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Caivano

CAIVANO: La politica si dimentica dell’unico vanto della città. Emione unico a non farlo

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CAIVANO – Un paese che non ha nulla da offrire e tanto da chiedere, un paese allo sbando con una fortissima impennata della disoccupazione e spaccio di droga ad ogni portone, coprifuoco sistemico alle 19 di sera per favorire le attività della criminalità organizzata e un’omertà dei suoi cittadini che fa spavento. Eppure chi dovrebbe detenere le soluzioni in tasca per migliorare questo stato di cose, oggi resta zitto, si rinchiude in casa come quei bambini a cui alcuni amici bulli gli hanno sottratto il “Super Santos”. Si, perché l’ombra dello scioglimento ha fatto si che questi bambini cresciuti dei politici caivanesi non giocassero più col proprio giocattolo, l’Assise Pubblica in questo caso.

Anche dalle piccole cose ci si accorge di quanto i politici nostrani abbiano veramente a cuore le sorti della propria città, tanto è vero che domani si svolge l’unico evento sportivo che da ottantatre anni dà un po’ di lustro a questa città sgangherata e chi per primo dovrebbe esserne orgoglioso e fiero, fa finta di nulla. Il politico caivanese è un essere asettico, insensibile e privo di ogni emozione. Quello attuale è cresciuto nell’era della seconda Repubblica dove a governare c’era un signore che in venti anni ha ridotto il governo italiano in un colabrodo giurdico facendosi votare leggi ad personam e lanciando messaggi di puro menefreghismo. Questa è la formazione politica attuale che si registra anche a Caivano. La politica se ne frega di tutto e di tutti ed è per questo che nella mediocrità di questa classe dirigente, dove l’ignoranza e l’insensibilità verso la cosa pubblica la fanno da padrona, è mancato anche un semplice in bocca al lupo nei confronti di chi da diversi mesi sta tentando di mantenere in piedi, con enormi sacrifici economici e logistici, una manifestazione storica che ha portato il nome di Caivano nei più importanti annali del ciclismo mondiale.

Unica voce fuori dal coro, e di questo gliene dobbiamo dare atto, è stato Francesco Emione, l’unico esponente politico caivanese, ex consigliere comunale e attualmente elemento di spicco della civica “Liberi Cittadini”, che attraverso la sua fanpage ufficiale (leggi qui) ha auspicato che tale evento continui ad essere un elemento di prestigio per il nostro territorio facendo poi un in bocca al lupo a tutti gli organizzatori, in particolar modo al Presidente Pio Brianese. Al di là della partecipazione risaputa di Simone Monopoli che in qualità di medico sportivo permette la partenza della competizione grazie alle sue certificazioni, mettendo a disposizione dell’evento la sua professionalità in maniera del tutto gratuita.

Per chi ama il proprio territorio e chi realmente vorrebbe che la cosa pubblica stesse nelle priorità della classe dirigente, sodalizi aggregativi e momenti culturali come questi non possono sfuggire, ecco perché apprezziamo il gesto fatto dall’ex consigliere Emione augurandoci che lo stesso possa essere un esempio per il resto dei personaggi politici nostrani che al momento hanno dimostrato solo di non essere all’altezza delle idee da loro paventate.

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Afragola

Caivano, sequestrati 900 litri di olio di oliva

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Ad una ventisettenne, originaria di Afragola, le sono stati sequestrati 900 litri di olio di oliva, in quel di Caivano, con conseguenziale denuncia.
La donna, già nota alle forze dell’ordine, è stata fermata mentre guidava un furgone per le strade caivanesi. I militari hanno scoperto poco meno di 900 litri di olio di oliva, in contenitori di latta verde. Trovato anche un blocco con le stampe di centinaia di etichette falsificate riconducibili ad un noto marchio. Il carico sarà sottoposto ad analisi chimiche.

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Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

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CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

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Caivano

Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

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Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

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