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Rula Jebreal attacca la Meloni: “Il padre è un criminale”

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Una vera e propria bufera si è abbattuta su Rula Jebreal, a seguito del messaggio pubblicato sui social con riferimento al padre di Giorgia Meloni. Infatti, la giornalista avrebbe dichiarato:

“Il padre di Meloni è un famigerato trafficante di droga/criminale condannato, che sta scontando una pena in prigione”.

Non tarda ad arrivare la replica della leader di Fratelli d’Italia, che ha così commentato:

“Il tatto della stampa italiana, che racconta dei guai di mio padre, ma omette nei suoi titoli roboanti un elemento fondamentale. Tutti sanno che mio padre andò via, quando avevo poco più di un anno. Tutti sanno che ho scelto di non vederlo più all’età di undici anni. Tutti sanno che non ho mai più avuto contatti con lui fino alla sua morte. Ma poco importa, se i ‘buonisti’ possono passare come un rullo compressore sulla vita del ‘mostro’. Evidentemente, tra le tante cose che non valgono per me c’è anche il detto: ‘Le colpe dei padri non ricadano sui figli’. Ps. Signora Jebreal, spero che potrà spiegare al giudice quando e dove avrei fatto la dichiarazione che lei mi attribuisce”.

Tuttavia, la stessa Jebreal rincara la dose in un Tweet successivo:

“La Meloni non è colpevole dei crimini commessi da suo padre, ma spesso sfrutta i reati commessi da alcuni stranieri, per criminalizzare tutti gli immigrati, descrivendoli minaccia alla sicurezza. In una democrazia ci sono responsabilità individuali, non colpe/punizioni collettive”.

Pertanto, le dichiarazioni della giornalista richiedente asilo non sono passato di certo inosservate, visto che alcuni esponenti dei vari partiti l’hanno aspramente criticata. Ecco il tweet di Carlo Calenda, leader di Azione:

“Rula, questa è una bassezza. Non si fa politica così e tanto meno giornalismo. Quello che ha fatto il padre della Meloni, non c’entra nulla con lei. Cancella questo tweet, che tra l’altro ha l’unico effetto di portare ancora più gente a sostenere FdI”.

Poi, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Francesco Lollobrigida, ha così risposto:

“Le affermazioni diffuse via social dalla signora, anche se è difficile definirla tale, Rula Jebreal, sono vergognose e farneticanti. Per attaccare Giorgia Meloni, utilizza la storia personale del padre che la abbandonò quando aveva un anno di età, e che Giorgia Meloni stessa ha raccontato di aver escluso dalla sua esistenza durante l’infanzia. Di quell’uomo fu vittima, e oggi lo è anche di una giornalista senza scrupoli né alcun limite etico, che pur di aggredirla è pronta a sfruttare una vicenda dolorosa rispetto alla quale Giorgia Meloni non solo è estranea, ma ne è rimasta danneggiata sotto ogni aspetto”.

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Ecco “Sarò con te”, il film che racconta lo scudetto del Napoli 2023

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“Tutto ciò che vediamo è veramente accaduto. La storia la conoscete, sapete come va a finire, ma il punto di vista è lo spogliatoio. Vedrete i pensieri dei protagonisti”.
Così il regista Andrea Bosello ha presentato “Sarò con te”, il suo film che racconta l’anno dello scudetto del Napoli e che verrà proiettato in prima domani in notturna alle ore 23 al cinema “The Space” per poi approdare da sabato nelle altre sale. 

(fonte: Ansa.it)

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A Ercolano una nuova piazza con vista sugli scavi

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La città moderna sempre più legata a quella antica, un’ampia piazza con aree a verde affacciata sull’area archeologica Unesco. Ad Ercolano lunedì 6 maggio, a partire dalle 9,45, sarà aperta piazza Carlo di Borbone, un’area di 5mila metri quadri che affaccia sul Parco archeologico, proprio sul foro dell’antica Herculaneum.

(fonte: la Repubblica)

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Tenta di corrompere i carabinieri per evitare l’alcoltest: denunciato

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Ha tentato di corrompere i carabinieri che l’avevano sorpreso alla guida ubriaco e che volevano sottoporlo ad alcoltest, ma alla fine è stato denunciato per istigazione alla corruzione e guida sotto l’effetto di alcol.

L’episodio è avvenuto a Partinico, in provincia di Palermo e il protagonista è un uomo residente all’estero, il quale era stato fermato alla guida della sua auto per un semplice controllo.

Pertanto egli si è prima rifiutato di sottoporsi all’alcoltest, per poi offrire agli agenti 300 euro per evitare il controllo.

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