Resta sintonizzato

Caivano

CAIVANO, quando la verità viene sostituita dalla frase “stampa prezzolata”

Pubblicato

il

CAIVANO – Altra figuraccia dei consiglieri Cinzia Buonfiglio e Gateano Ponticelli di Forza Italia. La prima, ha annunciato sul suo profilo “facebook” di non aver mai pensato di passare all’opposizione. Il secondo, ovviamente, nel suo stile, cerca di affondare il colpo cercando di nascondere la verità additando come “sciacalli” chi, leggi “Minformo”, si è limitato a raccontare il “dietro le quinte” dopo aver verificato la notizia sul passaggio di Buonfiglio in minoranza.

Le fonti non vanno mai rivelate ma di fronte a questo “giochetto” dei due esponenti di Forza Italia, una deroga la si può fare. Il passaggio di Cinzia Buonfiglio all’opposizione era stato annunciato proprio dalla sua famiglia. Lo stesso papà lo ha confidato anche a consiglieri comunali del centrosinistra di Afragola, in primis Gennaro Giustino, che con Ponticelli e Buonfiglio ha dei rapporti politici. E lo stesso Giustino le ha confermate non più tardi di ieri all’entourage del sindaco Monopoli. Chi ha il coraggio di smentire, si faccia avanti. E la stessa notizia è stata “passata” anche all’opposizione di Caivano. Quindi, a chi si riferisce Ponticelli quando i blog a lui vicini parlano di “sciacalli”? A chi ha raccolto una notizia, l’ha verificata e poi l’ha comunicata all’opinione pubblica oppure a chi l’ha messa in giro? Un interrogativo che dimostra quanto il livello a Caivano continui a scendere sempre più in basso e quanto i protagonisti di questa telenovela puntino più alle offese che ad un confronto, anche aspro, ma fatti e posizioni. La stessa Buonfiglio può decidere di fare quello che vuole. Restare in maggioranza o all’opposizione. Possono comunicare, come hanno fatto a più persone, di passare all’opposizione, spiegandone anche i motivi come ha fatto il papà. E poi tornare sui loro passi, legittimo ma in questo caso un politico assume una posizione e la spiega alla comunità senza offendere la stampa che racconta la verità, anche perché la sua famiglia, che fa politica, ha sempre fatto richiami a determinati valori, almeno sulla carta.

Quando si scrive una verità non si può offendere chi la scrive solo perché, eventualmente, si è cambiata idea. Insomma, voler far finta sui giornali che tra loro e il sindaco non è accaduto nulla, significa voler dire ai cittadini, quelli che Ponticelli e Buonfiglio chiamano “popolo”, una bugia. Oppure bisogna riportare quello che Buonfiglio le testuali parole che ha scaricato su Teresa Fusco presso lo studio del sindaco davanti agli occhi allibiti di Forza Italia, offese incluse, o quello che Buonfiglio ha scaricato al sindaco durante l’ultima riunione di maggioranza? Ecco perché dire che “tutto è a posto” è una bugia, significa prendere in giro i cittadini. Quindi, un politico può anche mentire ma per mentire bisogna innanzitutto essere un buon politico e se non lo si è, non si offende chi racconta la verità e mette in evidenza cosa sta combinando e soprattutto il perché. In quanto verrà anche il tempo dove Forza Italia sarà chiamata a rispondere, nei fatti, su alte questioni imbarazzanti. Ma questa è un’altra storia.

Afragola

Caivano, sequestrati 900 litri di olio di oliva

Pubblicato

il

Ad una ventisettenne, originaria di Afragola, le sono stati sequestrati 900 litri di olio di oliva, in quel di Caivano, con conseguenziale denuncia.
La donna, già nota alle forze dell’ordine, è stata fermata mentre guidava un furgone per le strade caivanesi. I militari hanno scoperto poco meno di 900 litri di olio di oliva, in contenitori di latta verde. Trovato anche un blocco con le stampe di centinaia di etichette falsificate riconducibili ad un noto marchio. Il carico sarà sottoposto ad analisi chimiche.

