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Carcere di Poggioreale, la denuncia di Più Europa: “Sovraffollamento nelle stanze e condizioni fatiscenti”

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Nel corso della mattinata odierna, il consigliere regionale Luigi Cirillo e il membro della Direzione Nazionale Rosario Mariniello hanno fatto visita al carcere di Poggioreale, allo scopo di verificare le condizioni dei detenuti ma anche della situazione strutturale nella quale versa il carcere.

Tuttavia, essi hanno visitato solo una parte del carcere, soffermandosi con particolare attenzione sul padiglione Livorno. Ecco quanto dichiarato dal Dr. Rosario Mariniello:

“La condizione che abbiamo trovato è di un sovraffollamento generale delle stanze. Stanze che spesso, sono totalmente inadeguate ad una vita umana: muffa, latrine nello stesso ambiente della cucina, condizioni generali di sovraffollamento e mancanza d’igiene un po’ dappertutto. Se è vero che chi sta in carcere deve scontare una pena e avviarsi ad una riabilitazione, è anche vero che questo percorso deve avere il rispetto della dignità umana. Non è possibile vivere in queste condizioni di sovraffollamento in una stanza di pochi metri quadri”.

Poi, conclude: “Inoltre in carcere, c’è una pratica sotto gli occhi di tutti: danno la possibilità ai detenuti di acquistare beni di prima necessità, ma i prezzi all’interno del carcere sono all’incirca triplicati, con una chiara speculazione da parte di chi gestisce il servizio”.

A tal proposito, arriva anche il commento del Consigliere Regionale On. Luigi Cirillo:

“Servono seri interventi infrastrutturali, per consentire a chi sta scontando il suo debito con la giustizia i diritti umani basici. Mi ha impressionato, e faccio due esempi su tutti, che i bagni, più simili alle latrine di un tempo vista la scarsa igiene e la ruggine presente, fossero addirittura posizionati nelle camere dove vengono usati anche per cucinare. Inoltre, i luoghi per fare i colloqui con i detenuti, risultano luoghi in cui centinaia di persone trascorrono ore in attesa con attività dedicate ai minori solo due giorni a settimana. In tutto questo, c’è un solo bagno da poter utilizzare durante la giornata. Certo è che visti i problemi appurati, il Governo nazionale deve intervenire tempestivamente e investire non solo in manutenzione ordinaria e straordinaria e porre finalmente rimedio al problema atavico del sovraffollamento, ma prevedere anche un serio investimento per le nuove assunzioni di personale qualificato. Il personale presente è carente e si fanno numerosi sacrifici per tenere un livello alto di sorveglianza ma talvolta, e la cronaca lo insegna, i sacrifici non bastano e le situazioni ad alto rischio si verificano comunque. Non sono le ore di lavoro del personale che vanno raddoppiate magari con gli straordinari, ma va raddoppiato il numero di persone che prestano servizio nel carcere. Il mio auspicio è che si intervenga concretamente per risolvere problemi che, come Più Europa, denunciamo e attenzioniamo da tempo”.

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Putin: “Possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi”

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Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha confermato di aver parlato con Xi Jinping, l’omologo cinese, circa la possibilità di una tregua in Ucraina in concomitanza delle prossime Olimpiadi.
Anche se il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si è mostrato alquanto scettico su questa evenienza.
Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina “sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni”.

Russia e Cina s’impegneranno a rafforzare i legami militari, in base alla dichiarazione congiunta firmata a Pechino dai presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping.

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Filippo Mosca: la Corte di Appello rumena conferma la condanna

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La Corte di Appello, in Romania, ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri.
I due giovani, originari di Caltanissetta, sono rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.

Stessa condanna per una ragazza italiana la cui identità è ignota.

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Dopo 35 anni, torna in vita l’antenato di Google: si chiama ‘Archie’

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Con un’operazione tecnologica all’insegna della nostalgia, degli sviluppatori di The Serial Port hanno fatto tornare in vita quel che fu il primo storico motore di ricerca web ‘Archie’, in pratica l’antenato di Google.
Il sistema Archie fu sviluppato, nel 1989, alla McGill University School of Computer Science (Canada) da Alan Emtage, Bill Heelan e Peter Deutsch: è un sistema che permette di effettuare una ricerca di file su server FTP anonimi.
Con l’avvento di Yahoo e Google, però, finì nel dimenticatoio.

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