Città
ORTA DI ATELLA: Arrestati coniugi
Un chilo di cocaina confezionata in 5 buste, 800 grammi di crack, 700 di eroina, 5 di hashish, un chilo di sostanza da taglio, 3 bilancini, vario materiale per il confezionamento e 96 cartucce di vario calibro.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno rinvenuto il tutto nel doppiofondo posteriore di un mobile da bagno in casa di 2 coniugi di Orta di Atella. Luca Dinacci, 42enne, già noto alle forze dell’ordine e Rosa Parretta, 37enne, sono stati arrestati per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio, detenzione illegale di armi e ricettazione aggravati da finalità mafiose.
Durante le operazioni la perquisizione è stata estesa all’abitazione di un 30enne che era in compagnia dei coniugi: Gennaro Oriunto, del luogo, deteneva in casa una pistola a tamburo con matricola punzonata e 6 cartucce. Dopo le formalità, Dinacci e Oriunto sono stati tradotti al carcere di Poggioreale mentre la Parretta è stata portata ai domiciliari.
Cronaca
Napoli, meglio in carcere che in casa con la moglie: finisce in manette
Il controllo di routine alla porta del suo appartamento non è andato come previsto. Il 33enne del centro storico di Napoli, sottoposto alla detenzione domiciliare, non era in casa. Nessuna autorizzazione a permettergli l’uscita ma solo un litigio con la moglie che l’avrebbe motivato a lasciare le quattro mura.
Durante le ricerche, il 33enne si è presentato all’ingresso della caserma Pastrengo, sede anche della stazione Carabinieri di Napoli San Giuseppe. Ha chiesto di parlare con un maresciallo: non voleva più scontare la pena in casa ma in carcere, lontano dalla moglie.
L’uomo è stato arrestato per evasione e ha trascorso la notte in camera di sicurezza, in attesa di conoscere la decisione del giudice sul suo prossimo collocamento.
Afragola
Ancora violenza ad Afragola: rissa a piazza Castello
Ad una sola settimana da una maxirissa, torna la violenza a piazza Castello, nell’afragolese.
Anche ieri, così come domenica scorsa, si sono registrati tafferugli all’esterno della chiesa, con protagonisti un gruppo di giovanissimi.
“Di sicuro qui l’aria è molto tesa ed il clima di violenza lo si respira a pieni polmoni. Non sappiamo se i nuovi scontri siano riconducibili a quanto accaduto una settimana fa, ma in ogni caso occorre attivare quel piano di sicurezza che l’amministrazione comunale aveva promesso. Sembra di rivivere scene del passato, neanche fossimo in una città della frontiera american.”, ha dichiarato il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli.
Cronaca
Lo presero a coltellate e martellate: revocati arresti domiciliari
Il Tribunale di Napoli ha disposto la scarcerazione per i fratelli Ernesto e Mario Sepe, e loro padre Giovanni Sepe, arrestati per il tentato omicidio di Pasquale Di Dato, accoltellato e preso a martellate dopo una lite avvenuta a Ercolano, in provincia di Napoli, nel pomeriggio del 12 agosto 2023.
I Sepe, secondo quanto accertato dai carabinieri, affrontarono Di Dato per risolvere i dissapori innescatisi prima dell’aggressione da futili motivi.
La vittima fu colpita con un coltello e con un martello e finì in ospedale. I sanitari le diagnosticarono ferite al torace (inferte con il coltello) e alla testa (provocate con il martello).
Nei confronti dei due fratelli la misura cautelare dei domiciliari venne disposta qualche giorno dopo l’aggressione, precisamente il 16 agosto 2023.
Giovanni Sepe, invece, il provvedimento venne notificato il 25 novembre dello stesso anno.
(fonte: Ansa.it)
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