola di Jonathan Glazer sull’Olocausto raccontato da fuori delle mura di Auschwitz, che ha trionfato anche nella categoria per il miglior sonoro.

Per quanto riguarda Greta Gerwig e il suo ‘Barbie’, è riuscito ad imporsi soltanto nella categoria per la miglior canzone, che ha visto il successo di Billie Ellish. Verosimilmente, l’unico film che ha tenuto testa ad Oppenheimer è stato ‘Povere Creature’ di Yorgos Lanthimos, che si è aggiudicato ben quattro statuette su 11 candidature: miglior design, make up e costumi, e il premio alla miglior attrice protagonista Emma Stone, sublime nei panni di Bella Baxter.

Delusione invece per Martin Scorsese e il suo ‘Killers of the Flower Moon’, rimasto a bocca asciutta nonostante le 10 nomination.

Il momento più toccante si è avuto durante i discorsi di Da’Vine Joy Randolph vincitrice nella categoria miglior attrice non protagonista per ‘The Holdovers-Lezioni di vita’, la quale ha singhiozzato evocando tutte le persone che l’hanno accompagnata nella vita a partire dalla madre, e di Robert Downey Jr. che si è così rivolto alla moglie: “Lei è stata il mio veterinario, che mi ha trovato quando ero un cucciolo randagio abbandonato e mi ha riportato alla vita. Io avevo più bisogno di questo film che loro di me”.

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campania

Dopo il successo dello scorso anno, il festival “Est” ricomincia con una seconda edizione

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Dopo il grandissimo successo dello scorso anno, si accendono i motori per la seconda edizione di “Est”, il festival delle arti e dello spettacolo di Napoli Est che Nest Napoli Est Teatro, in collaborazione con Callysto Aps hanno creato, con il contributo del MIC e del Comune di Napoli, per un mese di settembre di cultura e aggregazione tra concerti, danza e teatro. Il festival fa parte del progetto culturale “Affabulazione – Espressioni della Napoli Policentrica” che coinvolge, oltre al teatro Nest, al centro Asterix e alle Officine San Carlo, anche luoghi insoliti, come la casa circondariale “Salvia” (Poggioreale), l’oasi WWF cratere degli Astroni e Auditorium Porta del Parco di Bagnoli; e, ancora, chiese, parchi, giardini e teatri. La direzione artistica è stata affidata alla compagnia Nest: “Dopo il successo della scorsa edizione, con quattro mesi di spettacoli sempre sold out, non potevamo far altro che tuffarci a capofitto nuovamente in questa magnifica avventura che è “Est Festival”.

L’anno scorso, in sinergia con Callysto, siamo riusciti a portare a San Giovanni a Teduccio artisti del calibro di Rocco Papaleo, Marina Confalone, Francesco Montanari, Giuliana De Sio e tanti altri. La risposta del pubblico è stata incredibile con un’affluenza inimmaginabile proveniente da tutta la zona Est di Napoli e non solo: un’occasione per r-incontrare il nostro pubblico dopo gli anni bui della pandemia ma anche la possibilità di far conoscere le nostre proposte ad un pubblico più ampio proveniente da tutta la città.

Anche quest’anno gli spettacoli, che saranno in scena per tutto il mese di settembre, saranno totalmente gratuiti. Abbiamo deciso di ridurre il numero di spettacoli e di concentrarli tutti in un unico mese, a ridosso delle stagioni teatrali come incipit di una stagione che speriamo sia “stupefacente”. Apriremo con il concerto di Francesco Di Bella e termineremo con uno spettacolo di teatro danza di e con Anna Redi, nel mezzo spettacoli teatrali di assoluto livello con Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Gigi Diberti e tanti altri. L’arte va sperimentata attraverso linguaggi moderni e creativi, proprio per questo ampio spazio sarà dato anche ai laboratori, tra i quali spiccano quelli di Roberto Aldorasi e di Adriano Pantaleo”.

Tutti gli eventi saranno totalmente gratuiti. Sarà necessario prenotarsi online ai singoli eventi esclusivamente sulla piattaforma eventbrite. Le prenotazioni dovranno essere confermate all’indirizzo infofestivalest@gmail.com Si parte il 16 settembre ore 20:30 al Centro Asterix con il concerto di Francesco Di Bella: storico frontman dei 24 Grana, band antesignana dell’alternative rock italiano, che con performance coinvolgente ed energiche hanno spopolato nei centri sociali, tra i festival nazionali e non solo, arrivando a suonare in Francia, Giappone, Spagna, Inghilterra e Slovenia. Ultima uscita dell’artista è l’album Play With Me, pubblicato il 22 aprile 2022 in digitale e il 20 maggio in formato cd. Il disco ripercorre la carriera di Francesco Di Bella con alcuni dei suoi pezzi più importanti, riarrangiati in chiave acustica.

Il 17 settembre ore 20:30, sempre al Centro Asterix, ci sarà Francesco Di Leva con I Giovani Infelici. Accompagnato dai giovani ‘Onest e dalle musiche dal vivo di Ralph P, l’attore napoletano farà immergere il pubblico in un reading sul tema caro alla tragedia greca della predestinazione dei figli a pagare le colpe dei padri affrontato da Pasolini. “Gennariello risponde a Pasolini con un titolo, un incipit, un suggerimento o forse un’utopia perché dopo quarantasette anni ha deciso di aprire nuovamente quel trattatello pedagogico a lui destinato e di restituire a Pierpaolo ciò che più manca e che più gli è mancato, quel che nelle prime pagine il grande poeta e intellettuale bolognese descrive come il tuo dialogo, la tua voce, il tuo sorridere”, spiega Fabio Pisano che ha curato la drammaturgia.

Il 21 settembre ore 19 al teatro Nest ci sarà la restituzione del laboratorio Peer Gynt – Il corpo del sogno con Roberto Aldorasi. Durante il laboratorio che inizierà il 16 settembre, i giovani partecipanti sperimenteranno con Roberto Aldorasi le tecniche del teatro inteso come linguaggio privilegiato del sogno, netto e allo stesso tempo sempre ambiguo e faranno esperienza della costruzione e della messa in vita di figure che ai sogni danno i colori e la sostanza delle creazioni di uno degli artisti più originali del teatro di figura europeo, attraverso uno dei testi più significativi di Ibsen, appunto il Peer Gynt.

Un’altra serata di musica tutta da vivere il 23 settembre ore 20:30 al centro Asterix con il concerto di Elisabetta Serio. Sensibile, riservata, riflessiva, Elisabetta Serio trasfonde nella sua musica una duplice alchimia estetica: nel suo pianismo si fonde, con misurato equilibrio, un elegiaco lirismo melodico ad una leggera increspatura ritmica. Le prove di un live sono un canovaccio, una direzione della forma, ma ciò che si suonerà in quel momento, in quella situazione, con quel pubblico, è unico ed irripetibile, ed è questa la filosofia che mette in scena Elisabetta ogni qual volta che sale sul palco.

Si prosegue il 25 settembre ore 21 al Nest con “E.T. L’incredibile storia di Elio Trenta”. Scritto dall’attore Luigi Diberti e dallo sceneggiatore Gianmario Pagano, con la regia di Francesco Frangipane e le musiche dal vivo di Raffaele Toninelli, rappresenta un’occasione doverosa per conoscere la storia di Elio Trenta, giovanissimo sognatore, curioso, intraprendente, intelligente e meraviglioso emblema della genialità italiana. E lo fa partendo da elementi storici reali, per poi concedersi una narrazione che lascia spazio alla fantasia ripercorrendo con magia la genesi di questa idea visionaria e la genialità di questo sconosciuto ragazzino umbro vissuto un secolo fa e morto troppo presto. Lo spettacolo ha debuttato nell’ambito del Todi Festival 2021, ottenendo consensi da parte del pubblico e della critica.

Il 26 settembre ore 21 al Nest ci sarà uno spettacolo che vi lascerà senza parole: Così è (o mi pare), una riscrittura per realtà virtuale di Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello, adattato e diretto da Elio Germano, anche interprete di Lamberto Laudisi. Le riprese si sono svolte presso la Tenuta Bossi dei Marchesi Gondi e il Teatro della Pergola di Firenze, che con il suo Direttore artistico Stefano Accorsi ha fortemente voluto questo progetto, che segna proprio l’inizio di un cammino ideativo comune con Elio Germano. Lo spettacolo è stato pensato per essere realizzato in realtà virtuale, un nuovo strumento tecnologico, tra cinema e teatro, in grado di porre lo spettatore al centro della scena.

Tramite cuffie e visori il pubblico si trova a essere non più a teatro, ma all’interno del lussuoso appartamento dove si svolge la storia, più precisamente all’interno del corpo di uno dei personaggi, che vede e ascolta tutto: il Commendator Laudisi, anziano padre di Lamberto, su una sedia a rotelle, invenzione non presente nel copione originale. Si apre così la possibilità di un’esperienza unica nel suo genere, utile alla finalità del racconto e alla riflessione sul tema pirandelliano di cosa sia reale e cosa sia vero.

Il 29 settembre ore 21 al Nest assisteremo allo spettacolo “Via Senza amore 23” con Giuseppe Guadino, drammaturgia di Gianni Solla e la regia di Giuseppe Miale di Mauro. Il racconto di un uomo solo che prova a non esserlo. La dolcezza, il dolore, l’amicizia, le scelte drastiche dei genitori e l’amore che attraversano la vita di questo essere umano. Tra risate, malinconie e un pizzico di follia che sono la vita, se non altro quella di Gaetano, un impiegato del catasto di Napoli, convinto che i luoghi che abitiamo finiscano per abitarci. Il racconto è quello di un amore durato nel tempo, quello per una donna che gli ha cambiato la vita. In meglio? In peggio? Non è dato saperlo, l’unica cosa certa è che Gaetano quella donna non l’ha mai dimenticata.

Questa seconda edizione di Est si concluderà il 30 settembre ore 21 al teatro Nest con lo spettacolo di danza “La conferenza degli uccelli”, narrazione teatrale danzata a cura di Anna Redi. Questo antico racconto sufi del 1177 ci parla di un gruppo di uccelli che partono alla ricerca del loro Re, il Simorgh. È un viaggio iniziatico alla ricerca del proprio sé più profondo e autentico dove solo un piccolo gruppo sopravvive agli ostacoli, alle sette valli, e arriva a destinazione. Stremati, dopo anni, si rendono conto che “Il Simorgh non era altro che essi stessi ed essi stessi erano il Simorgh”.

Oltre agli spettacoli sopracitati, dal 25 al 27 settembre ci sarà “Il corpo dell’attore”, laboratorio con Adriano Pantaleo. Cosa significa “stare in scena?”, come vivificare un testo attraverso il proprio corpo? Da Decroux a Barba, Adriano Pantaleo terrà un laboratorio per aspiranti attori che affonda le sue radici nelle tecniche del gioco teatrale per eccellenza: l’espressività fisica dell’attore

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