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Migranti, Salvini e la strategia per chiudere i Cara

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L’obiettivo politico di Matteo Salvini sul fronte dell’immigrazione sembra quello di ridurre al minimo l’incidenza dei Cara, le strutture che ospitano migranti, in un determinato territorio.

Insomma devono essere eliminate tutte le strutture che ospitano più di 300 migranti, a favore di una maggiore dispersione territoriale.

Secondo il ragionamento alla base delle ultime decisioni di Matteo Salvini, avere piccoli gruppi di migranti sparsi in piccole strutture lungo la penisola evita maggiori preoccupazioni e difficoltà di gestione.

Naturalmente non mancano le incognite relative a tale strategia.

Innanzitutto c’è il pericolo che i migranti, non aventi più diritto a rimanere, tornino per strada.

Infatti, secondo il decreto Salvini, il tempo di permanenza dopo la cessazione dei diritti a rimanere, passa da 90 a 180 giorni.

Il primo Cara su cui si sta abbattendo la scure del decreto Salvini è quello di Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma.

Nei Cara fino ad oggi sono stati sistemati coloro che erano in attesa del riconoscimento del diritto d’asilo.

Così negli anni all’interno di queste strutture si sono venuti a trovare centinaia di migranti.

Come detto, la prima struttura evacuata sarà il Cara di Castelnuovo, che conta al suo interno circa 500 migranti.

Da martedì è in atto lo sgombero del centro: in 200 dovrebbero essere collocati in altre strutture del Lazio, altri piccoli gruppi sono in partenza alla volta di Molise, Puglia ed altre regioni.

Coloro, invece, che hanno i requisiti per ricevere la protezione internazionale dovrebbero essere smistati negli ex Spar, ossia le strutture gestite dai comuni che si occupano di integrazione dei soggetti ospiti che, sempre in base al decreto Salvini, perlopiù dovrebbero essere minori non accompagnati.

Terminata l’evacuazione, il Cara sarà chiuso.

Il secondo Cara sarà molto probabilmente quello di Mineo, il più grande d’Italia e tra i più grandi d’Europa, costruito nel Calatino, che, nei periodi di maggiore emergenza, arriva ad ospitare circa 4mila migranti.

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Bari, il rettore dell’Università si aumenta lo stipendio

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Il rettore dell’Università di Bari Stefano Bronzini ha deciso di alzarsi lo stipendio. L’incremento è stato concordato dopo il Cda dello scorso 29 aprile, quando alla conclusione dell’iter interno all’ateneo è stata presentata la richiesta formale al ministero dell’Economia.

Tuttavia non si tratta di un unicum, visto che segue le orme del rettore del Politecnico barese Francesco Cupertino e il tentativo del numero uno dell’Università di Lecce Fabio Pollice. Pertanto Bronzini si alzerà lo stipendio del 128%, per un totale di 160mila euro lordi.

Ecco le sue parole in merito alla questione:

“Tutti i capi delle università italiane dovrebbero tutelarsi con un’assicurazione che sia in grado di coprire i costi delle responsabilità. L’adeguamento dell’indennità è collegato ad una nota del Mur, che noi abbiamo messo in applicazione. Ora attendiamo responsi dal Mef. Tutto ciò non è un automatismo: quando finirà questo iter dovremo decidere. Magari varrà tutto a partire dal primo ottobre 2025, quando il mio sessennio sarà concluso”.

Chiosa finale sulla retroattività della misura:

“È una clausola prevista nella nota ministeriale. La richiesta della sua applicazione non vuol dire che sarà applicata”.

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Maradona: chiesta l’esumazione della salma

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Le figlie di Diego Armando Maradona, Dalma e Gianinna, insieme all’ex compagna Veronica Ojeda, in rappresentanza del figlio minore del pibe, Diego Fernando di 11 anni, hanno chiesto l’esumazione della salma dell’ex campione del Napoli dal cimitero di “Bella Vista” di San Miguel e il permesso per trasportarla “fino al suo prossimo luogo di riposo eterno”, il ‘Memorial del Diez’ nell’elegante quartiere di Puerto Madero, a Buenos Aires.

(fonte: Corriere dello Sport)

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Ecco “Sarò con te”, il film che racconta lo scudetto del Napoli 2023

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“Tutto ciò che vediamo è veramente accaduto. La storia la conoscete, sapete come va a finire, ma il punto di vista è lo spogliatoio. Vedrete i pensieri dei protagonisti”.
Così il regista Andrea Bosello ha presentato “Sarò con te”, il suo film che racconta l’anno dello scudetto del Napoli e che verrà proiettato in prima domani in notturna alle ore 23 al cinema “The Space” per poi approdare da sabato nelle altre sale. 

(fonte: Ansa.it)

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