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CAIVANO, nella quiete dell’incerta campagna elettorale il PD aborra le primarie

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CAIVANO – “…Però ricordo chi voleva. Un mondo meglio di così. Sì proprio tu che ti fai delle storie ma dai. Cosa vuoi tu più di così. E cosa conta chi perdeva. Le regole sono così. È la vita ed è ora che cresci. Devi prenderla così…” Questi sono i versi di una canzone di Vasco Rossi scelti dal segretario Antonio Angelino e pubblicati su Facebook, oltre a questo post il giovane segretario ultimamente si è fatto prendere un po’ la mano social, tanto è vero che ormai pubblica solo post che appaiano essere indirizzati ad un solo destinatario. Ultimo e crediamo non ultimo il post di un’aforisma di Toni Servillo nel film capolavoro di Paolo Sorrentino “La Grande Bellezza”. Perché Angelino sembra così turbato, così insofferente? E’ come se avesse qualcosa che lo preoccupi.

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare che il PD, a dispetto di quello che sono le indagini portate avanti dalla Commissione d’Accesso, si stia portando avanti con i lavori in modo da non farsi trovare impreparato nel momento della prossima, se ci sarà, campagna elettorale. Sembra che il segretario Antonio Angelino, pur detenendo più del 50% dei consensi all’interno della propria sezione cittadina, sia stato messo in minoranza sulle decisioni prese dal direttivo della circoscrizione. Infatti, si dice che i senatori facenti parte del direttivo abbiano imposto al giovane segretario di portare avanti i lavori generando una sintesi sui nomi di chi si rende disponibile alla candidatura a sindaco di Caivano senza passare per le primarie.

Il diktat, come avvenuto già nel 2015, è sempre lo stesso: trovare un nome la cui personalità sia abbastanza forte e che abbia forti esperienze nel campo politico. Il profilo tracciato dal Direttivo del PD di Caivano, taglia di fatto fuori proprio le ambizioni di Antonio Angelino che tutto si può dire di lui, tranne che abbia forti esperienze, visto che ha svolto solo il ruolo di consigliere comunale di opposizione grazie alle dimissioni di chi lo precedeva e non perché premiato dai cittadini. In tutto questo, l’unico che rimane coerente è proprio il PD che non curante dei propri fallimenti, tende a percorrere sempre la stessa strada, rifiutando a priori le primarie e scegliendo un nome che puntualmente esce sconfitto dalle urne. In quella segreteria non riescono proprio a digerire le figure fresche e ambiziose come quelle di Angelino, non riescono proprio a dare opportunità a chi non attirerebbe strumentalizzazioni inutili, non riescono proprio ad andare oltre e capire che nessuno può essere visto dai cittadini più onesto di Angelino. Un ragazzo che non è mai stato implicato in nessun affare, non ha il torto di aver portato a Caivano lo Stir o le ecoballe, non si è mai macchiato di nessun crimine, ma davvero questi valori per il PD di Caivano non contano nulla? Del resto dovrebbero essere contenti gli antagonisti, quelli degli altri gruppi politici che si ritrovano un PD già dilaniato dai suoi personalismi interni piuttosto che un partito che possa fare la parte del leone.

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Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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Caivano

Caivano, visita della Console Generale USA nella zona Asi

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Tracy Roberts Pounds, Console Generale degli Stati Uniti d’America, ha visitato l’azienda acetificio “De Nigris” della zona Asi di Pascarola. L’obiettivo?, rafforzare sensibilmente i legami internazionali.
È stato un momento importante di scambio e collaborazione per l’azienda caivanese. La Console ha potuto conoscere la rosea realtà dello stabilimento di Caivano, improntato sulla modernità, ha visitato i relativi impianti, e ha salutato i reparti dell’azienda.
L’evento ha permesso di mettere sul tavolo discussioni inerenti future collaborazioni e il rafforzamento dei rapporti commerciali e culturali tra l’Italia e gli Usa.
Una cooperazione che potrebbe rivelarsi fruttuosa per le due nazioni nel settore alimentare.

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