Continua a leggere

Caivano

CAIVANO. Si continua ad affidare lavori in maniera urgente e diretta a ditte gradite al clan menzionate nel processo delle estorsioni

Pubblicato

il

CAIVANO – Bellissima notizia quella di oggi, dove, tra poche ore sarà posta la prima pietra, alla presenza dei Ministri Piantedosi e Abodi, del complesso polifunzionale a via Sant’Arcangelo che prevede anche la costruzione di un nuovo stadio con pista d’atletica e un anfiteatro di circa seimila posti a sedere per spettacoli ed eventi. Tutto questo grazie al lavoro svolto dal Commissario Straordinario di Governo Fabio Ciciliano.

Chi, invece, stenta a far decollare la normalità, ma siamo anche consapevoli che il lavoro di controllo sulla macchina comunale è più difficile, è la terna commissariale prefettizia.

I tre commissari, inviati dalla Prefettura, hanno il compito non solo di riportare la legalità e la normalità amministrativa all’interno dell’ente ma anche di rappresentare una linea netta di rottura col modus operandi del passato, specie se quel passato è rappresentato da un’Amministrazione che è stata ingerita dalla criminalità organizzata. Ma a quanto pare tutto questo a via Don Minzoni non è ancora accaduto. Vediamo perché!?

Il 22 Aprile scorso con determina n°457 il Responsabile di Settore Giuseppe Schiattarella affidava in maniera diretta i lavori di manutenzione urgente e straordinaria degli edifici comunali e della caserma dei Carabinieri per una cifra pari a € 37.660,00 con l’impegno di spesa in bilancio di € 42.926.00 alla ditta Artedile srls con sede alla via Ticino, 24/B di Caivano.

Fino a qui nulla quaestio dal punto di vista amministrativo e procedurale. La riflessione matura dal punto di vista etico e morale, dato che la società a cui sono stati affidati i lavori è la stessa che si legge dalle dichiarazioni rilasciate alla magistratura dall’ex Assessore Carmine Peluso che ha deciso di collaborare con la Giustizia all’indomani dell’arresto riguardante il Sistema delle estorsioni messo su dal clan Angelino.

All’interno del verbale delle dichiarazioni si legge testualmente: Falco Armando dalla ditta ARTEDIL (riferendosi alla Artedile srls ndr) ha preso 1000 euro che gli vennero dati presso lo studio “omissis”. In un altro passaggio ancora si legge: “Intendo riferire di molte ditte che hanno lavorato per il Comune di Caivano sotto la mia direzione e del funzionario Vincenzo Zampella. Quest’ultimo si attivava in tal senso ovvero faceva lavorare le ditte che indicavo io. Le ditte a me legate erano la Samar, Barchetti Maria, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls), FV Costruzioni, Gicar, fratelli Peluso, Fiacco Antonio e la MG di Cardito”. In un altro passaggio si legge inoltre: “Falco Armando voleva la mazzetta da Amico Domenico, Della Gatta Domenico, Artedil (sempre riferendosi alla Artedile srls) e Celiento.

Ora, siamo consapevoli che tali dichiarazioni sono al vaglio della magistratura e il coinvolgimento di tali ditte devono sempre essere accertate con ulteriori riscontri e indagini, così come siamo consapevoli che tutti gli attori di questo processo sono innocenti fino a prova contraria e che il coinvolgimento o quanto dichiarato dai collaboratori di Giustizia non possono sempre essere fonte di verità ma è anche giusto riflettere sull’opportunità etica di tale affidamento.

Non sarebbe stato il caso, nelle more che si concluda il processo, evitare di creare una continuità amministrativa con la precedente gestione ingerita dalla camorra? Ai posteri l’ardua sentenza.

Continua a leggere

Caivano

Caivano, accordi camorra-politica: si pente l’assessore Peluso

Pubblicato

il

Come riportato da “La Repubblica”, l’ex politico e commercialista ha deciso di collaborare con la giustizia: “Noi decidevamo le ditte, la camorra chiedeva l’estorsione. Io ero il perno, portavo le richieste della cosca alle imprese”, le affermazioni di Carmine Peluso.

Lo scorso ottobre, diciotto persone furono arrestate nell’ambito di un’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle attività di governo e dell’amministrazione del comune di Caivano, di particolare rilevanza gli affidamenti degli appalti per i lavori pubblici.
L’organizzazione criminale riusciva ad ottenere notizie riservate, relative all’aggiudicazione degli appalti, da parte di pubblici amministratori.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy